41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

mercoledì 1 febbraio 2017

Tornano i Cross, il Freddo, il Fango

Pista Azzurra a Mazzarino, avercela in ogni Città italiana!
Mazzarino (CL) - 22 gennaio.

Breve storia triste: parte la stagione delle (poco) amate campestri, diluvia e cado scivolando nel fango - Fine della prima prova...
(chiedo scusa se non ho trovato tempo per raccontare l'intera storia)

Beh, non è andata "sinteticamente" così ;-)

In Sicilia la settimana appena trascorsa è stata la più fredda dell'anno solare, con temperature rigide e neve sulle sommità delle montagne.
Correre è stato, per così dire... differente, abituato come sono ai climi perennemente caldi della mia terra.
Palermo, oltretutto, ha offerto temperature non esageratamente rigide ma con picchi di umidità.
L'ideale per correre tanti chilometri in completo relax nelle prime ore del pomeriggio, prima che giunga il clima più disagevole ed il buio.

Sto "lavorando" ad una Maratona che correrò in aprile, una scommessa tutta nuova considerato che la mia vita ha subito diversi cambiamenti e l'anno è iniziato sotto la cattiva stella dello stress.

La prima tappa dei CdS di Cross regionali prevista a Mazzarino (CL), un paesino del nisseno che ha dato i natali a diversi grandi Campioni dell'atletica grazie all'impegno costante dei Coach locali, ha una vera e propria Pista di Atletica leggera che si presenta nel suo fulgore, nuova e ben tenuta, dall'elegante colore blu!

Vedere una "perla" così bella dentro un contesto sociale così lasciato al suo destino lascia perplessi su come sia abbandonata a se stessa una grande fetta della Regione Sicilia.
Non voglio gettare "fango" (e qui il termine è quanto mai appropriato dato che parliamo di corsa campestre) sulla cittadinanza ma vedere tanto verde lasciato all'abbandono così come tante opere di edilizia incompiute come lo stesso impianto sportivo adiacente alla Pista di Atletica, ti lascia molto perplesso.

Possiamo fare lo stesso discorso anche per Palermo che vede cadere a pezzi il Palazzetto dello Sport da diversi anni e lo Stadio delle Palme che ha bisogno di urgente "lifting" (in primis il rifacimento del Manto - Tartan della Pista) non viene preso in considerazione tutt'oggi dai tecnici del Comune ma... si spera!
E sperando sperando una Città cade nella disperazione prima o poi...

Tornando al Cross di Mazzarino, la partecipazione alla gara che comprendeva sia le categorie dei giovanissimi oltre che quelle Assolute, ha visto parecchie defezioni.
Tra le tante, per il pericolo maltempo che imperversava l'Isola in quelle ore, l'assenza in blocco del CUS Palermo ha fatto la voce grossa, con i loro tanto atleti promettenti che optavano per un allenamento fatto "in casa" al posto del pettorale sulla canottiera.
Scelta discutibile o no e molto comprensibile per le categorie giovanili che non si mettono a rischio a bordo di un pullman nelle già disastrate strade siciliane, una gara si svolge in qualunque condizione meteo, avversa o non avversa che sia e se si riteneva di posticipare lo svolgimento della manifestazione andava deciso per tempo con un comunicato ufficiale.
Gli assenti perdono sempre, è la legge dello sport.

Marco ha tanta voglia di correre, la migliore delle
qualità che si possano avere per praticare questo sport
Obbiettivamente i miei occhi hanno visto situazioni meteo peggiori di queste e quando piove è risaputo che il disagio si moltiplica, tant'è che, con l'impianto in condizioni "embrionali", con la mancanza di acqua e servizi scarsi e assenti, non è stato facile restare in campo per qualche ora, tempo che in fin dei conti è stato parecchio clemente per le categorie giovanili che hanno potuto usufruire di un percorso di gara abbastanza asciutto.

Il percorso, ricavato nell'area verde dei prati retrostanti la Pista, è stato accuratamente pulito da ogni possibile pericolo di pietre o detriti, particolarmente tecnico con alcuni ostacoli di lieve entità, lunghi tratti tecnici ed un "muro verticale" di poche decine di metri da salire di slancio.
Un percorso da corsa campestre, mancava solo il fango ad arricchirne la tecnicità.

Il fango, per la prova degli Assoluti, non tarda ad arrivare.
Allo sparo che sanciva il "via" alla prova, quella con un maggior numero di partecipanti, iniziava a piovere incessantemente, tanto che i miei Occhiali da Sole Adidas Tycane Pro con Lenti Vario di intensità progressiva a seconda della luce del sole non servono più tanto era la condensa depositata... era l'introduzione ad una gara parecchio difficile.

Già al primo giro Hamad Bibi (Universitas Palermo), con le sue poco adatte scarpe A3 con suola liscia(!) scappa via da buon crossista che è.
Bibi nasce in Marocco e per buona parte della sua gioventù si allena in percorsi difficili come questi, prima di emigrare prima in Francia e poi a Palermo.
Cerco di resistere al suo forcing ma, come ogni anno, la storia si ripete: non sono adatto alle corse campestri!

Inizio a fare una fatica che è almeno doppia rispetto ai normali allenamenti su strada e mai riesco a comprenderne il motivo dato che ho dedicato le ultime tre settimane a preparare dignitosamente l'evento con allenamenti dedicati su percorso campestre dentro il Parco della Favorita...

Pensieri di frustrazione come questi, mentre sei immerso in piena concentrazione ad inseguire un avversario ed a fare da lepre ad altri cinque non ti possono passare per la testa, la tua unica motivazione è proseguire dritto e cercare di non accumulare troppo vantaggio.
Era il primo giro e Bibi correva solidamente in testa.

Speravo fosse un acquazzone da pochi minuti, ma era una illusione della mia mente dato che le nuvole lassù erano grige, pesanti e cariche d'acqua, in parole povere, non avrebbe più smesso di cadere acqua sulle nostre teste!

Il terreno si fa sempre più pesante e scivoloso ma resto concentrato e fiducioso indossando con me le fide scarpe chiodate da cross.
Ricordo bene il passato dei Trail e affondo con decisione il piede sul fango quando c'è rischio di scivolare seriamente e cerco di avere fiducia in me stesso pensando soltanto agli avversari.
Mi trovo in poco tempo ad essere affaticato ed inseguito da un buon numero di giovani atleti alleati distanti pochi metri.
La resistenza vien via quando il primo a raggiungermi con decisione è V. Iraci, seguito dal primordiale leader della corsa prima dell'affondo di Bibi, ovvero un pimpante S. Greco che al termine della prova giungerà secondo assoluto.

In quel momento pioveva a dirotto e cerco di difendere la posizione alla chiusura del secondo giro.
La tornata iniziava con delle curve ad "S" strette ed insidiose poste in discesa che non apparivano pericolose sul terreno morbido e asciutto.
Al terzo passaggio, nonostante i chiodi, tiro fuori tutta la mia dis-attitudine ed improvviso un lungo scivolone sul fango.

Gara finita.

Mi rialzo a seguito del conforto volante dei miei avversari, perdo il tempo necessario a capire cosa mi fosse accaduto e fortunatamente non avverto neanche un graffio.
Sono stato fortunato perchè in alcuni punti di quel rettilineo affiorava la dura roccia ed io ero atterrato sul morbido fango su di un lato, scivolando su tutta la gamba, braccia e mani.

Per pochi metri mastico qualche granello di terra, i guanti sono tutti imbrattati e riprendere a correre non è il massimo della vita ma guardo i piccoli atleti che mi fanno il tifo e cerco di mostrare loro l'esempio sportivo di come si può portare a termine lo stesso una corsa nonostante le avversità.

Dentro di me provo l'inseguimento ma da quel momento non riesco più ad avere confidenza con il tracciato e ad ogni tornata devo rallentare per non prendere troppi rischi, compromettendo ogni velleità agonistica.

Non smette mai di piovere ed il mio diretto avversario, Pafumi, non si allontana più di tanto nè si avvicina.
Fatico non poco e mi devo accontentare di una poco fortunata 7° posizione.

Una volta tagliato il traguardo trovo impedimento nella scarsità di servizi igienici ed improvviso una "sciacquata" alle gambe completamente  ricoperte di fango con una bottiglietta d'acqua lasciata per terra a metà.
Un pò come si fa nei casi più disperati riesco a darmi una sistemata e scappare prima che il tempo peggiori ulteriormente.
Bibi (ovviamente...) così come altri runners in gara scivolerà lamentando la pericolosità del percorso, ma quel che più importa è la sua vittoria ed il parziale primato della sua Società Sportiva, l'Universitas Palermo, dopo la prima prova.
Con l'assenza del CUS Palermo è quasi certa la vittoria finale del sodalizio palermitano ma si dovrà aspettare la seconda prova.
Considerato che la società catanese, la Monti Rossi Nicolosi avente pari punteggio, aveva schierato la totalità della sua formazione mentre l'Universitas annoverava assenze pesanti quella domenica come Lucio Cimò, la classifica finale come detto è ormai scritta a meno di clamorose sorprese.

A Palermo prima o poi il sole splende sempre... Totò Liga lo riconoscete?
Intanto, superato il periodo di freddo e pioggia, in Sicilia torna a splendere il sole e se non devo crucciarmi di qualche sconfitta posso farlo durante i cross che personalmente non mi servono ad altro che esercitare tanto piedi, caviglie e tecnica di corsa.

I giorni successivi, nonostante gli indurimenti muscolari, correvo con molta forza più che agilità, tant'è che al mercoledì pagavo dazio sentendomi molto "scarico" a livello muscolare.
Gli allenamenti svolti dentro la morbida pineta, seppur mossi e difficili, come un medio di 45 minuti corso sul piede dei 3'27"/Km e con progressione finale, mi avevano dato false speranze perchè correre su terreni molli e scivolosi è tutta un'altra storia.

La prossima tappa sarà Piazza Armerina giorno 5 febbraio e confesso che avrei voluto correre lontano dalla Sicilia, ma problemi familiari mi hanno costretto a rimanere in sede.
Poco male, ci sarà da divertirsi lo stesso, sperando che il sole continui a splendere e che ci possa essere meno fanghiglia :-)
Piazza Armerina vedeva i miei esordi da juniores/promessa ai primi anni di vera atletica.

Credo proprio che correre in quei posti, cosa che non accade da più di un decennio, risveglierà in me antichi ricordi e fortissime emozioni!

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NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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