41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

mercoledì 13 marzo 2013

Roma Ostia - Le Grandi Sfide Aiutano a Ripartire!

Ringrazio Danilo Giovannangeli ed invito a visitare il suo set fotografico
(link a fine racconto del post)
Roma - 03 marzo 2013.

Si riparte da una sana "batosta" alle mie gambe, una corsa lunga 21,097 Km senza sosta e tatticamente spregiudicata, dove non conta solamente correre forte ma sapersi gestire al meglio per tutto il percorso.

Febbraio è stato un mese travagliato... esausto nel dover sopportare quasi tutti i giorni, durante le ore dal tramonto in poi, un carico di umidità e freddo nell'aria eccessiva, anche per le mie doti di sopportazione e pazienza.
Ho accettato mio malgrado una situazione muscolare critica, controllata con molta attenzione e qualche massaggio durante la settimana, ma non risolta: un indurimento al bicipite femorale della gamba destra è stato difficile da "imbrigliare" e ciò ha condizionato negativamente l'ultima settimana di allenamenti, focalizzata in parte sulla Roma Ostia ed in parte sull'evento - maratona ormai da svelare:

Correrò i Campionati Italiani di Maratona, previsti ad Aquileia (UD) alla Unesco Cities Marathon, prima edizione e subito evento molto importante.
Sarà un evento molto interessante, soprattutto dal punto di vista paesaggistico perchè si tratta di posti sottoposti al patrimonio dell'UNESCO (Aquileia, Palmanova, Cividale), ma si tratta per me di uno stimolo in più al rilancio in una stagione difficile da interpretare in quanto tornerò alla lunga distanza dopo un anno di assenza forzata.
Qualunque risultato, sarà da me ben accetto in quanto il mio unico desiderio è quello di dar continuità alla mia crescita durante tutto questo 2013.

L'inverno dalle mie parti di certo non sarà caratterizzato da temperature rigide, ma correre con la costante sensazione di provare freddo ed avere una patina "ghiacciata" addosso non aiuta di certo la resa muscolare, costringendoti a rallentare o a sentirti sempre meno agile, anche a 10° - 13° C.
Formidabili le Adidas Energy Boost - Spingono e ammortizzano come
nessuna altra scarpa!
Così lo è stato, avvertendo un "accorciamento" della muscolatura che nemmeno il buon stretching tirato al massimo tutti i giorni ha saputo limitare.
La sensazione migliore, infatti, l'ho avvertita proprio in gara, alla Roma Ostia: vuol dire che qualcosa nel clima freddo umido proprio NON va!

L'allenamento di scarico non è stato eccessivamente marcato ed ho comunque continuato a lavorare, seppur male e condizionato dall'indurimento muscolare.
Fortunatamente, proprio al mattino della gara, sentivo una migliore efficienza muscolare, che mi ha permesso di correre al meglio delle mie attuali potenzialità.

L'evento di per se, atleticamente di richiamo, competitivo da livelli mondiali (vincerà con 59'15" il keniano Wilson Kiprop), e molto stimolante per via del percorso interamente rettilineo e filante a parte un paio di asperità di cui solo una impegnativa, è stato anche un buon pretesto per indossare le innovative Adidas Energy Boost, lanciate in quel week-end romano all'expo della Roma Ostia.
Insieme a me, anche i vincitori del Contest fotografico, Dario Bruneo e Maurizio Poggi che sono stati ospitati da Adidas Italia ed hanno potuto correre vivere l'evento in mia compagnia.
E' stato facilissimo fare la loro piacevole conoscenza e subito fare amicizia in quanto parlare di running e degli impegni quotidiani è argomento comune per tanti; oltretutto Dario e Maurizio si sono subito ambientati con lo staff Adidas Italia che ringrazio per questa opportunità di crescita e di rilancio.

Madrina della Manifestazione...Franca Fiacconi,
vincitrice della NYC Marathon del 1998
Al via...decisamente troppi "Top Runners" africani di livello mondiale, sia tra gli uomini che tra le donne, tant'è che per le mie attuali condizioni di forma, non avrei potuto competere nemmeno tra le prime donne.
Già sapevo che avrei dovuto provare a difendermi e che gli allenamenti intensi e poco brillanti non mi avrebbero certo fatto presentare nel migliore dei modi.
Ma nel preparare la Maratona spesso non si può scendere a compromessi e l'unico imperativo che campeggiava in me era quello di non mollare fino all'ultimo metro, dando battaglia e riassaporando queste difficoltà che fanno parte dell'atletica.

Tutto organizzato davvero bene, nei minimi dettagli, dalla zona partenza molto ampia, alla completa assistenza durante la corsa, all'arrivo scrupolosamente organizzato in ogni fase quale: estrazione chip-pacco ristoro-medaglia-mantellina antifreddo/pioggia-ritiro bagagli ampiamente individuabili da una sacca personalizzata dello sponsor dei trasporti, senza contare la comodità nel farti la doccia presso un club del Lido ostiense indaffarato per un sol giorno d'inverno a differenza dell'estate carica di bagnanti: tutto da vera Gold Label Race!

Il via, alle spalle dell'EUR, è stato al solito molto concitato: strada larghissima e per lo più in forte discesa.
Anche se non hai gambe correrai fortissimo alla partenza!
I primi 4K servono da "passerella", anche se già si corre veramente al massimo: si girerà attorno al quartiere dell'EUR, ripassando dove si trovavano i pullman di trasporto atleti pochi minuti prima; da lì, direzione Ostia lungo la superstrada completamente chiusa al traffico veicolare.

Il 5K sarà poco più avanti, leggera salita a dirti che non sarà solamente rettilineo, e la pattuglia africana già avanti sparita!
In realtà il mio passaggio, coperto in 15'55" non è esaltante, ma di certo per adesso non posseggo il kick da 31'20" nei 10K di passaggio alla mezza!
Le donne africane, messe una in fila all'altra, mi passeranno con tale leggerezza e agilità da far rabbrividire... sono tra le più forti al Mondo e per quel giorno ci potrà stare!

In mezzo, a battermi con i boys anglosassoni!
Provo a stare con un gruppetto, e mi imbatto in dei giovani atleti britannici che corrono con molta facilità.
Le mie carenze si fanno sentire proprio nel momento più difficile della corsa, al passaggio dei 10K quando inizia la seconda asperità della gara, dura e impegnativa per almeno 1.000m circa.
Entro facilmente in crisi, se non sei muscolarmente agile ed elastico fai una brutta fine in salita e così sono costretto, subito dopo il passaggio in 32'20", a dovermi staccare dai ragazzi e resistere alla prima vera sofferenza.

Psicologicamente non sono abbattuto e riesco a fissare l'ultimo dei British boys che stenta comunque a staccarmi; la lunga leggera ascesa termina e nella discesa successiva, provo a rientrare concentrandomi sulla frequenza e su un passo più agile.
Da dietro rinvengono altri atleti dal ritmo più elevato del mio e provo con tutte le mie forze a star loro dietro, e ci riesco finchè la strada resta piana.
Ad ogni difficoltà altimetrica trovo poca agilità: sapevo che non sarebbe stata facile e per questo non voglio abbattermi: è il 15°K ed il parziale piange le dure pendenze in 16'57" :-(

E' la fase più sofferta: subisco ulteriori rimonte da dietro e provo a rilassarmi, riuscendoci, concentrandomi sul finale di corsa ormai imminente.
Non sarà la giornata ideale, ma quando mancano 3K al termine, provo a dare fondo alle mie energie.
Con forze più fresche torna alla carica Gianluca Bonanni, forte atleta locale, e provo a stargli attaccato fino alla, invano.
Una volta giunti all'ultimo K, con il Lido di Ostia ormai a vista, non ho alcuno spunto per provare a stargli appresso, e resto staccato decine di metri.
Complimenti a Gianluca Bonanni,
fasi finali di Gara!
Ormai l'arrivo è vicino, stringo i denti e provo una volata, che almeno quella... c'è, chiudendo la corsa in 1h09'31"...

In tanti han corso molto forte, a parte le super stars italiane, i miei complimenti vanno a forti atleti con i quali ho condiviso molte battaglie (ma non certo questa!) come Giorgio Calcaterra (1h06'38") e Antonio Miggiano (1h07'01").
Febbraio è un mese di forte calo fisico e/o di alterne sfortune e purtroppo capita spesso di dover "ricominciare" proprio da qui, con prestazioni in passato peggiori anche di queste :-(
Non a caso marzo è anche il mese dei Societari di Cross, da sempre la gara più catastrofica dell'anno intero...vicina pochi giorni da questo evento appena trascorso.

Il tempo è sempre troppo poco per correre ai ripari e reagisco il giorno successivo alla gara, pensando alla Maratona: in 2h00' poco meno di 32K di Fondo Lento a 3'45"-3'50" un pò sofferti ed in calo nel finale, corsi con le formidabili Energy Boost appena calzate.
Le forze mentali, quelle non mancano... risolti i problemi "stagionali", tornerà anche la forma migliore.
E se non arriverà subito continuerò a lavorare per quella!

Domenica 10 marzo sarà l'ora dei Societari di Cross...i miei incubi sembrerebbe che corrano nei prati!

(Ringrazio come sempre Salvatore Auddino per l'amicizia di tutta la Mileto Marathon, il cuore batte sempre in Calabria...)
(Ringrazio Danilo Giovannangeli che ha postato splendide immagini su Flick)

4 commenti:

Luca Vittorio_Veneto ha detto...

Un racconto pieno di buoni propositi per una corsa sofferta com è normale che sia...
ti presenterai a rilancio per la Maratona di Aquileia..
;-)
Bisogna tenere duro e mai mollare, adesso è il momento di caricare ne avrai ottimi benefici in primavera ;-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Caro Luca... è quel che sempre mi ripeto, i periodi difficili ci sono e mai per questo devi mollare.
Si lavora lo stesso e si va sempre avanti...

La Maratona ancora oggi non so come andrà, di certo vorrei solamente giungervi preparato, nient'altro!

Intanto... fammi sapere quando si corre il CdS dei 10.000m in Veneto.
Magari vengo a farlo da voi, dovrebbe essere attorno la seconda metà di Aprile.

Pimpe ha detto...

non ci siamo incrociati per un non nulla.... ci vediamo domani sera a milano pero '... ;-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Pimpe, finalmente è stata varata la foto insieme :-)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...