41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 11 maggio 2012

Terrasini Half - La Battaglia Continua

100m all'arrivo, è andata male ma... mai arrendersi!
Terrasini (PA) - 06 maggio.

La chiamano "la città del Sole" e mai si smentisce.
Nemmeno questa volta che il clima dei giorni precedenti la corsa si presentava mite e una volta tanto si sperava in una gara meno asfissiante del solito.
Invece, puntualmente, quella mattina abbiamo assistito ad un crescendo della temperatura proprio durante la gara, mitigata dagli abbondanti spugnaggi e ristori occorsi durante i quattro giri del percorso, prevalentemente sul lungomare della ridente cittadina.
Preso alla sprovvista, non ho potuto fare il bagno in acqua nel fine-gara, ma sarebbe stato l'ideale completamento della prima vera domenica estiva nell'Isola.

Il percorso, rispetto ai tradizionali tre giri da circa 7 Km degli altri anni, ha subìto una radicale modifica a causa dei lavori occorsi alla Piazza principale della Città, scenario principale delle vittorie personali dei circa mille partecipanti ogni anno a questa importante prova del Gran Prix amatori.
Partenza questa volta a fianco del mare, sul lungomare Peppino Impastato e quattro giri da 5,270 Km con un paio di addentramenti in delle vie in falsopiano.

Partecipanti da tutta la Sicilia, le maggiori Società di corsa presenti ed uno spirito di competizione presente più che mai tra i tanti amatori ambiziosi di portare a casa un risultato o una presenza in alto nella propria classifica di categoria.
Lo spirito amatoriale è sempre acceso, le corse non sono mai facili da interpretare perchè sono ben pochi i corridori saltuari la avanti nelle posizioni di merito.
Tradizionalmente abbiamo avuto sempre grandi nomi e atleti meritevoli ben più di "certi assoluti" ma ultimamente correre a queste prove di Gran Prix può essere l'occasione per stringere la mano o farsi una foto con un Campione (sia dal punto di vista sportivo che umano) di livello internazionale quale è Francesco Ingargiola, di Mazzara del Vallo.
Inizialmente è un quartetto a condurre la gara.
Il fortissimo maratoneta che per anni è stato secondo solo al Campione Olimpico Stefano Baldini in Italia, ha trovato, dopo la lunga carriera di professionista, una dimensione amatoriale che pian piano lo sta facendo rinascere.
Atleta dal talento innato e protagonista sin dalle categorie "allievi", sono sicuro che tornerà presto più forte che mai ed in questa Mezza Maratona di Terrasini ha dato spettacolo.

Alla partenza, dopo le presentazioni di rito dell'esperto conoscitore del running e del triathlon italiano, lo Speaker Giuseppe Marcellino, i ritmi non sono stati tanto "da crociera" come mi auspicavo data questa onda anomala di caldo e si è formato un quartetto di testa quasi subito, formato oltre da me e da Ingargiola, dal marocchino Lyazali e da Soffietto (Universitas Palermo).
Dietro a pochi metri ci seguiva il forte Vito Massimo Catania, reduce da un impegno sportivo il giorno prima e non al massimo della condizione.

In realtà nessuno ha fatto nulla per impedire che Giovanni Soffietto procedesse con un forcing intenso ma sopportabilissimo da tutti i presenti; è chiaro che chi tira tanto avanti alla fine non ha molte risorse per tenere nel finale, specie quando il caldo avrebbe messo tutti in grosse difficoltà.

In Tre per la prima posizione...
Il primo giro, infatti, passa con regolarità e l'unico problema da affrontare era quello di mantenere la temperatura corporea bassa; Soffietto procede con il suo ritmo e rimaniamo in quattro.
Alla fine del secondo giro, proprio nel tratto in salita di circa 150m ed il più insidioso di tutta la corsa, Lyazali prende in mano la corsa e inizia a tirare il gruppo.
Questo cambio fa male perchè per quasi un giro intero (tutto il terzo) il suo forcing mette tutti in difficoltà portando al ritiro il solerte Soffietto staccatosi quasi subito.

Io non mollo nemmeno un metro ed Ingargiola silente resta dietro attaccato con il suo passo inconfondibile.
Poco prima della fine del terzo giro, accade un rallentamento proprio quando iniziavano ad essere problematici i primi doppiaggi dei tantissimi atleti lungo il percorso.
Sembra che l'atleta marocchino volesse prendere fiato e, stranamente, non riesce a fare la differenza "brutale" come era accaduto nelle edizioni passate.

A quel punto, non mi importa niente del tempo, dei rallentamenti.
Il mio unico obiettivo qui a Terrasini era focalizzato nella mia mente e l'unico ostacolo che poteva mettermi in difficoltà era il dubbio se la gara di Trecastagni l'avessi recuperata a sufficienza, visto che l'unico lavoro in pista della settimana era uscito anche parecchio sofferto.

Ma non ci pensavo per niente, visto che ormai l'ultimo giro era iniziato.
Pensavo ai tanti tifosi lungo il percorso ed agli atleti stessi che mi incitavano, ma tra tutti l'affetto maggiore era rivolto giustamente al Campione Ingargiola, sempre silente dietro.
Pensavo al mio carissimo amico Giuseppe Vicari venuto apposta dagli Stati Uniti per vedere i tanti amici podisti correre ed organizzare un evento a lui tanto caro.
Ma non pensavo ad altro che a caricare le energie mentali, il meglio possibile.

Il ritmo subisce un brusco rallentamento proprio al quarto ed ultimo giro quando ci troviamo sul lungomare ormai quasi rovente.
Insediatici nella successiva strada in leggera salita, esce avanti Ingargiola che mette una raddrizzata ad una situazione tutta a vantaggio del marocchino, abile in volata più di tutti (attualmente... c'è da annotare che da professionista Ingargiola non si batteva facilmente in volata!).

Secondo Posto... brucia più vivo che mai...
Al giro di boa il meno 2K era a vista, così come un mio caro amico in gara da doppiare e... via!
Decido di partire sospinto dal suo sicuro incitamento.
Non dura molto la sparata, Lyazali la blocca e contrattacca ma resto attaccato al suo passo e si rallenta di nuovo.
Il chilometro finale è vicino, in un momento in cui c'erano davvero tanti doppiaggi da fare, ma attendo ancora, quell'ultima e insidiosa salita.
Mi trovo in quel momento in testa, solo per fare la curva; sono attimi e capisco che devo provarci ora!

Parto forte e quella dannata salita si fa sentire.
E' pesantissima, ti toglie gambe e fiato ma la scollino, avanti!
Le urla di incitamento mi fanno capire qualcosa ma non mi volto indietro.
Corro nel successivo rettilineo più forte possibile prima di immettermi a tutta nella lunga discesa che porta al rettilineo di arrivo.
Non mollo un metro e nella curva finale, sbuca dall'interno il marocchino che inizia la sua volata più forte che mai... impossibile contrastarlo e quei cento metri finali che bruciano i miei sogni.
Sconfitto per due secondi ma decisamente meno fresco dell'avversario che ha avuto mestiere; io coraggio e un pò di brillantezza in meno...

Lo sconforto unito all'estremo bisogno di rifiatare si fanno sentire per qualche minuto, poi sono sono strette di mano e foto di rito del terzetto che ha comunque entusiasmato gli animi degli spettatori fino alla fine.
Francesco Ingargiola chiude terzo a pochi secondi ma per me è stata una domenica da incorniciare solamente per il privilegio di averlo accanto in gara, fino alla fine.

Terrasini Half registra nuovamente un grande successo, di pubblico e di partecipanti.
La Domenica è fatta: sole, mare, una bella gara e l'emozione di
aver corso con il Campione Francesco Ingargiola
Noi tre ci abbiamo messo del nostro, ma è evidente che i veri protagonisti della manifestazione sono i mille schierati al via che davvero hanno lottato fino all'ultimo metro per la propria posizione.

Ci tenterò un altro anno a conquistarla Terrasini, intanto questa dura lezione mi darà motivazioni in più per l'imminente esordio sulle più brevi distanze.

(Ringrazio per le foto Trinacria Palermo e Sicilia Running che tengono alto l'onore e l'informazione di questo splendido sport)

14 commenti:

Albe che corre ha detto...

bravo ..proprio un bel racconto!

Grezzo ha detto...

Gran bella gara una mezza maratona con volata finale! Emozionante anche per il pubblico, scommetto! Complimenti davvero.

Carmine ha detto...

Complimenti Filippo e grazie per il bel racconto. Lyazali è parecchio famoso qui in Emilia Romagna per le volate (e per i cambi di casacca ahimè) ci sta perdere allo sprint con uno così!

feliperun ha detto...

Filippo, si deve essere molto forti per raccontare anche le "sconfitte" in volata! favoloso

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Albe, grazie sempre, racconto infuocato come il clima, come il finale, come la voglia di prevalsa nei riguardi dell'avversario...

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Grezzo, grazie per il tuo commento!
Infatti la prima cosa che ho pensato dopo l'amarezza di esser stato battuto è stata la consapevolezza di aver fatto divertire il pubblico fino alla fine ed era questo ciò che contava maggiormente.
Terrasini, per i suoi molti significati e le persone dietro l'organizzazione se l'è meritato tutto.
Anche senza avere 10 africani a monopolizzare una gara si può avere successo.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Felipe, ogni sconfitta come questa non può che farmi trovare puntualmente in pista a cercar di migliorare.
Ed è quello che cerco di infondere anche ai miei "bambini" che sto seguendo da poco ;-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Carmine, il personaggio è quello che è, normalmente quasi tutti questi atleti stranieri si rivolgono al miglior offerente, fosse anche per pochi eur(i) in più.

Ed essendo prevalentemente la loro "professione" il running (e mi chiedo come facciano a campare se io stesso ho palesi difficoltà a reperire gare competitive) li trovi quasi sempre pronti e reattivi ad ogni occasione.

Sono situazioni per me fuori completamente dal Mondo...
La mia Società sportiva è ciò che è attualmente per l'amicizia e la ferma unione tra noi atleti tutti consapevoli dell'importanza l'uno dell'altro.
Sarebbe un disastro se, per esempio me ne andassi altrove solo per avere "mille lire" in più!
Nell'atletica non ci sono cifre "calcistiche", sarebbe ridicolo vendere la propria credibilità e quasi dieci anni di attività nella stessa maglia per... niente!

Domenica scorsa questo marocchino era battibile, lo sentivo.
Fossi stato più brillante e con meno carico addosso avrei potuto spuntarla.
Per questo mi dispiace, ma ci sono altri obiettivi da perseguire, sempre rivolto al miglioramento!

luca Vittorio Veneto ha detto...

Ciao Filippo, Diciamo che tu sei una persona che si impegna veramente, "QUELLO" pensa solo agli euro e per ottenerli si gioca qualunque carta con qualsiasi mezzo.. purtroppo di gente cosi c'è ne!
Il prossimo anno speriamo ne riscatto allora.. ciao e a presto! :-)

Carmine ha detto...

Ho toccato forse un tasto dolente, comunque non è l'unico a tenere questi atteggiamenti. Ora che ci penso ricordo il tuo racconto della Maratona di Messina dell'anno scorso. Condivido in pieno quello che dici la casacca è importante. Io stesso siedo nel consiglio di una piccola società podistica e dai miei podisti non accetto che non corrano con la maglia della società. Faccio fatica quindi a condividere certi atteggiamenti di atleti di ben altro spessore. Venendo alla tua prestazione se dici che potevi vincerla la gara non mi resta che augurarti miglior fortuna per l'anno prossimo. Ciao Filippo!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Luca e Carmine.
Prima non lo avvertivo così bene come adesso, quando ero appena entrato in Violettaclub.

Con il tempo si è creato un legame forte, unico, fatto anche di serate passate assieme al Direttore Sportivo e cene a casa sua quando ero lontano da casa mia per lavoro.
Ricordo le sere passate con lui al telefono a contattare atleti, a fare i conti della classifica di società, a telefonare ai miei amici corridori per vedere se sarebbero entrati nel nostro gruppo...

Pian piano sono diventato un punto di riferimento, anche quando sono tornato a Palermo gli scambi di opinioni, i consigli, le telefonate non sono mai mancate.
E poi sono venuti altri atleti a sopperire ad alcuni che avevano abbandonato il progetto ma sempre dietro mio consiglio.

Oggi... non potrei non correre con il nome della mia Squadra in gara, mi sentirei spoglio di qualcosa!
Così come Adidas mi accompagna ad ogni corsa, il Violettaclub lo troverai sempre, dall'Italia agli Stati Uniti dove spero di tornare quest'anno.

Se hai letto bene il racconto della Maratona di Messina, avrai letto anche tra le righe adesso...
Vedremo se a breve tornerà imbattibile e brutale più di prima...
Io intanto ho i miei metodi per puntare in alto... tanto sudore in pista!

feliperun ha detto...

Ai "bambini" stanno crescendo i denti e belli aguzzi...

Tommaso ha detto...

Ciao Filippo

innanzitutto complimenti per le tue esperienze podistiche e soprattutto per come le descrivi, con grande passione. Ti volevo ringraziare per i consigli sulla supernova glide per i miei lunghi, niente a che vedere con le altre a3 di altre aziende, reattiva come una a2 senza dubbio. Ora devo acquistare una a2, sto riducendo all'osso le mie vecchie adizero CS, puntavo la boston 3. Di adizero Cs, adios e F50 runner indosso il 41 1/3 europero ossia 8 USA, mi potresti confermare che anche della boston 3 indosserei lo stesso numero?

Grazie ancora dei consigli e buone corse!!!
Tommaso

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Tommaso, bentornato!
Grazie per quello che hai scritto, mi motiva sempre!
Scriverò il mio parere sulle Adizero Boston 3 tra non molto, tre scarpe differenti in circa sei anni di attività ma tutte ben curate nei minimi dettagli.

Punti su un prodotto sicuro che ti soddisferà!
A differenza degli altri ti troverai una intermedia comunque leggera che avvolge il piede come una calza ed è reattiva come tutte le Adidas sezione Racing, ovvero Adizero!

Vai tranquillo sulla misura, con questa ti divertirai alle gare!

Aggiungo anche un piccolo appunto: se cerchi una leggera più comoda, poco più pesante della Boston 3 e altrettanto reattiva scegli la F50.2 che ha ricevuto qualche decina di grammi in più e maggiore protezione all'intersuola rispetto alla prima versione.
Io stesso non mi trovo a mio agio se dovessi correrci una Maratona "in sicurezza", andrei di certo sulle tuttofare Boston 3!

Buone corse!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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