Sabato 04 Aprile.
Tutta la settimana passata è servita a recuperare i traumi del post-maratona di Treviso che, complice il finale tiratissimo, ha provocato un intenso stress fisico alle caviglie.
Già giovedì ero elastico abbastanza da riprendere i normali ritmi del lungo, ma ho pazientemente aspettato che il dolore sparso sparisse definitivamente, specie sulla destra.
Da tempo il mio decennale da sempre amico G., novello ultramaratoneta, aveva in testa il progetto della 100 Km Trapani - Palermo, e tra i vari impegni di lavoro e qualche dolore cronico sparso, si è gettato in pieno all'avventura.
Prima di iniziare questa impresa, aveva corso 107 K alla 24 ore in pista a Palermo, dove avevo corso la frazione di 1h, alternando fasi di lucidità a momenti di vivo sconforto :-)
Un aiuto quando te lo chiede un amico va sempre dato, specie quando ne ha davvero bisogno.
Per me è stato un giorno di recupero aggiuntivo senza stress da impatto sul terreno e relativo benessere per le caviglie.
Il mio compito: seguire, scortare, motivare, distrarre dall'alto di una BICICLETTA l'impresa titanica che si accingeva a realizzare.
Molto interessante sarebbe stato osservare le reazioni di una gara che esce fuori dal concetto di podismo da me fin'ora inteso.
Partiti prestissimo da Palermo e organizzati di tutto punto, ci siamo trovati in orario nel raduno in piazza e, con estrema calma ci siamo organizzati per la partenza prevista per 08:30.
Pochi i partecipanti, alcuni venuti da fuori Sicilia, attratti dal clima e da un'organizzazione sufficientemente esperta, la ASD MOL.
Il fresco mattutino ha aiutato non poco i partecipanti e i primi K ha addirittura dato fastidio in quanto si correva sul lungomare della costa trapanese.
Per parecchi K abbiamo dovuto fronteggiare un elemento, il vento freddo contrario parecchio fastidioso, tanto che il mio amico ha dovuto cambiare Shorts indossando quelli più lunghi sotto le ginocchia.
Il vento è stato alla fine determinante per il risultato di tutti i partecipanti.
Purtroppo anche per il mio protetto, che dopo una prima parte di corsa al di là di ogni rosea previsione, superata la distanza della Maratona, ha avvertito le prime difficoltà fisiche che in poco tempo lo hanno portato ad un ragionato ritiro.
Non sono bastate le ore passate a parlare, distrarci, raccontarci una volta tanto che i nostri impegni lavorativi non ci avevano divisi.
Non è stata una delusione: si è trattato di una scelta ragionata.
Ho potuto constatare come la 100 K è un gigante che devi affrontare solamente nelle migliori condizioni fisiche.
Mi ero preparato ad un lungo sacrificio, nell'ipotesi di giungere a tarda serata, ma mai questo sacrificio è paragonabile a quello vissuto dagli eroici atleti della 100, autori di poetiche avventure lunghe un giorno intero, dal sorgere del sole al suo tramonto.
Non voglio pubblicare le classifiche, le potete trovare facilmente sul sito, preferisco lasciare il ricordo di una piacevole giornata, tutta incentrata una volta tanto non sui soliti colpi di cronometro, ma sulla certezza che alla prossima occasione il mio determinato amico riuscirà nella sua folle ambiziosa impresa.
(Ringrazio Sicilia Podistica e Podisti.net per le foto)
29^ Maratona 2024
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della foto ch...
54 minuti fa
6 commenti:
Mi dispiace per il tuo amico ma certe volte meglio un ritiro "ragionato" che voler concludere a tutti i costi rischiando magari un infortunio. In ogni caso questi atleti sono veramente ammirevoli e con una grandissima forza atletica ma soprattutto mentale; a tale proposito ho appena acquistato "Resisto dunque sono" di Trabucchi e tra poco inizierò a leggerlo, sono proprio curioso !
Il libro di Trabucchi l'ho letto anche io...bello, certo visto che iltempo del primo non è stato stellare...se uno è tuo amico immagino che avrebbe potuto vincere.
@Rocha, il mio amico non si era preparato benissimo, per giunta per finirla era in dubbio...
Dopo le 4 ore... non lo so in quale dimensione si entri, e per me sarebbero circa 60 Km. Dopo cosa si deve gestire lo scoprirei, e a mie spese...
@Gian Carlo, un amico è un amico. FINE.
Il mio amico ha corso a Roma la maratona in 4h30' ma la corsa la vede in tutte le sue sfaccettature più vive.
E' un esploratore a caccia di avventura, nella corsa, è fantastico!
Ci conosciamo da 11 anni, da quando ho praticato l'agonismo, sarei stato accanto anche 24 h con lui a fianco :D
Se ce la faceva possibilmente giungeva in 16-17 ore al traguardo.
Saresti stato 16-17 ore, sulla bici....grande Filippo !!!
2011 farò una 100 km....Mirella vuole che la corro in Sicilia !!!
una 100 va preparata con cura estrema, estrema quanto è una gara con 100 incognite! Si tratta di abituare "mente e corpo" (bibliografia utile Trabucchi e Speciani) come una maratona moltiplicata un po più di due volte e mezzo!
Per l'amico di Filippo ... non vedo l'ora di scambiare due chiacchere.
@Diego, beh, 16-17 ore sul sellino non credo proprio... Quando smetteva di correre scendevo dalla bici camminando con lui. Ero preparato a tutto, anche se a metà giornata ogni tanto gli occhi mi si chiudevano...
@Felipe, parlaci col mitico! Secondo me questa volta grazie al ritiro ha capito come vanno affrontate queste imprese. In fondo è alle primissime esperienze e la caparbietà non gli manca affatto :-)
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