41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

sabato 17 giugno 2017

Cosa è Cambiato in 10 anni

Adidas, vuoi uno stile un pò urban? Beh... non ci riesco molto ma almeno
qui ci sono ottimi contrasti di luce e ombre ;-)
Maggio 2017.

Per il decimo anno di fila, da metà anno del 2008 al 2017, mi pregio di ringraziare Adidas Running ed Adidas Sport Eyewear per l'infinità di avventure, gare, racconti e migliaia di chilometri di sofferenza!

Sono una persona fortunata, perchè l'approccio con il brand tedesco, Leader nello sport, oltre che nel running, è avvenuto quasi per fortuna, grazie all'aiuto di un grande Campione di questo Sport, che pubblicamente ringrazio.
Fu lui il tramite per presentarmi all'Azienda ed iniziare la collaborazione.
Approfondendo tale aspetto, posto che sia chiaro il grande divario nei risultati e nel prestigio che intercorre tra me ed il Campione trentino (ed anche un pò siculo... sicuramente gli appassionati avranno capito chi è la persona!), ma a quei tempi, l'impegno, il carisma e l'amore per lo sport che pratichi, oltre alla continuità di gare e risultati, avevano un'enorme importanza per le Aziende.
Nel caso di Adidas, che annovera a se i migliori Campioni a livello Mondiale per ogni specialità sportiva, e mostra grande cura nei dettagli per ogni sport olimpico, producendo materiali di altissima qualità e specialistici, avere un Testimonial locale a quei tempi era comunque cosa importante, tant'è che in quel lontano 2008 era nato un progetto di supportare circa 20 atleti di buon livello, uno per Regione d'Italia.

A quei tempi comunicare non era molto facile: Facebook, Twitter ed i Blog di varia forma e natura erano ancora concetti lontani ed astratti rispetto alla rivista, ai giornali ed alla carta stampata che ancora deteneva il predominio.
Nel mio caso, a quei tempi aprii questo Blog che continua ad essere costantemente aggiornato dato che sono uno dei pochi che crede ancora nelle parole e nella verità dei racconti di vita sportiva e nel contempo capii che si trattava di un utile mezzo per promuovere i prodotti che mi offriva in uso e prova il mio sponsor.

Negli anni e fino ad oggi, ho continuato a raccontare la mia vita sportiva che ultimamente ha subìto un calo, con prestazioni alcune volte dure da definire solamente insufficienti.
Adidas Supernova 2017 - Presto in recensione
Da sempre un fautore dello sport pulito e del sacrificio applicato all'allenamento, considerato che lavoro a tempo pieno (e per fortuna) da molti anni, so bene che significa preparare in modo ottimale una maratona o un'altra distanza e sono ben cosciente che quando non puoi dedicarti nella maniera corretta, i risultati ne risentono.

Ma oggi sono cresciuto e sono anche un papà :-)

Fattore determinante per la mia permanenza in Adidas, dunque, è stato indubbiamente il costante impegno e la voglia di condividere le emozioni sportive vissute, grazie anche ad una location quotidiana di allenamenti spettacolare quale è la mia Città, Palermo.

Da un certo punto in avanti, infatti, i social network dall'impatto veloce e sintetico, quali Twitter, Instagram e Facebook, hanno iniziato a prendere il sopravvento: è molto più facile comunicare con poche righe ed una bella fotografia agli appassionati tuoi follower, rispetto a dei pesanti e laboriosi Capitoli del libro sportivo della tua vita!

Comprese entrambe le cose, ho cercato di evolvermi anch'io senza mai abbandonare l'importanza che il blog ha sul pubblico, continuando a raccontare e descrivere metodologie di allenamento e tempi cronometrici, contrapposti ai risultati in gara.
Credo che oggi, nel bene o nel male, in tanti prendano spunto dai miei allenamenti e di questo ve ne sono grato!
Ovviamente ci sono anche i detrattori che al primo tentennamento non lesinano critiche, ma ci sta, nella vita virtuale così come in quella reale!

Oggi trovo comunque alcune difficoltà nel cercare la "foto perfetta", anche perchè non voglio mai essere banale nel pubblicare me stesso su social, e cerco di ispirare per davvero la gente a correre.
Le foto delle gare ovviamente rendono al massimo l'impegno e lo sforzo, ma essendo per lo più da solo durante la quotidianità (non per scelta ahimè), devo cercare di ritagliarmi dello spazio e del tempo per dedicarmi alla cura fotografica di un buon allenamento.
In questi anni, infatti, ho cercato di rappresentare Palermo nei suoi luoghi più affascinanti ed alle volte remoti, per esprimere l'essenza e l'importanza del Running anche all'occhio di chi guarda.

Da qualche mese a questa parte, ahimè, alcuni meccanismi nei Social Network hanno rotto gli equilibri, infrangendo, secondo me, i sani principi dell'essere atleta e di rappresentare lo sport, con un minimo risultato.

Sto parlando dei famigerati Hashtag, che mal digerisco ma che devo comunque utilizzare ai fini della comunicazione.
Grazie agli Hashtag, alcune aziende di settori affini al Running, hanno capito che possono manovrare l'interesse del pubblico utilizzando l'entusiasmo fornito da gente che non lesina di pubblicare qualsiasi cosa che riporti la "parola magica" che indirizzi al prodotto di riferimento.

Grazie allo sfruttamento di questi follower incalliti, che magari pubblicano continuativamente due-tre foto al giorno (magari ripetute ciclicamente o "vintage", cioè vecchie di diversi anni e riattualizzate, o che hanno uno scarso impatto visivo perchè realizzate in casa o sul divano del proprio salotto), ci si è resi conto che l'importante non è essere, ma apparire :-(

Fortunatamente, ed è meglio sottolinearlo, Adidas, Adidas Sport Eyewear, Compressport ed Agisko non credono in questo tipo di azioni e non perseguono alcun tipo di iniziativa del genere al fine di promuovere i loro prodotti di altissima qualità.

Continuando a chiarire la questione, tutto è nato a metà dello scorso anno, quando è spuntato un concorso che permetteva di correre la New York City Marathon 2016 (la Maratona più importante al Mondo) tutto spesato, legato ad un prodotto, semplicemente selezionando il vincitore che pubblicava più foto con l'hashtag di quel prodotto ed i likes che ne avrebbe ricavato un ritorno in termini pubblicitari.
Location dal mio punto di vista... Mondello Beach!
E' anche vero che la seconda fase di tale concorso prevedeva di raccogliere un punteggio in base ai chilometri totalizzati su un dispositivo GPS donato nella stessa fase, ma questo parametro era facilmente "scavalcabile".
Morale della vicenda, chi ha vinto, non ha fatto altro che riempire la sua pagina di foto alle volte di scarsissimo interesse.
Per carità... ognuno può fare ciò che vuole sulla propria pagina, ma se l'obiettivo da centrare è attrarre il potenziale utente finale, secondo me si ottiene l'esatto opposto.

Dal mio punto di vista, quel prodotto in questione, ha portato a New York un comunissimo runner che si è classificato nella media di un comune podista allenato.
Tale pubblicità è stata a mio parere così fastidiosa da non volerne sentire parlare più in futuro.
Oggi, a distanza di tempo, permango nella mia convizione: non ho più acquistato quel prodotto.

Successivamente, un altro noto brand ha offerto la New York City Marathon 2017 ad un gruppo di persone che hanno vinto tale concorso semplicemente con una votazione on-line, quindi senza basarsi in alcun modo ad una pre-selezione per capire le qualità atletiche di tali persone.
Tutto, farcito continuativamente dello stesso hashtag della casa madre che ha sfondato sul noto Social Network...

E la storia continua, con altri noti brand nel settore sportivo che stanno sfornando iniziative sempre più esagerate per colpire il pubblico con il Cavallo di Troia dei tempi moderni: l'Hashtag!

Non faccio altro che reagire male, perchè quando si eccede, si ottiene l'esatto contrario di una pubblicità positiva.

Tutto questo per raccontare quanto in peggio si stia evolvendo il concetto di sponsorizzazione o meglio ancora, di "testimonial" nel campo dello sport, ormai legato indissolubilmente e quasi esclusivamente al panorama dei Social Network di facile consumo.

Quindi, quasi tutti i brand ormai utilizzano il meccanismo dei Likes o degli Hashtag per lanciare concorsi con premi in palio, con meccanismi alle volte macchinosi, con la conseguenza di veder pubblicate migliaia di foto inutili e di scarsa ispirazione con l'unico fine di poter leggere l'Hashtag miracoloso...

Adidas ovviamente non può stare a guardare ma agisce nel mondo Social in modo differente.
Accantonate le sponsorizzazioni di eventi (ormai ridotte all'essenziale, magari utili a lanciare un settore dello sport, come la Corsa in Montagna per esempio, con l'evento Resegup per la rinnovata linea Outdoor e Trail Running, Terrex), da tempo si è concentrata sul concetto di benessere applicato alla corsa con il Runbase che ha sede in Milano.

Il Runbase ha lanciato tutta una serie di iniziative e tendenze che fondamentalmente hanno ispirato i Running Club moderni, con uno staff di gente competente o professionisti del mondo del Running, che siano Atleti stessi, Preparatori Atletici, Coach di indubbia esperienza e dal grande Palmares, Nutrizionisti, massaggiatori e altro.
Qui il mondo virtuale c'entra ma corre al pari passo della vita reale vissuta e non ci sono premi in palio se non il tuo benessere personale...

L'Hashtag #whyirunmilano è ben congegnato, tant'è che il mio preferito, modificato a tema, #whyirunpalermo che significa poco o nulla per l'Azienda, mi rappresenta in tutto e per tutto nei miei allenamenti quotidiani.

Runbase di recente ha deciso di portare il suo entourage nei vari quartieri di Milano tramite un Bus, creando delle vere e proprie sedute di Running per chi non può recarsi fisicamente dalle parti del Parco Sempione.
Oppure recentemente l'evento creato in collaborazione con l'Università di Milano ha permesso di unire lo spirito sportivo con la cittadella del sapere, organizzando anche una vera e propria gara podistica.

Tutto ciò rappresenta la pubblicità dei tempi moderni che viaggia istantaneamente in rete attraverso le foto e gli Hashtag e che crea del reale movimento e sfrutta l'immagine dei Social Hero ai quali ispirarsi.

Innegabile, quindi, che i tempi stanno cambiando e, dopo questi anni di grandi battaglie e continue gare ed allenamenti, mi sento di voler dare ai giovani atleti del futuro alcuni consigli su come approcciarsi ad una sponsorizzazione (una sorta di guida, seppur in contro-tendenza).

La nuova partnership
1 - Pensate ad allenarvi prima di passare tanto tempo ed ore sui Social Network che non va messo al primo posto della vostra vita ma tra gli ultimi. Ovviamente lo Studio è al primo posto perchè vi aprirà le porte nella vita e nello sport che praticate.
Una mente brillante fa un Atleta brillante.

2 - Prediligete la qualità dei vostri risultati e pubblicate delle belle foto, che facciano davvero venir voglia di correre o di far fatica e non cadete mai nel banale.

3 - Chiedere è cortesia e sapere utilizzare bene la posta elettronica è ormai fondamentale per avere un approccio positivo con le Aziende.

4 - Diventare Testimonial o addirittura Atleta di un'Azienda sportiva non sarà mai facile, ma se riusciste ad entrarvi dalla porta secondaria (ovvero tramite questi famigerati concorsi su Social) e conoscete bene il vostro valore, date sempre priorità alla comunicazione ed informate l'Azienda dei vostri progressi, risultati, allegando foto ed immagini di spessore.
Siate sintetici e di impatto, è un modo per dire che siete costantemente presenti a rappresentare al meglio il Brand.

5 - La vita non è facile, sin dalla nascita, e non vi regalerà mai niente: ogni cosa che otterrete ricordate bene che è sudata con l'onesto impegno e siate riconoscenti all'Azienda anche per un solo paio di scarpe che eventualmente vi darà.

6 - Non rivolgetevi ad intermediari, di norma sono delle persone che vogliono farvi perdere tempo (e lo dico per esperienza): quando vi troverete dalle parti di un expo Maratona con gli espositori di varie Aziende, chiedete gentilmente un contatto e chiedete direttamente voi stessi il supporto: se lo otterrete la soddisfazione sarà doppia e non dovrete dire "grazie" a nessuno.
Altresì rivolgersi ad un intermediario (che magari sostiene di essere in contatto con l'Azienda sportiva) avrà probabilmente altri interessi diversi dai tuoi e così tanti altri pensieri per la testa che decisamente non sarai tu la sua priorità.
Il tempo che potreste perdere è tanto, più di quanto immaginiate, andando dietro a presunti intermediari.
Ed il tempo è prezioso, più del denaro stesso...

7 - La vita reale sta sempre al di sopra di ogni altra cosa e continuo a sostenere che il veicolo pubblicitario migliore sono le gare podistiche piene di partecipanti e persone che accorrono all'evento.
La vita virtuale può anche avere più visite alla tua pagina ma non ha lo stesso impatto.
Le Aziende serie riconoscono ancora oggi questo importante mezzo promozionale.

8 - Siate sempre sinceri quando parlate del prodotto, vi sarà riconosciuto nel tempo, in più vi da una maggiore consapevolezza e credibilità.

9 - Il motore che alimenta il vostro entusiasmo è la Passione: se sono 20 anni che corro tutti i giorni senza mai stancarmi e da 10 corro per Adidas, vuol dire che hai trasmesso ispirazione positiva al Brand e l'Azienda riconosce la tua stessa passione.

10 - Non vendetevi per un paio di scarpe messe in palio in un concorso senza nessuna regola, per nessun motivo: la dignità di Atleta e persona verrà prima di ogni opportunità, le gare più belle e le esperienze più memorabili sono quelle ottenute con spontaneità e quando sarà il momento giusto arriverà l'opportunità che aspettate da tempo.

L'attualità oggi corre sul Social, magari tra qualche anno nuovi equilibri saranno rotti e non sarà facile stare al passo con i tempi...

L'umiltà e la piena consapevolezza di se stessi resta sempre l'arma vincente.

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NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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