41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 5 febbraio 2010

Quando sembra che il sudore siano lacrime...

16 - 25 gennaio 2010

La fase regionale di Cross è già archiviata.
Il giorno dopo, lunedì 25, è stato fin troppo scontato provare a scaricare tutta la freschezza muscolare ed i cavalli scalpitanti su un lunghissimo di 2h30'.
L'obiettivo questa volta era molto serio: cercare di imprimere finalmente un ritmo uniformemente alto cercando di chiudere forte l'ultima parte dell'allenamento.
Il risultato è stato ampiamente raggiunto, con una prima metà in compagnia dei ragazzi del CUS Palermo (dominatori in Sicilia del Cross Lungo e piazzatisi bene nel Corto) e una progressione iniziata a -50' dal termine e chiusasi a forte ritmo badando solamente alle sensazioni e non più al cronometro.
Energie fisiche tirate al loro esaurimento e un fine serata stremato e infreddolito come non mai.
Che abbia ottimizzato al meglio il lunghissimo?
Il problema sarà ora recuperare...

Fissate le tappe di avvicinamento a Treviso, che a breve svelerò, dovrò riuscire a correre un lavoro serio con i riscontri giusti e vincere un nemico che per ora si chiama "Mal di gambe mattutino" che sta pesantemente ripercuotendo negativamente ogni lavoro.

La settimana pre-cross è stata un mix di cattivissime sensazioni miste a "mistiche" rinascite iniziate domenica 17 con il primo Maxi- Lungo di 2h30'.
Per la serie "Levaci mano, non è giornata!" nonostante una programmazione del lavoro comodamente piazzata nella tarda mattinata, la gambe davano sensazioni di vuoto già dopo 45' e oltre i 4'00" in certe fasi non riuscivo ad andare.
Puntualizziamo:
sabato 16 avevo ripreso un leggero potenziamento con 20 x 400m R. 200m in 47" circa tra 1'15"-1'16" e punta di 1'10" finale.
Non male, ma nessuna esclamazione.
Correre il 2h 30' con scarso recupero muscolare è stata per certo una bella sfida.

E così alla fine si è rivelato questo lunghissimo: un duro match tra il mio fisico, spossato, e la mia testa che la parola "mi ritiro" l'aveva cancellata dal suo database.
Vari momenti di sconforto, bruschi rallentamenti e decine di minuti di sconforto alternate a momenti di lucidità nei quali, con la sola inerzia, avanzavo attorno i 3'50"/Km tranquillamente.
Molti i momenti in cui ho pensato al ritiro, ma per questo ho insistito: ciò non doveva accadere e così fortunatamente è stato: ha vinto la mia volontà, chiudendo l'ultima mezz'ora in maniera sorprendente, capace di spingere di più.
Indimenticabile quel giorno, sofferto, ma che mi ha aperto le nubi al sereno.
Nessun dubbio sulla mia ferma volontà di correre i chilometri e il sacrificio per attuarli sotto le mie Supernova Glide.
Allacciarle e non riuscire a ripartire... in sintesi le difficoltà che ho vissuto.

Ma si lotta e alle sorprese non c'è mai fine.
Al lunedì 18 sembro essere un furia! Sorprendentemente attivo, corro 1h 30' con una brillantezza ritrovata e a meno di 24 ore dalle 2h30' mi scopro un altro.
Le motivazioni tornano ambizioni ma per motivi di lavoro non riesco a realizzare un doppio allenamento mattina - pomeriggio impegnativo.
Costretto a diluire le due fatiche in due giorni. al mercoledì 20 attacco la Scala Vecchia di Monte Pellegrino (ovviamente arrivo tassativo alle antenne RAI) ma sembro aver nuovamente perso lo smalto: termino la prova con 1'15" di ritardo dal PB e sono solamente amare sofferenze.
Nonostante il clima fresco, sudo copiosamente e nelle prime curve (le più ripide) sembra strano quel gocciolare per terra molto estivo...
Il sudore si incanala negli occhi proprio quando la strada dovrebbe ammorbidirsi ma quelle sembrano essere proprio lacrime... si! Di fatica!
I quadricipiti si induriscono, dovrei cambiare il passo ma non riesco, e chiudo senza demordere la prova leggermente frastornato.
Un 4 x (1.000 Piano + 1.000 Forte) ottimizza e sintetizza lo sforzo in salita.

Giovedì 21 una giornata piovosa mi porta nel tardo pomeriggio ad affrontare 50' circa di sforzo lungo l'anello esterno dello Stadio delle Palme ma non esce nulla di buono:
3.210m + 3.210m + 2.140m + 2.140m (R. 1.075m a 3'40" - 3'50").
La corsa sembrava fluida e reattiva ma a parte il ritmo dei recuperi c'è poco da sorridere se consideriamo che andavo a circa 3'20"/Km...
Poco tempo per recuperare dalle salite, fondo bagnato ma una serata di fatica.
Almeno quella...

Il resto è stato scarico pre - gara per il cross corto.
E pur lì mi sono sbloccato...
Troverò la via giusta, Treviso merita, seppur non sia assolutamente tra i protagonisti principali, il miglior me stesso, ed anche io voglio questo!
Il cast sarà dei migliori di sempre e troverò vecchie conoscenze, amici e avversari allo stesso tempo, agguerriti come e più di me.

Perchè le difficoltà sono fatte per essere superate.

(Ringrazio Salvatore Torregrossa per la Foto di Archivio)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo.Manca oramai poco più di un mese alla Maratona di Treviso.Sei quindi nel pieno della preparazione,contraddistinta da lunghissimi più o meno qualificati e da allenamenti a ritmo maratona.Da quel poco che posso capirne penso sia normale l'alternanza di sensazioni in questa fase,dovuta penso anche alla vicinanza tra di loro di lavori impegnativi.Ma in gara arriverai con la massima freschezza e ti auguro fin da ora una grande prestazione.Quali saranno,se ce ne saranno,le prossime gare di avvicinamento alla Maratona di Treviso?

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Daniele, scusa il ritardo!
Grazie per l'augurio, posso anticiparti che forse la crisi è stata superata anche bene.
Crisi mentale, dovevo metterlo nel preventivo dei costi di questa Maratona: sentirmi veloce mi avrebbe potuto dare la reiezione alle lunghe distanze, ma ci tengo troppo a Treviso.
Stai collegato, il prossimo post sarà più positivo!
Gli obiettivi li ho già svelati, adesso, nella barra degli impegni, fondamentalmente saranno quelli visualizzati.
Nel mezzo tanto ma tanto impegno in allenamento, molto più importante delle gare.

Diego ha detto...

Il titolo del post: stupendo !!!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Diego, mi scuso a te ma anche con tutti se non mi faccio vivo nei vostri post...
Le cose sono tante da fare per ora, oltre al Running!

Beh, hai colto nel segno: era proprio quello che volevo evidenziare.
E' ormai noto che sono un atleta che suda ad ogni condizione climatica.
In questa impervia salita, dato lo stato non proprio ottimale cui vivevo, stavo soffrendo più del dovuto.
Quel sudore, in pieno inverno che mi attraversava il viso a capo chino, nel punto più pendente (poco prima di Mezz'arancio, chi lo corre sa esattamente a cosa mi riferisco) mi ha colpito, rappresentando a tutti gli effetti il momento di forma non proprio ottimale.

Diego ha detto...

Non ti preoccupare se non ti fai vivo, tanto io so dove trovarti !....ah ah ah...
Seguire i tuoi post è molto interessante perchè iscrivi in modo impeccabile !

franchino ha detto...

Sempre eccezionale Filippo, bravo!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...