41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

giovedì 18 settembre 2014

Investi Su Te Stesso!


110% di Impegno, 5.000 calorie bruciate, 7 litri di sudore :-)
Palermo, settembre 2014

Rientrare alla routine giornaliera di allenamenti durante il periodo estivo non è stata una felice coincidenza...
In realtà mi tengo stretto ogni positiva sensazione ma la lotta contro il caldo giornaliero che (ahimè) a settembre si protrae sempre nella mia terra, mi vede spesso sconfitto.
Ammetto che in tanti mi invidierebbero in questo momento ma la questione sta nel come si compie l'attività sportiva e fare agonismo comporta le sue infauste conseguenze...

Nonostante metta impegno e sacrificio, dicendo anche "no" ad allettanti giornate da passare al mare, provo in tutte le maniere e negli orari più clementi di portare a termine i lunghi allenamenti che mi aspettano perchè ancora oggi adoro mettermi alla prova... non sempre riuscendoci!
Ogni anno agonistico racconta la stessa storia, associando la fine della stagione balneare di Mondello, un rapido sollievo dalle alte temperature e un rapido incremento delle energie fisiche e... spirituali!
Ho lottato tanto nel cercare di tornare ai giusti livelli che mi appartengono ma è una lotta impari e lo sapevo già!

Dopo la prova positiva di Napola, trascinato da molte emozioni, mi sono tuffato nell'unica occasione che la Pista avrebbe potuto propormi: un 1.500m a Palermo tre giorni dopo la 10K.Si trattava del Meeting di Settembre, presso il Campo di Atletica del CUS Palermo.

Trascinato dall'entusiamo e dalla frizzante idea di rimettermi le Rosse Chiodate Adidas Cadence, ho vissuto inspiegabili giorni di avvicinamento alla così breve gara nel pieno di quei chilometri caratterizzati da afa e umidità.
Gli attimi precedenti il Via della Gara mi vedevano tesissimo e quasi spaventato dall'idea di correre una gara così veloce dopo anni di inattività... il solito giudice di gara locale spargeva benzina sul fuoco con iterati "warning" e minacciate squalifiche senza alcun senso...
Al via mi rendo conto che eravamo in tanti, forse troppi ed al 500m capisco il perchè...
Senza avvertire a che ritmo si stesse andando, cado nell'errore di accodarmi al folto gruppo e non ho il coraggio di avanzare da quella posizione, tanto comoda ma sempre più lontana dalla testa.
Appena visto il passaggio al 1.000m in un poco interessante 2'49", capisco che avrei dovuto reagire operando diversi sorpassi ma metto più testa che gambe, quelle erano fin troppo confuse da quanto stesse accadendo e, con infelice regolarità la corsa termina in un 4'15" standard che è da vedersi come un bicchiere mezzo pieno viste le sensazioni volte al poter fare molto di più...

Volevo un turbinìo di emozioni, volevo mettere un punto a quanto fatto fino a quel momento in allenamento e l'ho ottenuto... la costante di quest'anno è stata la discontinuità nel dimostare un potenziale che c'è e che va cercato... ma la bella esperienza in pista si apre e si chiuderà quella giornata stessa.
Avevo deciso che posso correre una Maratona!

In realtà chi ha saputo donarmi gioie ed emozioni è stato Emanuele davanti a tutti in un Test/Gara imbastito qualche giorno dopo per i Runners del gruppo che seguo.
Hanno avuto un'agevolazione: ho dettato loro il ritmo, abbastanza serrato ma Emanuele al suono della campana, cambia passo e stampa un bellissimo 5'01" nel 1.500m corso da chi come lui poco tempo fa non era in grado di tenere quasi un 3'40" nei 1.000m è una grandissima soddisfazione, specie con il cambio di ritmo operato nei 200m finali.
Felipe non ha potuto replicare a tale allungo ma ha chiuso con un ottimo 5'04"; altri miglioramenti visibili da parte di tutti e una caparbietà mentale impeccabile come ho sempre professato.

Allungando con allenamenti e chilometri, non tutto è filato per il verso giusto ma piace sempre raccontare gli allenamenti riguardanti una preparazione in fondo, diversa da molte altre.
Stavolta mi sento più rookie che mai e avverto una minore propensione a correre per lunga lena, almeno finchè non si placherà il caldo.

Sabato 6, il compitino non era affatto facile: scelta la meta più difficile in assoluto per correre le salite, mi attendevano 8 x 200m irti - R.3' e successivamente un 2.000m da correre su percorso adiacente allo Stadio, in Villetta e in saliscendi su leggero sterrato.
Non sentirsi in giornata è una notizia negativa, sentire i piedi assenti nei momenti cruciali ancora di più... un 2.000m anonimo a 3'20" complice una settimana dove ci ho dato dentro.

Domenica 7, l'indomani, mi aspettava un bel lungo da fare, da 1h45' ma il clima non promette affatto bene.
Conscio di ciò, attuo la strategia psicologica di acquistare il "biglietto di sola andata" da casa fino al Faro di Capo Gallo, a Mondello, attraverso i soliti percorsi muscolari fatti di sabbia rossa e sibili canori di volatili che sarebbero culminati in mezzo alla calca di gente e auto rumorose mai sazie di mare e sabbia sui piedi...
Be Unstoppable!
Il giochino mentale ha sicuramente la sua funzione, ma al calar della giornata, sul viale del ritorno, anche per stavolta la natura ha da prevalere sulla mia determinazione e l'allenamento giunge al termine molti minuti prima...

Mai domo ma intimorito da tali KO tecnici, mi accingo a compiere mercoledì 10 (come giustamente ha chiesto il Coach) un percorso molto muscolare di Fartlek dove in un giro si compiono ben Tre Salite di difficile pendenza: nel solito quieto piazzale ribattezzato "Dallas" non si poteva scegliere giornata peggiore, dove l'aria era afosa e dei nuvoloni neri rimbrottavano con forza dall'alto.
Parto con tutta la cautela di questo Mondo, laddove un giro completo si terminava in meno di quattro minuti, temino i primi 2 x 3 Giri senza esagerare.
In realtà l'impegno sembra triplicare con tale afa e poche gocce di pioggia non fanno altro che rendere ancor più disagevole il cammino...
L'allenamento prosegue e termina con altri 2 x 2 Giri senza aver più nulla da dire, mentre gli ultimi 2 x 1 Giro aspettavano ancora di essere chiamati...
Una doccia purificatrice (ma sempre dall'alto di quei nuvoloni) accompagnavano i miei seri pensieri verso lo Stadio e rinfrescavano decisamente le idee...
Da quel giorno, ancora una volta, non avremmo visto più piogge da queste parti.

Non c'è tempo per allarmarsi e spero in un allenamento migliore, stavolta dopo un giorno di ripresa corsa molto lentamente, al venerdì 12 con 3 x 3.260m in Villetta (4 giri da 815m) (R.3').
Riflettendoci non è molta roba, in fondo sono solamente 12 giri e meno di 10K ma come al solito non si abbassa di un sol grado la temperatura rasente i 30°C.
La sequenza è discreta e porto a casa (ripeto) un allenamento ordinario come se fosse un qualcosa di importante svolto: 11'10" - 11'08" - 11'26".
Il giorno susseguente pagherò tale sforzo e ci sarà poco tempo per riprendermi e riflettere se non con una lunga dormita.

Domenica 14 poteva essere un gran giorno: sentire una leggera brezza mattutina mi dona coraggio e concentrazione: volevo aggredire le 2 Ore di Lungo (31K, poco più o poco meno).
La sensazione di freschezza nell'aria, correndo nelle zone riparate del Parco della Favorita, è deliziosa come la leggerezza che per molto tempo avverto nelle gambe.
Corro in ottima compagnia per tutta la prima ora, successivamente le difficoltà sono crescenti ma non impossibili da gestire: la voglia di finire un buon fondo di endurance prevale sulla sete e sulle scarpe bagnate, come se fossi stato a mollo in acqua ma stavolta tutto sembra essere più leggero: è il calar della sera e finalmente si compiono le Due Ore.
Una tappa importante nel mio cammino, un altro segnale di speranza che posso tornare ad essere un bravo atleta.

La prossima gara sarà un Test importante: saranno i 25 Km in gara alla Salomon City Trail di Milano che si annuncia essere molto muscolare e ricca di saliscendi cittadini.
Ritorno presso la capitale lombarda carico e motivato, investendo su me stesso, per tornare a sognare e ravvivare tanti sforzi con nuove emozioni.

L'ultimo allenamento compiuto, il 16 settembre, mi vede spettatore giro dopo giro delle tante azioni sportive di atleti, amici dalle mille discipline, laddove anche se dalle pedane, sembrano fondersi ai tuoi gesti di corsa, o veder sfrecciare uomini veloci o rapidi saltatori ad ostacoli... tutto questo è il Fartlek in Pista, 10 x (500m Forte + 500m Piano)... era un pallido sole, rapidamente passa all'imbrunire, giro dopo giro.
Il Coach sembrava più soddisfatto di me...
Crossing Fingers!

4 commenti:

felipe ha detto...

non ho potuto replicare questa volta, ma la prossima chissà? è questo il bello dello sport nulla è mai scontato...

Luca Vittorio Veneto ha detto...

Mi è sembrato di vivere con te le fatiche e le gioie di questi allenamenti! ciao Amico mio.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Felipe, se ci rifletti, in fondo in fondo questo exploit è stato frutto di un lavoro preciso (come lo è lui) e di costante crescita.
Non ha mai messo in dubbio il programma e non è mai uscito con frasi del tipo: "ma invece dovrei fare questo perchè con quello la maratona non riuscirei a correrla, quindi fammi fare ciò che dico io".

Ora hai un compagno di fatiche molto pericoloso... credo che vi prenderete altre soddisfazioni, mentre alcuni dei nostri scalpitano ai box!

Contento di tutti Voi!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Caro Luca, se potessi rifrescarmi una sola volta... e manco in gara mi è riuscito!

Il tempo stringe, la maratona che vogliamo fare si avvicina... spero di battere il mio avversario principale con tanta caparbietà e che le motivazioni da queste ultime esperienze mi diano ulteriori margini di miglioramento!

E' ora di credere in se stessi più che mai!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...