41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

sabato 30 giugno 2018

Monreale Vincere? Non me lo aspettavo!

Bene Così! Foto M. Amato
Monreale (PA), due settimane dopo la splendida 43 Km sull'Etna, la 0-3000m...

Non mi sono potuto riprendere così velocemente, almeno posso garantire sul recupero pieno durante la settimana post - scalata.
Ho corso poco, piano per lo più ed ho aspettato che i soli dolori avvertiti, cioè ai muscoli della schiena, fossero riassorbiti, anche grazie all'aiuto di una blanda corsa e ad un blando allungamento muscolare.

Non è stato facile recuperare e per di più ho notato con enorme sconcerto che nell'affrontare delle salite di alcune centinaia di metri sembrava quasi che il mio fisico si rifiutasse categoricamente di correrci sopra...
Il che è assurdo visto che il risultato di due settimane fa l'ho preso con grande serenità e non ho accusato alcuna "crisi da rigetto" nè per le salite, nè per la corsa in genere.
Anzi, questa esperienza montana mi ha più che rinvigorito nello spirito.

Come detto, si vive di obiettivi e sta a noi continuare a crearli nella vita...

Durante la settimana appena passata ho ricominciato da zero.
Martedì 19 ho approcciato una bella seduta di potenziamento a carico naturale con i tanti esercizi di stimolo propriocettivo e muscolare svolti su strada in pendenza (dicasi salita), così tanto per intensificare lo sforzo :-)
A fine lavori, dato che ho sempre poco tempo a disposizione, visto che già mi trovavo nella predetta pendenza, mi sono gettato su 10 x 100m di sprint in salita con recupero veloce in discesa.
Complice l'eccessivo caldo dell'orario ed una stanchezza di gambe ancora presente, ho davvero sofferto quegli allunghi che non erano nè cercati e nè cronometrati...

La settimana si svolge costantemente sui gioiosi binari della frenesia e così anche giovedì 21 mi tocca correre ad orari non proprio "freschi".
Tento la carta della Pista, non l'accarezzavo da mesi (dico per davvero) e opto per un fartlek che pensavo da tempo: 6 x 1.000m (300m Forti + 200m Lenti + 200m Forti + 200m Lenti + 100m Forti) (R.2' tra un 1.000m e l'altro).

Partenza! Piazza Gremita!
Fatica paurosa, mi ero preoccupato di non concluderlo questo allenamento, complice il caldo troppo opprimente a quell'orario del primo pomeriggio.
Quanti sacrifici per non sacrificare troppo la famiglia!
Allenamenti di questo tipo possono essere svolti al massimo sotto la boscaglia del parco della Favorita, con buona pace della precisione cronometrica, ma la Pista è la Pista, non puoi rinunciarci!
Infatti, pur uscendo con le ossa rotte da questo allenamento, svolto con i 300m in circa 52"-53", i 200m intorno i 36" ed i 100m sui 17" (anche alto), mi sono messo il cuore in pace, comprendendo che gli allenamenti lunghi e blandi mirati alla "Zero-Tremila" in qualche modo mi avevano parecchio rallentato...

La conseguenza che non avvertirò nell'immediato, sarà di ottenere un senso di stanchezza inspiegabile nei giorni successivi, accentuato al sabato dove al pomeriggio (forse) avrei fatto meglio a non andare nemmeno a correre quei 45 minuti lenti, davvero lenti...

Dormo tutta la notte, provo a riposare, in parte ci riesco e con la famiglia, alla domenica 24, si parte verso Monreale, situata pochi chilometri più in alto del capoluogo di Regione.

Erano le 08:00 e già non c'era più un buco per parcheggiare.
Tutto questo aumenta la tensione: non avevo intenzione di gareggiare con l'idea del ritiro, non fa piacere a nessuno.
Il tempo di sistemarmi e lasciare la famiglia dopo un rapido riscaldamento, e mi calo nella veste di un runner con il pettorale appeso.
Faceva già caldo, anche troppo e qualche nuvola presente in cielo graziava un pò tutti.

Lo start avviene con discreta precisione, gli organizzatori hanno preparato l'evento con dovizia di particolari ed il percorso lo conosco molto bene, dopo la vittoria dello scorso anno...
Prime Tornate ed il podio già delineato
Questa volta mi ricordo ogni curva ed ogni difficoltà del tracciato, so come gettarmi nella lunga ed unica discesa del giro da ripetere 5 volte per un totale di poco più di 9 Km.

La gara, quindi, è veloce e con discreti avversari: saranno Lorenzo Abbate ed il coetaneo Vito Massimo Catania (entrambi tesserati per l'Universitas Palermo) a battagliare per la vittoria, comunque ambita visto che trattasi di prova di Gran Prix Regionale con oltre 500 partecipanti.
Così tanta gente in un minuscolo quanto affascinante Paese (basti pensare al magnifico Duomo di Monreale famoso in tutto il Mondo...) fa il suo bell'effetto...

La partenza avviene senza grossi intoppi, riesco a mettermi in testa sin dalla prima curva, ma non avevo intenzione di mettere fuoco alla gara, assolutamente!
E pensare che più di dieci anni fa quando gareggiavo in Calabria, dopo lo Start facevo la guerra sotto i 3'00"/Km, sempre ed in ogni condizione...

Come previsto lascio fare ai leaders della corsa che si alternano.
Il mio respiro è affannoso, devo adattarmi al ritmo sollecito delle prime battute ed il passaggio al primo giro è abbastanza veloce, siamo sui 6'17".

Chi mostra maggiore aggressività sportiva è Lorenzo Abbate, il più giovane della truppa che, complice la mia collaborazione, fa subito la selezione di soli tre - quattro atleti.
Lascio a lui l'iniziativa, tranne nella ripida discesa che troviamo dopo il curvone che riporta indietro i runners verso il traguardo.
Mi getto come ai vecchi tempi, quando ero sicuramente il meno folle a scendere ma dovevo mettercela tutta per non prendere grossi distacchi da gente che sapeva correre...
Stavolta però, metto in difficoltà i miei contendenti pur notando che i miei piedi corrono con scarsa reattività.
Tratti in salita, come spingevano le mie Wave Shadow!
Gli effetti della Zero-Tremila si fanno notare e c'è molto da lavorare, sulle basi, a partire dalle andature ed i vari saltelli...

Quando provoco queste fratture gli altri faticano a ricucire, nelle salite tendo a recuperare un pò ma non sembra che gli altri se ne approfittassero...
Con tale condotta corro regolare e cerco sempre che qualcuno mi stia a fianco.
Al termine del secondo giro sembra che Vito Massimo, inizialmente avanti a tirare, abbia perso alcuni metri ma non mi voglio distrarre perchè inizia la saga dei doppiaggi.

Da quel momento in poi devo badare anche a come prendere la traiettoria e bere inizia a divenire quasi impossibile per via della gente che man mano avanzo aumenterà in numero.
Meno male che mi ero idratato bene durante i primi due giri e da quel momento in avanti non mi volterò più.
Al termine della lunga discesa posta a "giro di boa", provoco un'altra frattura con Lorenzo Abbate e stavolta non rallento più di tanto.
Proseguo costantemente ed anzi provo ad incrementare qualcosa per cercare di farlo crollare psicologicamente.
In realtà devo badare con molta attenzione alla folla di runners più lenti di me che costantemente dovrò doppiare, ma capisco che stavolta l'azione può essere decisiva.

Passo l'inizio del quarto giro ed insisto nei tratti più duri.
Prima Vittoria con Tecnica Sport!
Non perdo tempo in alcun modo e sento che il distacco aumenta, sottolineando lo sforzo nei punti dove mi avvantaggiavo.

Anche il quarto giro scorre regolare ma stavolta inizio a sentire la fatica sopraggiungere con insistenza.
Quasi mi sorprende il fatto di essere ancora in ballo e per di più in lotta per la vittoria finale.
L'ultimo giro è decisivo, mi impegno molto durante la prima parte, sapendo che rimarranno solamente circa tre minuti di sofferenza finale.
Provo sinceramente a siglare il mio miglior giro, ma non ci riuscirò ed è solo questa la nota negativa della giornata...

Riesco a districarmi facilmente tra i tanti doppiati che si godranno ancora altri minuti di divertimento su un percorso tecnicamente molto valido e, senza intoppi, chiudo vincendo la gara!

Una bella soddisfazione, considerato che poche ore prima mi sentivo una pezza.
Il segreto sta nel riposare bene e tutti i giorni.
Io in una sola notte, più l'adrenalina del giorno di gara, ho saputo raddrizzare una situazione apparentemente drammatica.

Il podio era già delineato da tempo: Lorenzo Abbate giungerà al secondo posto e Vito Massimo Catania saprà mantenere la terza piazza.
Con grande sorpresa, a fine serata ed una volta tornato a casa, sfogliando l'agenda vedrò che mio tempo (31'34") sarà migliore di quello siglato lo scorso anno.
Considerato che ho ancora nelle gambe una gara molto pesante, è una piccola soddisfazione personale!

Bella la cerimonia di premiazione!
Con la vincitrice C. Immesi
Una volta terminata la corsa, ho potuto riabbracciare la famiglia nei giardini comunali che si affacciano su uno splendido belvedere che mostra parte della Città di Palermo.
Il che, sommato al paesaggio offerto dallo splendido Duomo, hanno allietato una mattina speciale e vincente.

Infine, una nota sui premi: credo che prima di questa premiazione l'Oscar dell'originalità fosse andato ad una bottiglia di Vodka vinta non mi ricordo più dove.
Stavolta, con grande stupore, gli organizzatori del Marathon Monreale hanno lasciato perdere le classiche coppe e donato una bellissima riproduzione in ceramica delle "Teste di Moro" in stile Caltagirone, prodotte da una artista locale.

I "puristi" potranno storcere il naso, ma il premio è bellissimo (insieme ai piatti donati ai vari podi di categoria) ed è di gran lunga il più bello mai ricevuto.

E pensare che era una "mattinata iniziata male" ;-)

Ringrazio Sicilia Running per l'ampio servizio fotografico

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NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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