41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

giovedì 8 marzo 2012

Ma allora sono proprio una ostinazione questi Cross!!!

Senza il Capitano in Azione era dura difendere il podio del 2011
Correggio (RE) - 04 marzo.

Ogni anno ci tento, spero che accada "il miracolo", lo storico piazzamento nelle posizioni di rilievo.
E invece, puntualmente, si ripete lo stesso copione e le stesse sgradevoli e sgradite sensazioni, come se quei ormai maledetti prati, che siano fangosi o no, mi tenessero per le caviglie impedendomi di avanzare...
Eppure conosco bene me stesso ed il prossimo anno, seppur con limitate possibilità di allenamento specifico, la mia mente sarà sempre lì (se la salute mi assisterà) a fremere poco prima della partenza dei Campionati Italiani di Società di Corsa Campestre, un evento che non ha paragone con nessun tipo di corsa su strada e nessuna gara in pista.
Essere lì, schierati in una linea lunghissima di un verde prato dagli appoggi irregolari lascia a se tante incognite; quella prima curva da raggiungere a perdifiato ma senza eccedere per non perdere posizioni, restare imbottigliato e sperare di non cadere...
Adrenalina e ragione non vanno tanto d'accordo, ma arrivano presto al punto d'incontro quando inizi a sentire sotto i tuoi passi l'abitudine alle insidie che possono presentare curve secche o rapide salite seguite da irte discese.

A peggiorare le cose si era messo il Calendario Federale che ha tagliato le gambe a noi "stradisti" presentando la Roma Ostia di 21,097 Km come Campionato Italiano per Società (prima fase) la settimana prima.
Non è un caso che tanti protagonisti di questa campestre non fossero presenti alla Roma Ostia magari per direttive della loro Società che in massa non ha schierato nessun loro tesserato.
Vito Sardella
E non è un caso che protagonisti della Roma Ostia che avrebbero fatto sicuramente bene anche in campestre (e sono specialisti nei prati erbosi) abbiano optato per il ritiro a fronte di una giornata per loro decisamente negativa. Basti guardare la Classifica Finale del Cross Lungo 10K per vedere nomi di un certo spessore alla voce "Rit".

Non è stato facile recuperare per me da quella Roma - Ostia da "appena sufficienza".
Dei due eventi avevo decisamente posto le maggiori risorse fisiche e mentali per la "classica stradale" e con la precaria preparazione (mai presentarsi ad un evento dal costo muscolare massimale sprovvisti di adeguata preparazione di forza fisica!) per ben tre giorni piedi, caviglie, polpacci e quadricipiti erano indolenziti come non mai...
Ben poco da improvvisare vista la vicinanza dell'evento nazionale di Correggio e via per un nuovo scarico: Totale, due settimane a non "far proprio niente"!
Non avevo messo in conto la possibilità di indebolirmi anche a livello organico e così al sabato mattino, proprio al momento di partire per lassù, un brutto raffreddore si è attaccato con tutte le sue forze, togliendole probabilmente per la gara...

Non è un anno iniziato bene, ma non mi arrendo alla sfortuna anche perchè sono integro come non mai e quella contrattura è andata via fortunatamente del tutto.

La Gara, come già detto, è andata via regolare senza intoppi allo sparo, piazzandomi discretamente bene.
Nella Mischia... :-/
Immediato il rapido saliscendi del dossetto e tutte le paure ormai alle spalle, è ora di correre!
Non mi sento a mio agio, da una lettura del percorso di gara a breve sarebbe giunto un lungo rettilineo che avrebbe consentito facili sorpassi e me ne rendo immediatamente conto: del rettilineo e dei sorpassi per niente affatto facili!
Da dietro, prima del primo giro da 2K (dei cinque previsti) rinvengono da dietro di me atleti illustri come Calcaterra (è sempre il King, anche qui, ogni anno piazzato tra i primi 40), Cito, Vaccina e Abate.
Per loro probabilmente la prima curva sarà stata indigesta (bastava anche trovare uno sfortunato paletto di partenza per restare dietro) ma se ne hai comunque la possibilità di rimonta è alla tua portata.

Non per me... Alla fine del primo giro ero in grosse difficoltà e non avevo nemmeno fatto azioni suicide tali da giustificare un simile affaticamento.
Il terreno sotto i piedi non andava via facilmente; i miei diretti avversari scappavano via e attorno e gente che comunque nel testa a testa su strada non sarebbero comparsi se non più di un chilometro...
Ma se su strada la rimonta inizia a ritmo costante, qui su campestre ogni tentativo di attacco rimaneva fermo sul posto, velleitario e palesemente sofferto.
Ho dovuto gestire con non poca difficoltà i restanti quattro giri con la avanti a pochi secondi una ventina di atleti che restavano cristallizzati ad un ritmo più o meno identico al mio...
Fabio Bernardi in salita - All'arrivo sarà 40°
Eppure, mai domo ed incurante di una sofferenza ormai prossima al limite, tentavo ad ogni occasione di rimettermi sotto, specie nei dossetti di salita - discesa nei quali ad un certo punto non ho fatto altro che inchiodarmi al rettilineo successivo vanificando l'avvicinamento forzato.

Passo radente, la fatica della Roma Ostia materializzata in tutto il suo "splendore" e gara terminata stringendo i denti.
Bello il finale di gara, cercando all'ultimo K di tenere il più possibile ad atleti rimontanti ed a difendere un risultato che anche per un punto può far perdere posizioni alla tua squadra.

Con la flessione a metà gara di Vito (Sardella), a completare il terzetto del Violettaclub ero proprio io e, grazie all'apporto di Bii (7° Classificato) e di Fabio (Bernardi, 40° classificato) ci siamo difesi con un onorevole 7° posto di squadra e comunque tra le Top Ten d'Italia con una squadra rimaneggiata e priva degli specialisti quali Duca e Tocco.

Se l'eccellenza è lassù tra le prime 30 posizioni ed il livello di onorificenza ai primi 40, beh... tra 50 ed 80 a far la differenza è proprio quella capacità di attaccare il terreno irregolare con quella agilità che ti fa avanzare diverse posizioni e fermare il cronometro con una certa soddisfazione.
Ma si può raggiungere, magari tentandoci un altro anno, perchè... non mi arrendo mai!

Sarà perchè son finite le Campestri questo sorriso? ;-)
Ormai è tempo di svitare i chiodi da 6, riporre le scarpe da Cross gommate nelle scatolo e far uscire le nuove Adios 2 dalla scatola e metterle su strada.
Che sia asfaltata o sia un anello in Pista poco importa... lì mi esalto da sempre ed è ora di farlo questo risultato!

Ogni tanto (e sarà un caso che siano queste gare agli antipodi: a inizio e fine anno?) vien voglia di vivere la natura, sotto i piedi; è un richiamo naturale... che sia Cross o Trail è pur sempre bello mettersi in discussione :-)

(Ringrazio per le foto i Compagni di Squadra)

7 commenti:

Luca ha detto...

Ciao Filippo, sono Luca, ti ho salutato all'entrata della camera di chiamata a Correggio. Complimenti per il blog e per la gara

luca Vittorio Veneto ha detto...

Come mi hai scritto su Fb "meglio correre una maratona"! e mi trovi pienamente d'accordo... i cross non piacciono neanche a me. Ma come dici tu mai arrendersi, riporvaci il prossimo anno e vedremo... :-)
Ciao Filippo. P.s. il risultato comunque non è affatto male, ti sei difeso bene...;-)

Albe che corre ha detto...

è stato bello ed entusiasmante! ..anche da spettatore :(
cmq bravi!
..nonostante i 2 avvenimenti ravvicinati il livello mi pareva un pò superiore all'anno scorso

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Luca, grazie per i tanti complimenti ma proprio per domenica scorsa possiamo evitare!!!
Non reputo un 80° posto un buon risultato che oltretutto ha fatto scendere in classifica la mia Società Sportiva...
Però fa parte degli alti e bassi della vita, sportiva e non!

Sei un motivo in più per andare avanti :-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Luca grande maratoneta alla Treviso Marathon, è vero che profetizzo il verbo della strada tutto l'anno ma io ai Cross ci tengo eccome!
Ecco perchè questo titolo così ironico, dato che sarà da oltre 10 anni che non salto un C. Italiano di Cross e forse solo un'annata non ci sono potuto andare ma per infortunio.
Ci sono dietro ricordi intensi come il freddo pungente di Monza, i giardini di Caserta, gli avvallamenti di Villa Panphili, la doppietta (due anni) a Modena, ecc.

Purtroppo ogni prato calpestato non mi ha restituito grandi risultati e quasi quasi un cross corto è stato anche migliore.

Preparazione incerta, i tanti chilometri per la concomitanza del periodo con la Maratona, ma soprattutto una continuità che spero di continuare ad avere.

Cosa dire... proviamoci ogni anno, è di stimolo per trovare motivazioni in più!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Albe, è un'altra atletica quella che si respira a queste occasioni; ancor di più per chi proviene dal Sud che non ha alcuna tradizione delle campestri.

Molto acuto e interessante il commento di Duca sul sito del violettaclub:
http://www.violettaclub.it/index.php?l=it&area=notizie&id_news=141

Riguardo il livello tecnico, qua è sempre e comunque molto alto, puoi girarla come vuoi ma tutte le migliori società presentano i loro atleti più forti e questo è il risultato.

Che poi sono sempre le più forti società di corse su strada a tener testa ai club militari...

Luca Vittorio Veneto ha detto...

grazie per il grande maratoneta!!!ho seguito cmq i tuoi consigli... vista la situazione allora riprovaci il prossimo anno, sempre con la stessa motivazione.. chi la dura la vince :-)) Ciao e a presto.

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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