41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 16 dicembre 2011

Maratona di Reggio Emilia - Tutto il Possibile

E' la voglia di non arrendermi che mi tiene così vivo!
Reggio Emilia, 11 dicembre.

Torno a casa a mani vuote, fuori dalla Top Ten e dal podio degli Italiani per un soffio, dovrei essere rammaricato con me stesso e invece vedo all'orizzonte che verrà (tradotto, l'anno 2012) maggiori prospettive e aspettative.
Tanti aspetti di me stesso vorrei analizzare, sperando di riuscirci.

L'organizzazione di una corsa è decisamente il cuore di una Manifestazione.
Se Reggio Emilia è diventata la 5° Maratona in Italia per numero di partecipanti, vuol dire che lavorano sodo e lavorano bene.
Con il campo di partecipanti così vasto ed il numero di italiani competitivi presenti non ha avuto nulla da invidiare ad un Campionato Italiano Assoluto (mancavano ovviamente i migliori in attività ma la qualità c'è stata lo stesso).
Il percorso di per se lo definirei "rustico", in quanto si attraversa quasi esclusivamente la campagna reggiana passando per paesaggi a mio parere splendidi perchè ti ispirano pace e serenità, doti da mantenere salde in gara.
Non incontri molta gente né ho potuto constatare tanto calore dai pochi ad osservare la corsa, ma proprio questo "clima" così particolare non l'ho mai incontrato altrove.
Osservare da lontano le distese pianure di campi coltivati o i vecchi ruderi del posto ti fanno tornare dentro alle antiche imprese degli atleti di un tempo.
All'arrivo, tutto il necessario per trovare calore, attenzioni e recupero psicofisico; se infine aggiungi la proverbiale cordialità della gente emiliana, non posso che essere rimasto soddisfatto da una Maratona molto tecnica, molto valida e che spero di riaffrontare un domani.

Al sabato, a parte la presentazione degli atleti Top al Palasport, non ci sono state molte emozioni.
Ho cercato di mantenere la calma fino alla partenza, senza voler sentire particolarmente le emozioni suscitate dall'evento di per se importantissimo.
Ero preparato, lo sapevo, ma volevo anche imparare da quel giorno a controllare la mia emotività.
La verità è che l'emotività non deve essere controllata ma che la giusta energia va incanalata nelle diverse fasi di gara.

Gli avversari erano di primissimo livello; di gente straniera forse, fin troppa e pochi di loro dimostreranno un livello elevato a traguardo tagliato.
Così, conoscendo bene le difficoltà iniziali del percorso, decisi che la cosa migliore da fare sarebbe stata quella di rimanere nel gruppo "dei rimontanti" trainato dall'esperto del percorso, Gianluca Pasetto (7 partecipazioni per lui).

In gruppo eravamo in cinque, con i lombardi Canaglia, Vaccina e Venturoli a completare il nostro gruppetto di "Chasers".
Si, perchè a lungo siamo stati diligenti inseguitori da molto vicino di questo gruppo di africani (con i soli ungherese Kovacs e Corrado Mortillaro a "sbiadire" il colore della pelle di quel gruppetto) che non si volevano decidere di cambiare marcia.

La strada avanzava bene, i parziali non si discutevano affatto, sempre regolari, con Pasetto e Vaccina decisamente più propositivi di altri, me compreso che ogni tanto affioravo dal gruppo per provare a tirare del mio passo.

Prima della partenza non sapevo se avessi commesso un errore scegliendo di presentarmi così leggero vestito, ma all'inverso temevo un eccessivo surriscaldamento che mi ha fatto pendere per la scelta presa.
Non è stata alla fine la scelta migliore, purtroppo alla partenza erano 7°C e si intravedevano delle pacate schiarite.
A metà gara il cielo si coprirà nuovamente lasciando inalterato questo clima che di per se non era freddissimo ma con il tasso di umidità presente (nelle campagne è chiaramente maggiore della Città) ha condizionato in negativo la mia prova.

I primi 15K passano facili, nemmeno sentivo "il peso" della pendenza e fino al passaggio alla Mezza Maratona in 1h11'08" tutto sembrava regolare, fin troppo...
Non provavo il "fuoco" della Gara importante, c'era qualcosa che mi teneva fin troppo a freno.
Sarà stato il freddo persistente che non diminuiva nonostante l'avanzata delle ore, ma i pendii si facevano sempre più marcati.
Si scendeva e successivamente si risaliva con piccoli strappetti che si ripetevano ciclicamente e così, attorno al 25°K, lontani dalla civiltà e dopo aver attraversato qualche piccolo centro abitato e un parco, l'autentico protagonista della giornata inizia a mettermi in difficoltà.

Tommaso Vaccina resta sempre in testa a tirare e nessuno gli toglie la leadership.
Il Nazionale di Corsa in Montagna si esalta in questi lievi saliscendi e proprio quando essi volgono al termine, in un tratto rettilineo di lievissimo pendio, sento fastidio ai glutei e inizio a irrigidirmi muscolarmente.
Non controllo più bene il passo come qualche chilometro prima e la corsa non è più fluida.
Passa veramente poco prima di staccarmi, pochi metri che diventeranno più di un centinaio entro il 30°K.

Ripenso a tutti i lavori pesanti fatti per preparare l'evento, i lunghissimi tecnici sui saliscendi del tratto di Mondello, il fartlek con quei 45 sprint in salita, la preparazione in palestra tenendo d'occhio i dorsali; eppure proprio il giorno più importante lo strano cedimento.
Ripensandoci a lungo, non vorrei che il clima freddo unito agli shorts inesorabilmente bagnati, arrivati a quella distanza, abbiano provocato una simile reazione.

La gara passa immediatamente al livello "difficile" proprio al 29°K quando avviene la frattura dal mio gruppo che si allontana.
Mancava poco prima dell'inizio della seconda fase di gara, quella che dal 30°K porta fino al traguardo, con pendenze prevalentemente in discesa.
Non mi perdo d'animo.
Da lontano osservo il passo a braccia aperte di Tommaso che mette in riga tutti e provo a rilanciare con la massima decisione.
Il ristoro del 30°K mi vede solitario a prendere la borraccia: fase di riflessione prima di una lunga discesa stretta e ricca di curve.
In quei pochi tornanti i miei avversari li vedo allontanare e mentalmente non lo tollero: stringo i denti, le mani iniziano solo in quel momento a riscaldarsi.

Correre a 3'20" - 3'25"/Km è sempre più difficile ma non posso cedere, i deboli mentalmente lo fanno!
Sarà stato il mio ultimo trampolino di quella giornata, ma l'aver visto Mirko Canaglia staccarsi nel momento in cui Vaccina creerà il vuoto attorno a se involandosi in una epica impresa al 4° posto assoluto con PB di 2h19'48" (e sorpasso a pochi metri dall'arrivo a danno di un altro avversario!) mi dona altre energie, laddove correre diventava sempre più difficile.
A fatica lo raggiungo ma è più facile staccarlo; i quel momento il duo Venturoli - Pasetto era più vicino che mai.
Si entra in un lungo rettilineo in sterrato, provo a correre nell'erba per non perdere aderenza, a cambiare passo, renderlo più agile ma resto sempre irrigidito.
Ormai è caccia aperta, mai più guarderò per terra e voglio crederci.

Negli ultimi chilometri di gara si entrerà per un vasto parco dove ci saranno le pendenze in discesa maggiori: sarebbe dovuto essere 3'15" il ritmo in quel momento ma a fatica manterrò il mio 3'25" circa.
E' ormai l'atto finale e lo avverto: i miei due avversari diretti spariranno in quelle curvette strette del parco e un poco mi rassegno al fatto che non li avrei ripresi più.
Giunti al 40°K ormai ne mancavano due soli e si entrava in Reggio Emilia Città: lungo rettilineo, peraltro in discesa (se non per un cavalcavia pesante per quel finale di gara) ed entro in preda a qualche crampo.
Dico dentro di me: "Non importa, se hai dai tutto adesso!" ma all'ennesimo tentativo di aumentare il passo la gamba più tribolata dice "basta" e rallento.

Ormai il tifo "tiepido" della gente si ascolta da lontano e l'arrivo è a tiro, non mi resta che sprintare per cercare di scendere sotto le 2h23' ma non ci riesco per un soffio.

La 20° sofferenza è terminata e inizia la 20° gioia indescrivibile:

2h23'03" - 11° ass. - 4° ita.


La Serie, come sempre ogni 5K: 16'44" + 16'49" + 17'04" + 16'53" + 16'29" + 17'00" + 16'55" + 17'36" + (7'33")

La nota più positiva è che il tanto temuto freddo unito all'eccessivo sforzo non mi abbiano provocato alcuna crisi respiratoria come accadde a Cremona, ma il risultato resta quello non tanto auspicato.

Non si accampano scuse, i migliori sono stati gli altri italiani che sono arrivati davanti e che hanno fatto ottimi risultati.
La classifica compattata a partire dal 6° posto mi lascia comunque conscio del fatto che non era facilissimo interpretare questo percorso dandomi speranza ad un futuro ritorno per la "rivincita" sul cronometro.

Adesso è tempo di riposare, staccare con i bigiornalieri, gli allenamenti oltre l'ora e cercare di unire il divertimento della corsa alle festività natalizie imminenti.
Per cercare di chiudere l'anno in serenità e ripartire prontamente con i futuri impegni che tanto lontani non sono!

(Ringrazio Podisti.net per l'ampio e puntuale servizio fotografico della manifestazione)

10 commenti:

Albe che corre ha detto...

Ciao Fili,
Vista da me con un crono del genere fa senso veder trasparire un minimo di delusione dal tuo racconto.
Poi ci sono di mezzo la differezza di livello prestativo, i sacrifici fatti, le aspettative... e tutto torna!
Ora pensa a rigenerarti e auguri per un 2012 ricco di PB!

Abro ha detto...

Complimenti! Dal tuo racconto mi sembra di capire che hai gestito la meglio il tuo potenziale e le difficoltà imprevedibili.
Che anche il 2012 sia pieno di soddisfazioni!

Luca Vittorio Veneto ha detto...

Ciao Filippo, il bel racconto fa rivivere la tua gara, traspare un minimo di delusione ma allo stesso tempo la consapevolezza di un insieme di fattori che hanno condizionato la gara (come ogni gara d'altronde)
Come ti ho già scritto non hai nulla di cui colpevolizzarti e lo sai, questa maratona sono sicuro che sarà l'inizio di un 2012 con una "maturità" diversa.
Il crono è stato ottimo, hai battagliato ad armi pari con gente fortissima! Sei un Osso duro è un dato di fatto!
Ci sentiamo e buone feste
Ciao Luca.

Robyguidi ha detto...

...grazieeeeee Filippo..!!..

cn questo racconto dettagliato..preciso..umile

riesci a farmi vivere la TUE emozioni..le TUE sensazioni..ke x tutti noi UMANI..(x me in particolare visto ke ancora ho corso solo una maratona in 3h19')..ci fanno comprendere la VERA grandezza di ki è CAMPIONE...!!

..buon Natale..e un super 2012..rikko di tutti i succesi ke saprai meritarti..

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Albe, è proprio così, riconosco che ho dovuto ricaricare ben presto le batterie mentali per credere così tanto in questa gara dopo la mezza delusione di Cremona, non è facile!
E' andata questa volta così, resterà fermo il fatto che non sarà la Maratona la mia principale distanza nel 2012!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Abro, apprezzo quel che hai scritto e segnalato sul tuo blog, grazie!
E poi... con Vaccina ci hai azzeccato alla grande!
Il mio potenziale domenica scorsa è stato questo, non ero proprio il "me stesso" che mi aspettavo ma non meno combattivo del solito.

Tante volte è capitato di pretendere il massimo da una gara e non uscirne nulla quel giorno, capita!
Desta un pizzico di amaro il fatto che la Maratona era stata sempre l'arma vincente di una stagione.
Mi rifarò!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Luca, grazie tantissime, anche per gli auguri anticipati che ricambio con altrettanto affetto!
Ma se vuoi spiccare in questo sport devi vincerle certe battaglie, non solo correre ad armi pari!

Il 2012 mi vedrà chissà dove, ma sicuramente tutti giorni al lavoro per fare sempre meglio!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Robyguidi, tantissimi auguri di buone feste a te e famiglia!
Mettiamo da parte gli agonismi in questi giorni, siamo tutti "più buoni" :-)

Beh, 3h19' è un bell'esordio, ti auguro di scendere sotto le 3h al più presto possibile.

Vivo le corse intensamente, le racconto con tutti i momenti più importanti che possano anche essere di stimolo o di avviso a chi si vuole cimentare in una di queste avventure in cui mi lancio

Reggio Emilia è niente male, per le mie possibilità di quella domenica è stato fatto il possibile; se è vero che il mio potenziale è maggiore lo vedremo presto!

Tito Tiberti ha detto...

Phil, leggo solo ora.
Ho una sensazione nettissima - e confortante! -: il 2012 di maratona ci vedrà Protagonisti con la P maiuscola. Tu per tornare ad un livello che hai già dimostrato di valere, io per braccarti da vicino... Sempre che l'amico Vaccina non ci dia troppo filo da torcere :)
Sei un volto bello della maratona azzurra di questo inizio secolo. Complimenti!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Grande Tito, è bello averti qui!

Grazie per le splendide parole, non avresti potuto fare di meglio e dette da te che sai far sentire il "rumore della verità" sono di gran valore!

Lo sai che quando mi presento ad una Maratona è per fare le cose sul serio, quindi, tu come Tommaso come i pochi italiani puliti rimasti a correre questa splendida disciplina, siete invitati a battagliare con me.
E se facciamo tutti il PB ancora meglio!

Vai Tito, 'sto 2012 non potrà che piacerci :-)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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