41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

martedì 2 agosto 2011

Quando Unisci Mare e Running, sei alla Corrinsieme!

Santa Caterina dello Ionio, 24 luglio.

Il 5.000m è andato come è andato, e con esso l'ultima chance di un risultato in pista.
Fosse stato per me, mi sarei buttato anche in un 1.500m se si organizzava: ma ormai è tardi, è tempo di dedicarsi a qualche corsa su strada che richiamano egregiamente ritmi e mantengono alta la condizione.
Correre su strada è diverso, per adattarti bene devi correrne qualcuna e con avversari forti; a luglio - agosto le occasioni non mancano.
La motivazione in più per me può essere la dimostrazione di un maggiore rendimento che in pista, o comunque dare segnali di crescita.
Recenti impegni lavorativi e l'onnipresente caldo stanno complicando le giornate, ma sono tante le motivazioni per non mollare e andare avanti.

La Corrinsieme di Santa Caterina dello Ionio è da sempre un grande appuntamento presente nei miei programmi.
Ricade come prima vera prova su strada di altissimo livello e con il percorso difficile che presenta è un vero e proprio test per saggiare le proprie capacità.
Devo ringraziare come ogni anno il selezionatore dei Top Runners, Mimmo Carone, per avermi invitato questo, come altri anni nei quali non spesso sono riuscito ad esprimermi al meglio.
Ma sapevo che quest'anno mi sarei difeso bene!

Il clima è stato davvero gradevole e mai prima d'ora si era concessa una brezza così piacevole dopo anni di afa e umidità.
Evidentemente le settimane trascorse in spiaggia per riabilitarmi sono servite a farmi cambiare completamente mentalità e non mi sono sottratto ad un bagno nelle limpide e chete acque dello Ionio per rilassarmi da un lungo viaggio.

Non sono parole sparse al vento o una voglia di raccontare i "fatti miei" ma la visione della Corsa sta lentamente cambiando in me.
Correre forte non significa più preparare a puntino ogni appuntamento o sacrificare qualunque cosa si voglia fare per Il Risultato.
Correre forte significa pace interiore, con se stessi e con gli altri, serenità mentale e se per me significa trovare mezz'ora per concedersi un bagno questo va fatto!
Uno dei più bei ricordi di questa trasferta, infatti...

La gara, come al solito, di altissimo livello, ha presentato il solito stuolo di keniani di stanza in Italia contrapposti a Marocchini e da una strenua difesa dei colori azzurri, rappresentata dai migliori specialisti del mezzofondo attuale come Yuri Floriani, Giovanni Ruggiero e Ottavio Andriani.
Come sempre, un elevato contenuto tecnico.
Presente anche la gara femminile internazionale con vittoria finale di Izem su Labani e su Angela Rinicella (C.S. Esercito).

Non mi restava che correre forte...
L'unica preoccupazione se la stanchezza nelle gambe dal 5.000m di mercoledì avesse creato problemi da metà gara in poi...

Causa il clima gradevolmente mite, gli africani non ci pensano un secondo a partire fortissimo; la conseguenza è di un gruppetto già al primo giro allungato con soltanto i "colored" avanti ed in mezzo il marocchino Issam.
Gli italiani, purtroppo, passano a ruolo di comprimari con Floriani attardato a causa di un lieve mal di stomaco (non al suo miglior livello ma sempre primo Italiano in gara) con Ruggiero e Andriani a seguire.
Da non molto lontano li seguivo anche io...

Trovatomi in forte disagio nell'ormai noto strappetto duro di inizio giro che porta a conseguente lunga discesa, trovo compagnia nel duo Leone - Costantino nuovo di zecca.
Se per Consolato Costantino quest'anno si tratta di un vero e proprio "boom" nelle distanze più lunghe del mezzofondo oltre i 1.500m cui era abituato a competere e con già discreti risultati, per Maurizio Leone si tratta di un bel ritorno come Master di livello Nazionale.
Lasciato il gruppo sportivo dei Carabinieri, ha saputo pian piano riprendersi da diversi acciacchi fisici e si è saputo riproporre ad ottimi livelli, ancora una volta.
La classe immensa di Maurizio è rimasta intatta, correre a suo fianco mi faceva capire quanto sia importante la tecnica di corsa e lo stile, uno dei più belli da ammirare.

E' stata una dura lotta, come detto.
Partito già forte, è stato durissimo gestire un doppio giro (da 2 Km per 5 giri del percorso) da 6'13" all'inseguimento dei due forti atleti calabresi.
Ma essendo anche per me un poco come correre "in casa" non ci si poteva arrendere, sotto gli occhi del D.S. Piricò e di tanti tifosi del Violettaclub.
Riesco a restare attaccato al duo con non poca fatica fino al terzo giro corso lievemente in flessione (6'24") ma all'ennesimo strappetto in salita, complice un sorso d'acqua poco gradito dal fisico già stressato, mi stacco con decisione dai due ragazzi.
Inizia un leggero calo, attimi di crisi che si riassorbono in poche centinaia di metri, nel rettilineo opposto al passaggio sotto lo striscione d'arrivo.
Peccato che quei dieci secondi si fossero persi così...

Davanti in testa alla corsa noto attacchi impietosi di un semi-sconosciuto Julius Rono Kipngetic che piegherà la resistenza degli altri keniani.
Troppo lontano Floriani, colto da quel malore allo stomaco ma incalzato dietro da un Bibi sempre a suo agio su strada.
I distacchi resteranno più o meno immutati.
Andriani e Ruggiero entreranno in top ten e poco avanti non mi resterà che assistere al decisivo attacco di Maurizio Leone nell'ultimo lungo rettilineo che avrà la meglio su Costantino per un secondo (31'36" su 31'37").

Per me, con 31'47" (13° posto) ci sarà un dignitoso arrivo, a soli 10" da Personale sulla Gara del 2009.
Per tutto il resto, la Classifica curata da TDS.
Resto deluso, anche perchè speravo in una reazione migliore su strada che in pista ma non ho fatto altro che rispecchiare quel che valgo: 15'00" o poco più nei 5.000m.

Ancora una volta niente exploit, nemmeno piccolo piccolo; tanto vali, tanto ti porti a casa.
Riesco a correre discretamente forte (ma non mi sono piaciuto affatto in salita) ed ormai il peggio è alle spalle.
So quello che cerco, sarà importante assestarmi su ritmi attorno i 3'06"/Km nelle corse su strada (lineari) per tornare a pensare DAVVERO ad una Maratona.

Intanto... torno a casa da una domenica, entusiasta per aver vissuto cose così semplici e scontate come un raggio di sole, una spiaggia pacifica, una corsa a piedi...

(Ringrazio Mileto Marathon e S. Auddino per il supporto fotografico apprezzato da noi tutti runners)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo, innanzitutto complimenti per il tuo blog (che seguo spesso pur non intervenendo).
Volevo porti subito una domanda... devo acquistare un paio di scarpe A2/A1, per gare fino a 10km e allenamenti veloci anche in pista, e la mia scelta si è ridotta a queste 3:
-Brooks Racer St
-Asics Noosa Tri
-Adidas Ace
Tralasciando le prime due che sono delle A2, che mi dici delle Adizero Ace?
Io sono leggermente pronatore, in particolar modo sul piede sx, non leggerissimo (70kg*174, in calo)...hanno un po' di supporto mediale?

p.s. in passato non mi sono trovato bene con le Tempo, mi davano la sensazione di sfilarsi dal piede nonostante le avessi provate e riprovate più volte(la zona posteriore era davvero alta)e le ho dovute far fuori dopo pochi allenamenti.

Grazie

Jacopo

Luca Vittorio Veneto ha detto...

Complimenti lo stesso anche se all'ultimo leggo un po di delusione.
Io credo tu sia un atleta come si deve, ti impegni, mentalmente e fisicamente e credi in quello che fai e tutto ciò è importante.
Continua cosi e non mollare che sono sicuro che il "miglioramento piccolo piccolo" arriverà,.Ciao Filippo.. mi motivi moltissimo!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Jacopo, benvenuto anche a te nel mio mondo e sono contento che ti piaccia!
Grazie anche a te vado avanti nei racconti di atletica, nonostante i tanti impegni e i cronici ritardi nel rispondere o recensire i fatti vissuti.

Iniziamo con il discorso sulle Adizero Tempo: mai avute, non posso dirti personalmente dato che si trattava di una scarpa indicata per correggere qualche difetto di eccessiva pronazione.
E' possibile la conformazione del tuo piede sia tale da non trovarsi a suo agio con scarpe dalla calzata comoda.
Oggi Adidas ha nella Adizero Aegis la sostituta della Tempo con un collo piede e linguetta integrati (sono un pezzo unico) e maggiore aderenza nella calzata.
Forti atleti e discreti triathleti la usano nelle gare di lunga distanza.

Dovresti intanto provare questa se hai un problema di appoggio di pronazione.
Ma questo difetto è davvero marcato?
Consumi tantissimo internamente la scarpa?
Se si, non è il caso di correre con delle A1, iniziamo con dire questo!

Delle tre scarpe, sconoscendo gli altri due marchi citati e scambiando opinioni tra altri atleti che le usano (mi piace documentarmi anche nei negozi), le Adizero Ace sono delle A1 vere e proprie, con piccole differenze con le Adizero Adios, specie nella calzata, più comoda.
Non te la consiglio, è una A1 a tutti gli effetti e senza supporto mediale, oltretutto potrebbe risultare scomoda ad alti ritmi.

La prossima volta, oltre peso e altezza, fammi sapere che tempi hai in gara e allenamento, ok?

Le Noosa Tri (ma non sono più sobrie le DS Trainer che hanno identica intersuola?) sulla carta sono adatte a te perchè hanno il leggero supporto mediale e sono delle A2 leggere.

Le Brooks Racer ST dovrebbero essere delle A1 controllate ma non so quanto possano essere leggere; in genere forti atleti sponsorizzati le usano per le 10K o mezze maratone ma corrono sotto i 3'20"/Km.

Per quanto mi riguarda ti consiglio di provare le Aegis (tutti me ne hanno parlato bene) e ti direi anche le Adizero F50 che però supporto mediale non ne hanno ma sono tremendamente comode ed equilibrate (ci corro anche in pista...).
Sono un corridore neutro, posso consigliarti per esperienza diretta con altri runners che usano scarpe controllate!

Per quanto riguarda le scarpe da fondo lento, se hai problemi di calzata cerca sempre un modello non troppo grande di pianta come può essere la Supernova Sequence 3 che non castiga troppo il tuo reale movimento.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Luca da Vittorio Veneto, grazie anche per le tue belle parole!

Ammetto che per ora il troppo stress a lavoro ed il caldo mi stanno impedendo di correre al mattino presto e questo non aiuta se voglio migliorare di quel poco che manca per tornare almeno ad essere quello di Treviso 2010 (giusto per citare le tue belle zone :-)

Ho tanta motivazione dentro e programmare gli eventi futuri motiva ancor di più; saranno momenti un pò di leggera confusione ma li supererò al più presto spero!

Già sono quasi due mesi che mi sto allenando al massimo regime e non è cosa da poco visto che fino a poco tempo fa i vari problemi fisici non lo permettevano, eppure mi è bastato cambiare modello di scarpa e metterci un plantare per non avvertire più fastidi... semplicemente!

Dove verranno i miglioramenti poco mi importa ma sto cercando di lavorare su tutte le distanze, per essere un buon maratoneta bisogna essere ancor prima un atleta completo, e ci credo tanto!

Grazie, buoni allenamenti e salutami la Treviso Marathon (mi sa che punterò tanto su di lei il prossimo anno ;-)!

Luca Vittorio Veneto ha detto...

:-) Anche io punto alla Trevisomarathon del 2012 (punto a farla sotto le 3 ore).
Ti ringrazio pe rla risposta, è vero il programmarsi gli obbiettivi motiva di più sperando sempre che gli infortuni non ci mettano lo zampino, le scarpe sono importanti ma ha volte basta poco, cambiare un minimo per ritrovare la serenità.
Ti saluto la trevisomarathon e spero di vederti nel 2012 dal protagonista, io ti chiedo di salutarmi la Mia/Nostra sicilia visto che sono siculo anche io della Prov. di messina.
Ciao Filippo e buoni allenamenti anche a te. P.S. se ti chiedo l'amicizia su Facebook accettala ;-))

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio Filippo.
Il problema di pronazione non sembrerebbe essere troppo marcato e, peraltro, esteso ad un solo piede (il sx).
Ho provato diverse scarpe A1/A2, tra cui la Ace che non mi ha soddisfatto (poco sostegno mediale)... non ho provato nè l'Asics Ds Trainer, nè l'Aegis che ritengo idonee a distanze più lunghe.
Alla fine ho optato per una Asics Bandito (attualmente fuori produzione) che è un'A1 ma sembra un A2, uguale alla Noosa Tri con leggero supporto Duomax (molto ammortizzata rispetto alla sorella, e più estrema, Ds Racer).
Per quanto riguarda le scarpe per il fondo lento, ho sempre, o quasi, utilizzato le Asics serie GT (magari in futuro potrei provare anche le Supernova Sequence).

Ciao

Jacopo

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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