41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

sabato 27 febbraio 2016

Campionati Italiani di Cross - Gubbio - La "Prima" Good Race!

Pre-Gara per il primo Campionato Italiano del Good Race Team!
Gubbio (PG) - 21 febbraio

Era una storia già scritta, ma le emozioni e le incertezze vissute restano impagabili: i Campionati Italiani di Cross regalano da sempre emozioni uniche ed indescrivibili ed è un peccato che non sia nato per correrli.
Se non era necessario darne conferma, ancora una volta non sono riuscito ad esprimere il mio reale potenziale su un terreno da sempre a me non congeniale, e pensare che la mia storia atletica iniziò con la prima gara ufficiale ai Regionali individuali di Cross svolti a Palermo secoli fa... posizione finale, credo sia stata l'ultima!

Era da molto tempo, per varie vicissitudini, che non correvo con una Squadra ai Campionati Italiani di Cross e credo fermamente che questa vetrina dove tutta l'Italia che corre seriamente era presente sia stato il giusto veicolo promozionale per il Good Race Team Palermo, nato "ieri" ed alimentata da sforzi di runners palermitani.

La trasferta di per se, logisticamente, era difficile ma tutto è filato liscio grazie anche all'appoggio dello Sponsor sociale, Giosaltour, che ha organizzato l'evento.
Difficilmente ci si muove con più mezzi se non quello esclusivamente aereo, ma stavolta era necessario trovare la giusta soluzione per pernottare e dirigersi nel Campo di Gara dell'anfiteatro di Gubbio, visto che non era più possibile trovare alloggio nei dintorni.
Dettagli di Perugia, se volete visitarla... lasciate a casa
la macchina!
Non era stato possibile essere più previdenti perché la nostra qualificazione era avvenuta in modalità "last minute" (come era giusto che fosse) e non potevamo rinunciare all'occasione della ribalta nazionale!

Per alcuni dei ragazzi era la "premiere" ed era forse un'occasione unica, un qualcosa che aveva un valore superiore di quello che potessi sentire io personalmente, che ne ho corse molte, ma molte esperienze come questa.

Incredibile rendersi conto dell'impatto mediatico in Città (Palermo) una volta saputo in giro (tra i frequentatori dello Stadio di Atletica) che il Good Race Team andava ai Campionati Italiani.
Per un mio caro amico, ad esempio, è stata la reazione che lo ha riportato a correre (probabilmente aveva smesso per mancanza di stimoli oltre che per impegni lavorativi vari) e pochi giorni fa mi confessava che il suo "sogno" fosse quello di prendervi parte, incredibile continuo a pensare!

Per questo e molto altro (nonostante varie vicissitudini, continuerò a ricordare gli eventi newyorkesi sempre con particolare affetto e stima per chi a suo tempo mi permise di correre su quelle strade) mi reputo un ragazzo fortunato che ha girato molto per l'Italia e che, grazie a questo sport, ha conosciuto altri luoghi d'Italia molto belli (oltre che realtà di vita completamente diverse da quella tristemente caotica e maleducata di Palermo che continuo ad amare nonostante tutto) e persone sempre nuove.

Particolare del Campo di Gara a Gubbio
Persone sempre nuove e... dannatamente competitive nei cross!

Premetto che pensavo di aver corso una buona prova, mentre la classifica non inganna: risulterò mestamente al 197° posto il che un bel po rispecchia l'ultima gara di Nicolosi e gli allenamenti svolti su volumi e ritmi da Maratona.
Considerato che da pochi anni il regolamento federale ha accorpato il Cross "Corto" con il Cross "Lungo" e quindi tutti gli atleti d'Italia sono schierati in un'unica prova ed un'unica classifica, non posso fare a meno di constatare che fino alla 60° posizione si fossero piazzati professionisti del running e seri specialisti dei campi in erba e del fango.
Altissimo livello, dunque, in un Campionato dagli alti contenuti tecnici che mi hanno visto semplicemente presente a metà classifica ed in costante lotta per sopravvivere.

Gubbio si è presentata in un clima freddo e lievemente umido in un campo di gara ampio, scorrevole ed erboso: nonostante fossimo la penultima delle batterie di partenza, il campo di gara non era quasi per nulla smosso, segno che la terra fosse perfettamente compatta e senza alcuna imperfezione o buca pericolosa.
Tutto liscio, dunque, almeno per il percorso di gara, e nulla di particolare posso raccontare per la partenza avvenuta secondo dei ranghi di elevata sicurezza rispetto a tutte le volte che son partito sui prati, dove ogni Squadra è schierata in verticale dietro dei paletti che corrispondono a delle "griglie" uniformemente disposte, come tanti pezzi di domino.

Ma non c'è nulla di paragonabile come quando senti il cuore pulsare fortemente al petto prima dello sparo dei C.Ita di Cross...

Ad un altro anno Cross!
Preferisco partire con la massima cautela, ma non puoi, ho sempre la sensazione di trovarmi in mezzo ad un campo pieno di belve inferocite che non posso controllare e mai riesco ad intuire quale sia il ritmo sotto i miei piedi che non hanno mai un attimo di tregua perchè la fila da superare è sempre lunghissima e piena di costanti sorpassi.
Capire in che posizione ti trovi, infatti non è possibile e dalla nostra almeno per questa volta ci troviamo di fronte un campo talmente ampio e scorrevole che difficilmente ho rallentato la mia corsa per "imbottigliamento" di gruppo!

Purtroppo il mio racconto è quello delle retrovie ma cerco di scorgere qualche volto noto e, come sempre accade tutte le volte, difficilmente riesco: nessuno degli "amici della strada" è lì e lo sarà avanti e di molto, di sicuro, tanto che qualche curva più avanti si riesce a scorgere la testa della corsa fino alle prime 30 posizioni ed ancora i gemelli del CUS Palermo ci sono!

Nella mia gara incontro qualche partenza fin troppo affrettata e trovo conforto nell'inseguire Enzo Copia, amico di tante battaglie, in un periodo non troppo esaltante ma sempre bravo nei cross.
Corre "ad elastico", lo scorgo e lo saluto con un cenno del capo, lui capisce e rilancia, qualche posizione più avanti e mi da motivazioni per insistere e mantenere il ritmo.
Una vittima illustre, infatti, incappa nella giornata "no" ed è Lorenzo Perrone, con maglia Universitas Palermo, che dall'alto dei suoi ben più alti risultati di carriera, decide di accostarsi e porre fine anticipatamente alla gara.
Per lui un mesto ritiro e fa sempre male vederlo in diretta, dato che conosco bene le infinite doti di questo grande Campione frenato da molti infortuni...

Ma non c'è tempo per rilassarsi o rifiatare, tant'è che al termine del 3° giro (dei 5 grandi previsti), nel tratto in costante salita provo ad accorciare il passo e sentire il fiato meno "corto" senza allontanarmi troppo dal gruppone che inseguivo.
Riesco nell'intento ma nelle curve in rapida successione e negli allunghi in discesa non trovo più gli appoggi dei giri precedenti e diventa quindi una questione tra me e le mie volontà.
Scorgo anche Hamad Bibi, non troppo lontano (alla fine risulterà 151° e conoscendolo ci sarà rimasto male pure lui) e provo a rilanciare l'azione.

Non riesco a spiegar bene il concetto, ma almeno su strada non mi sono mai trovato di fronte ad una coda lunghissima di gente che non riesco a superare, come se mi trovassi in scia di auto di Formula Uno.
Ogni volta nei cross accade questa storia ed è buffo quantomeno singolare non poter dare delle zampate per agguantare una decina di posizioni...

Reagisco cercando di mantenere gli uomini di via ma ormai è quasi il termine della prova, per l'ultima volta affronto con grande fatica l'ultimo rettilineo in salita prima di prendere parte alla volata lunga in ovvia discesa e lì riesco a dare il meglio recuperando sulle posizioni avanti ma senza agguantarle...

Chiudo, affaticato ma emozionato, con quella sensazione di adrenalina in corpo di chi ha dato il massimo pur avendo quella bocca amara per un risultato che ti da molte colpe, causate da tanti fattori che non sono più un infortunio o altro...
Contenti dopo la bella impresa!

I miei ragazzi hanno dato il meglio, hanno chiuso la loro prima esperienza nelle posizioni che meritano e, guardando il video della corsa, sono partiti con poco mordente e nelle ultime posizioni.
Come "prima" ci può stare tutta, d'altronde quando vidi partire come delle molle i miei coetanei ai Campionati Regionali Juniores di moltissimi anni fa, quello shock subito per me fu il fuoco che alimentò la mia passione per moltissimo tempo.

Le gare di grande contenuto tecnico, al di la delle tua posizione, servono e tanto perchè ti aiutano a non mollare nei momenti difficili e nei periodi in cui correre spesso non è nemmeno facile, come nei freddi e bui inverni.
Fortunatamente sta svolgendo la primavera e presto arriverà la luce e con essa la gioia di correre, perchè comunque sia e per nessun motivo, non si deve mai smettere, non ne vale la pena!

Si chiude un capitolo, quello dei cross e sono contento di aver dedicato il giusto spazio ad una disciplina che forma gli atleti di tutte le età.
Adesso ci si dedica alla strada e non escludo qualche altro evento a sorpresa nel caso in cui dovessero accadere delle situazioni personali che mi porteranno altrove, chissà!

(Ringrazio per le foto trovate in rete Trackarena.com e S.Marongiu)

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NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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