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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 21 settembre 2018

Mizuno Wave Sky 2 - Un Grande Balzo in Avanti

Assolutamente la Mizuno più tecnica della linea Running!
Mizuno, con l'introduzione della Wave Sky lo scorso anno, aveva lanciato un messaggio: non sappiamo fare la "solita" scarpa con il Wave sul tallone e poco altro in avampiede, se non la mescola reattiva di ultima generazione U4ic.
Le novità non possono soltanto suscitare un effetto di sopresa, curiosità, ma devono essere funzionali con l'effettivo utilizzo che si farà della propria scarpa: ovvero correre il più protetti possibile il più a lungo possibile.

Da questa idea credo nasca il concetto di Wave Sky, ovvero un modello di scarpa di che irrompa nel settore delle Super - Ammortizzate che si colloca dopo le più snelle Wave Rider e Wave Ultima e che doni la concretezza di scarpa da Running "all conditions" che una futuristica Wave Creation non può dare.

TOMAIA:

I dettagli della Tomaia, tecnicissima, con Aerohug sul collo piede dal
collarino all'allacciatura
Mizuno ha lavorato parecchio per migliorare l'aspetto della propria scarpa e renderla, come
tradizione, comodissima e molto soffice, distaccandosi ancora oggi dalla tendenza sempre più diffusa delle tomaie "seamless total knitted" (anche se sono presenti in catalogo due versioni knitted della Wave Rider e della stessa Wave Sky), assemblando un insieme di tomaie tecniche molto morbide che donino solidità e concretezza al piede.
Fiore all'occhiello per questa seconda versione è l'Aerohug, uno strato aggiuntivo molto complesso e multistrato, morbido ed elastico, collocato a livello dell'arco plantare che "abbraccia" per intero la pianta del piede in modo soffice ma deciso.
Personalmente non ho trovato altro che la consueta morbida e comoda tomaia, con la sola differenza che stavolta il piede lo sento più protetto, molto al sicuro.
Il disegno della tomaia scelta per alloggiare il retro - piede e zona tallonare, è spinto verso il massimo comfort, con ampia imbottitura molto soffice ed ideale per chi soffre a livello tendineo.

La linguetta più morbida e soffice fa parte del sistema avvolgente Aerohug e tutto l'insieme comporta ovviamente un appesantimento generale della scarpa rispetto agli altri modelli neutri più snelli, ma quelle poche decine di grammi in più si traducono in una sensazione eccellente di protezione che si sente nettamente in corsa.

Come di consueto, Mizuno adotta colori brillanti che donano originalità alla scarpa, con accostamenti cromatici accesi (in questo caso il Blu Royal e l'Orange) che vanno controcorrente rispetto ad altri Brand concorrenti come Adidas o Nike che da qualche anno hanno adottato uno stile con colori decisamente più soffusi e neutri.

INTERSUOLA

Andiamo alla vera rivoluzione per il Wave - concetto di Mizuno.
Dettaglio del Wave inframmezzato ad U4ic e U4icX
Negli ultimi anni e nei modelli di punta Mizuno ha collocato il sistema Wave neutro sul tallone per donare una migliore stabilità, ammortizzazione e reattività generale alla scarpa, in mezzo alle doppie mescole U4ic (più reattiva) e U4icX (più ammortizzata).
In avampiede, a completamento della spinta, generalmente la scelta è ricaduta sulla più tradizionale mescola U4ic.

Oggi, con il nuovo modello Wave Sky 2, Mizuno svolta in termini di ammortizzazione assoluta, ridisegnando l'intersuola e ponendo uno strato di U4icX molto leggero ed ammortizzante lungo tutta la pianta del piede, ampia e ben confortevole.
Il CloudWave L-Shaped a tutta lunghezza fin sui metatarsi, disegnato per ottenere ritorno di spinta, massima ammortizzazione e grande leggerezza, è qualcosa che fin'ora non avevamo mai visto in una Mizuno da lunghe distanze.
Infine, il primo contatto al piede è garantito dalla più concreta e reattiva intersuola U4ic più leggera del 30% rispetto alla precedente, denominata AP+.

Inoltre i molteplici incavi tra i tre diversi strati, come appare evidente, sono progettati di modo tale che una volta assemblati, lascino dello spazio per maggiorare ed uniformare l'effetto ammortizzante su tutta la pianta del piede.
La struttura delle due intersuole, che ricalca interamente il disegno del Wave, consente di adattarsi dinamicamente ai cambiamenti del terreno ed a rendere più fluida la falcata.
Dettaglio del Wave a tutta lunghezza
In effetti, rispetto alla Wave Ultima, con questa Wave Sky le asperità del terreno durante le uscite di corsa al Parco, non si sentono minimamente.

La scarpa in questo modo appare solida ma nello stesso tempo non si appesantisce eccessivamente: per le uscite di fondo lento rigenerante a ritmi più moderati del solito, le Wave Sky 2 sono divenute la mia scelta primaria.

A completamento di tutto il sistema, contribuisce (e non di poco) la tradizionale soletta che Mizuno utilizza per tutti i modelli premium, sia da allenamento che da gara.
Se da un lato tale soletta è estremamente soffice, regalando dell'altro comfort alla scarpa, purtroppo ho notato con un certo disagio durante gli allenamenti estivi che essa assorbe troppa umidità, diventando pesante quando si suda eccessivamente.
Il peso della soletta a quel punto diventa talmente determinante che rende la corsa più difficile.

In gara, infatti, con le mie Wave Shadow, confesso di averle sostituite con altre solette più leggere e meno inclini ad assorbire umidità.
Cambiando la soletta su queste Wave Sky 2, l'assetto cambia comunque ed ho sentito la scarpa meno morbida oltre che il piede non a perfetto agio.
Ogni cosa deve stare bene al proprio posto, ma è il chiaro segnale che non sto parlando di una scarpa - materasso ma di una calzatura ben realizzata e comunque sempre reattiva.

SUOLA

Tanti intagli, grande flessibilità, agilizza la
scarpa più pesante della gamma
Se l'intersuola parecchio complessa ed innovativa della Wave Sky 2 è la vera protagonista, come ho già sopra scritto gli elementi di una scarpa così complessa devono lavorare in sintonia fra di loro per ottenere un grande risultato.

La fludità di corsa è da sempre un aspetto che Mizuno prende molto sul serio, continuando con la sua tradizionale e semplicistica Smooth Ride Philosophy.
I tanti intagli laterali donano grande flessibilità alla scarpa, rendendola molto dinamica anche durante un cambio di ritmo, mentre la suola in gomma ad alta resistenza all'abrasione X10, garantisce davvero un alto chilometraggio.
Nel corso degli anni Mizuno ha parecchio rivoluzionato il suo sistema di intersuola con il Wave e la resistenza della suola, riuscendo a far funzionare nel modo migliore un materiale molto rigido ma elastico, il Pebax del Wave, con i morbidi materiali dello U4ic e della suola, senza risentirne in termini di schiacciamento al passare dei chilometri.

CONSIDERAZIONI FINALI

La Wave Sky è una scarpa adatta a tutti, ma si deve saper collocare a seconda delle uscite.
Di certo, una volta scoperta ed utilizzata la terrei sempre pronta all'uso specialmente se devo correre per tanti chilometri il prossimo inverno, se devo affrontare un allenamento stanco dalle stressanti ripetute del giorno prima o voglio godermi una giornata di relax senza pensare per forza a scendere sotto i 4'00"/Km.

Le grosse differenze rispetto alla Wave Ultima 9 è il comfort iniziale, durante i primi chilometri,
quando i tendini devono "risvegliarsi" dall'inattività, magari immediatamente al mattino.
In quella prima fase la protezione di questa scarpa aiuta a prevenire un possibile infortunio che negli anni pregressi mi capitava proprio nei primi minuti di corsa lenta.
Wave Sky 2 - Un taglio netto con il passato
Di contro non è certo facile correre forte con la Wave Sky 2 perchè non è molto leggera, tant'è che l'ho utilizzata durante un fatlek (con forti cambi di ritmo e recupero attivo) e durante un Circuit Training e nel finale mi ha messo in forte difficoltà (per via dell'umidità man mano accumulata).

E' di sicuro una scarpa ideale per climi miti, con caldo moderato poichè una volta testata qui in Sicilia con un tasso di umidità accentuato, ad ogni uscita si è sempre appesantita di molto rendendo la corsa più goffa e pesante nel finale di allenamento.
La scarpa mantiene intatta le sue carattestiche e soprattutto resta sempre stabile, ma se imbarca acqua o umidità, quelle poche decine di grammi in più diventano macigni specialmente superati i 15 Km di corsa lenta.

Sostengo da sempre il concetto che una scarpa da running deve essere primariamente stabile e non troppo ammortizzata, ed infine il più possibile leggera per le uscite quotidiane.
Ma man mano ci si fa prendere dalla passione, ovviamente un solo paio di scarpe da running non basta perchè a quel punto si mettono in mezzo le ripetute e le gare.

Se le Wave Rider (oggi alla 22° edizione), ad esempio, sono delle ottime scarpe da ripetute ed allenamenti veloci (e gare per lunghe distanze su strada a partire dalla mezza maratona), questa nuova Wave Sky 2 ha tutte le carte in regola per essere presente ai piedi quando è necessario: per preparare una maratona serve un carico chilometrico importante ed avere qualche grammo in più ai piedi non solo consente di incorrere in un minor rischio infortuni, ma di tenere ben allenata la propria struttura che, una volta calzata la scarpa più leggera, ti consentirà di volare.

Per chi è alle prime armi, forse questa Wave Sky 2 è anche "troppo" per quanto è bella: di certo è rivolta a chi non vuole farsi male dopo le prime uscite ma vuole allenarsi stabilmente ed andare oltre: con la scarpa corretta, stabile e ben ammortizzata si può curare molto bene la tecnica di corsa ed eseguire vari esercizi posturali fondamentali, quali gli Skip, la corsa calciata, gli affondi, il 1/2 squat, ecc.

Insomma, per chi cerca una scarpa da running versatile, innovativa, confortevole e durevole, trova nella Wave Sky 2, il meglio che Mizuno possa offrire.

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NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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