Ad un metro dal traguardo, la "prima" facile non poteva essere (Fonte Sicilia Running) |
La Pista, il luogo di consacrazione assoluta della fatica, il posto dove i risultati sono insindacabili e dove dimostri il vero e inconfutabile valore, è ancora lontana, posso sognare allenamenti da gestire con impegno e intelligenza.
Il programma di allenamento verte ancora su un piano... inclinato, dove Salite, Circuiti e Fartlek predominano la scena.
Purtroppo non è facile dare una valutazione concreta al mio lavoro, i pochi riferimenti mi fanno comunque capire che il lavoro è proficuo e saggiamente indirizzato verso la direttrice del lento miglioramento.
Domenica 6, finalmente, una prova irrinunciabile, con avversari veri, o meglio compagni di allenamento.
Lorenzo Perrone e Lucio Cimò vogliono correre una lunga salita, non c'è meglio di Monte Pellegrino che, nel carico generale degli allenamenti, mi invitano ad una ulteriore e dura prova.
In genere non mi piace correre prove estenuanti al mattino, ma la compagnia ne vale la pena.
Si parte decisi, tiro avanti e già dopo un chilometro il ritmo è sostenuto tanto da trovarci in due avanti.
Per Lucio salterà il banco, ma una giornata storta può andare a chiunque, specie quando si parla di cronoscalata.
A metà percorso Lorenzo mi sorpassa e prosegue del suo passo, molto corto, molto frequente.
Noto immediatamente che non riesco a tenere lo sforzo e lo lascio andare, resterà lontano 20", il crono parla di 34'45", il PB è lontano ma il caldo-umido e l'aria mattutina lasciano spazio all'ottimismo.
Il gioco di luci del mattino ha svoltato sorprendentemente il panorama rendendolo quasi irriconoscibile a tratti.
Dopo oltre 300 scalate in vetta, quel mattino con quell'avversario regalava emozioni nuove...
Fartlek frenetici e salite che somigliavano a sprint massimali nell'agenda settimanale, il Coach gioca duro e rispondo con altrettanto impegno... un sibilo da 1'24" in pista sul 500m dopo le salite (5 x 100m ripide + 5 x 250m più morbide - R.2') a cui è seguita una cavalcata progressiva verso lo Stadio di 10 minuti fino a 3'20"/Km.
Stavolta ho lottato fino all'ultimo metro...mi sento più vivo...
Non ho quasi fatto annunci particolari, ma sentivo dentro che la prima Vera Gara l'avrei corsa domenica 13 luglio a Monreale (PA)...
Primo giro e solitaria cavalcata di Lorenzo Perrone (Grottini Team per entrambi) |
Essendo un giro corto (meno di 1 Km) e le strade strette, ci si sarebbe aspettato un problema in più, il caos doppiaggi, ma in fondo rientrare con una gara cui mettere alla prova i riflessi e stimolare l'attenzione e la concentrazione era per me un valore aggiunto.
Il Pronti-Via suona subito alla carica un Lorenzo Perrone dominatore assoluto che ha dimostrato di essere in una condizione crescente.
Ho un compagno di squadra (Mezzofondo Recanati - Grottini Team) davvero in ottima forma: riesco con estrema fatica a stare sulla sua scia appena un giro già su ritmi frenetici quando riesce ancora ad incrementare sbarazzandosi della mia presenza.
Riesco a duplicare lo stesso il tempo del primo giro ma già Lorenzo è lontano.
Avverto la botta e vado fuori giri, la gara, seppur corta, è subito terribilmente dura: il percorso è terribilmente insidioso, frenetico e con una leggera salita che fiacca le forze di giro in giro.
La successiva discesa è stretta e a gomito, tant'è che in molte occasioni per superare "muri" di doppiati dovrò inventarmi rischiose gimcane...
Ulteriore serpentina prima della fine del giro e via che l'avversario man mano scompare.
Al termine del terzo giro, appesantito dal tentativo fallito di inseguire Lorenzo, verrò ripreso da Lucio Cimò che con maggiore lucidità mi staccherà pesantemente nella parte in salita del percorso.
I fantasmi della gara del Parco della Favorita corsa appena un mese prima si ripresentavano, altri avversari mi tallonavano da vicino, sentivo lo speaker in zona arrivo incitarli (come tutti noi protagonisti avanti) e Perrone si allontanava.
Con tanto impegno e concentrazione (dato che man mano i doppiati diventavano tanti quanto un giorno di Ferragosto in coda all'autostrada) provo a superare la mini-crisi e non mi stacco dal ritmo di 3'15"/Km notando che nei rettilinei riesco a mantenere un passo (breve) ma frequente e costante.
I giri si susseguono uno dietro l'altro, Cimò pian piano si avvicina alla mia vista, tutto ciò mi fa forza come le tante persone che mi incitano ad ogni giro.
Ospite speciale nel gruppo FLP Running :-) |
L'ultimo giro, nonostante mi ripetessi che Cimò vale la pena di attaccarlo, cedo psicologicamente al termine del tratto in salita, dando per scontato che la terza posizione sia ormai in tasca.
Questo atteggiamento sarà oggetto di personale riflessione in quanto nel mio DNA è Vietato Mollare!
Senza rendermene conto, tanti ormai erano i podisti sul percorso, mi avvio tranquillamente sul traguardo senza tagliare il centimetro, quando nei 50m finali mi accorgo con la coda dell'occhio dell'arrivo da lontano di un atleta, Giuseppe Laudicina (Universitas Palermo), in una rimonta disperata.
Immediatamente allungo il passo, ormai appaiati e per pochi centimetri riesco a prevalere su un atleta che nel giro di pochi mesi ha convertito tanto allenamento in un ottimo risultato.
Frastornato dalla "sberla" finale, riesco dopo mesi di sofferta assenza dalle gare, a tagliare un traguardo sognato a lungo.
Il MiCoach Smart Run segna al GPS 6,8 Km ma lo fermo molti metri dopo visto il concitato arrivo.
Dopo diversi confronti con altrettanti podisti che lamentavano la perdita del segnale in vari orologi GPS, si giunge alla conclusione che la gara è lunga sui 6,7 Km che, considerati i vari mini-tagli del percorso e le curve strette resta una misura attendibile.
La questione, infatti, verte sulla media finale che per me è sui 3'14"/Km.
La classifica, infine, denota un alto rendimento generale e una discreta competitività all'interno delle gare regionali.
Senza aver corso allenamenti particolari, seppur in maniera sofferta, una media in gara simile è ciò che potevo aspettarmi.
Riparte da qui l'avventura on the road! |
I problemi fisici sono alle spalle, manca ancora molta sicurezza in fase di resistenza e velocità che tanto mi mancano oltre che uno stile di corsa ancora lontano dai giorni migliori.
Ma non ho paura di confrontarmi con i migliori, onore agli avversari dai quali sono stato sconfitto, motivo in più per svegliarsi a un nuovo giorno carico di piene motivazioni :-)
(Ringrazio Sicilia Running, Ultramaratone, Maratone e Dintorni su Facebook e una persona che tiene allenato il mio cuore per le foto ;-)
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