41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

giovedì 16 marzo 2017

E' sempre bello vincere...

Ogni tanto una gioia :-)
Corleone (PA), Città della Legalità - 12 marzo 2017.

Così recita (ottimisticamente) il cartello stradale una volta entrati nel paese provincia di Palermo, poco distante dalla riserva naturale di Ficuzza.
Se l'evento fosse stato organizzato una settimana fa, non avrei preso parte.

Più l'evento principe avanza, la Milano Marathon del 02 aprile, più i chilometri si intensificano e più le difficoltà della nuova vita affiorano.
Non si può essere atleti con grandi esigenze quando il tempo a tua disposizione manca, quando la famiglia ti chiama ed anche quando corri senti la necessità di finire in fretta per raggiungerla... non puoi pretendere e puoi solamente prendere tutto quello di buono che verrà da qui in avanti.

Come detto, di buono non c'è stato molto ultimamente...
Il riposo e la corretta alimentazione, unita ad una vita "morigerata" stanno alla base del successo di un Runner.
Quando non puoi permetterti uno di questi fattori, o tutti e tre, salta il banco.
Negli ultimi tempi mi è mancato il sonno, più volte interrotto la notte ed ho vissuto momenti di crisi non riuscendo più a dormire, cosa che raramente mi è mai capitata...

Di conseguenza, quando unisci lo stress degli allenamenti alla mancanza di sonno ti senti una larva e provi continuamente a posticipare ogni allenamento, che puntualmente risulterà un completo fallimento...

Così, quando dopo giorni a prendere tempo sono riuscito a concludere  il medio da 20 K mercoledì 01 marzo, sul lungomare di Mondello, nel giro da 4 Km, leggermente coperto dal vento che imperversava fastidioso nell'Isola da giorni, con una media di 3'32"/Km, con forze e voglia un pò sotto i tacchi, i giorni susseguenti ho avvertito un progressivo peggioramento del mio stato di salute psico-fisica con crollo verticale delle energie.
Partenza sotto un tiepido sole

Mai domo, al sabato 04, ho provato a correre un lungo allenamento intervallato da ripetute in salita nel consueto scenario di Dallas, 10 x 100m (recupero attivo e ripartenza), strisciando come una lumaca.
Un allenamento svolto così male apparentemente non ha senso ma garantisco che è sempre meglio di piangersi su un letto o un divano del proprio malessere...
Domenica 05, sempre tormentato dal sonno, ho provato a correre il lunghissimo da 2h30', fallendo in energie e correndo piano fino alla fine, portando a casa un mesto 2 ore con poca sostanza...
La preparazione stava andando a rotoli, finchè...

...finchè in famiglia le cose son migliorate, ho ripreso a dormire discretamente ed al giovedì 09, preso dall'istintività di una apparente "buona condizione", ho afferrato le mie Ultra Boost ed ho corso un eccellente lunghissimo da 2 ore e 30 minuti"
Alè!!!!!

L'istintività... era un concetto sconosciuto fino a qualche anno fa, oggi è un aspetto imperscrutabile di un vivere il Running in maniera molto più elastica di un tempo, quando non si falliva mai un allenamento e tutto nella vita era programmato in funzione di quel risultato.

Oggi le cose sono cambiate ma un runner non si piega mai al suo destino di uomo...

Dopo pochi metri sfida a 4
Una volta rialzata la testa, con il Prof. Liga, decidiamo di affrontare la "domenica coraggiosa" gareggiando prima a Corleone e dopo affrontando un allenamento di ripetute: 10 chilometri di gara non sono abbastanza ai fini della 42K.

Al mattino di domenica 12, con tutto il Good Race Team arriviamo in Piazza a Corleone, luogo che conosco solamente per i trascorsi podistici, come mi è capitato molte altre volte viaggiando in giro per la Sicilia - Calabria.
La giornata, fresca e soleggiata è una rarità in Sicilia e tale clima mi agevola notevolmente e di norma rende tutto più facile.
Il percorso di Corleone, invece, facile non lo era affatto!
Non avendo potuto visionarlo nel riscaldamento, mi aspettavo irte pendenze, ma nella mia mente ho registrato antiche sofferenze da "Top Three" come La Montefortiana, la Tre Campanili di Vestone ed il giro a Tappe di Imperia, fatiche che mai potrei dimenticare.
Quindi, comunque vada, Corleone non poteva che essere un buon test muscolare, con validi e giovani partecipanti.

Il più "minaccioso" tra i tanti poteva essere Lucio Cimò (Universitas Palermo), ma vi erano iscritti anche altri ragazzini del CUS Palermo, sempre "buttati" in pista, ogni Santo giorno.
La partenza, avvenuta in Piazza, ha dato il via libera allo sfogo dei giovanissimi, esalato alla prima vera salita, con il conseguente inseguimento ad alti ritmi.
Non prendevo affatto in mano le redini della corsa e lasciavo sfogare gli avversari correndo la mia gara al coperto.

Gara ricca di aspre pendenze
Dopo le prime serie pendenze di un percorso totalmente vallonato, senza volerlo inizio a fare selezione e la cosa mi stranizza visto che sono consapevole di non essere in grandi condizioni ultimamente.
Ciò nonostante, man mano che avanza il percorso, un doppio giro da 4,6 Km, ben segnato dall'organizzazione e facilmente memorizzabile, siamo ancora in tre a battagliare (Io, Cimò e Pizzitola) ed ogni tanto i miei avversari si affacciano avanti.

La parata termina quando incontriamo l'unico vero "muro" verticale di circa 200m da correre a piccoli passi: senza forzare i miei avversari si staccano tutti e faccio il vuoto.
Nella successiva discesa, parecchio impegnativa e pericolosa, il primo a gettarsi ad un folle inseguimento è il giovanissimo del CUS Palermo, riuscendo nel finale del primo giro, a rimontarmi.

Non sapevo che cosa fare, ma almeno sapevo che non mi ero andato a cercare problemi in discesa: per il ragazzino pagava la maggiore elasticità.
Il secondo giro inizia quindi nella stessa maniera, con il mio ritmo consueto che stacca subito l'avversario alla prima leggera asperità: capisco che non ne aveva più ed incremento il ritmo, definitivamente.
Da lì in avanti sarà un assolo nel quale mi impegnerò molto ad ogni cambio di ritmo in salita e darò tutto nel tratto molto impervio per poi concedermi il "lusso" di controllare in discesa.

Ormai il distacco non sarà più colmabile e riesco a vincere la gara con un buon margine sul rientrante Cimò, forse più abile a gestire gli sforzi.

Il tempo di rientrare a casa, mangiare qualcosa e via verso le ripetute: 8 x 1.000m in Villetta, adiacente lo Stadio, tra palloni, bimbi, cagnolini e biciclette.
Premiazione assoluti
Sbaglierò di alcune decine di metri la misurazione indicata sul mille metri, quindi non ha senso svelare il crono, fatto sta che riesco con discreto impegno a concludere anche questa prova, sotto l'occhio del Prof. Liga che nel finale di tale allenamento verrà a visionarmi.

Soddisfatti di un week-end bestiale, incrociamo le dita e ci prepariamo alla Stramilano di giorno 19, dove ci sarà da correre tanto e se ciò sarà fatto con entusiasmo al di là di ogni risultato tecnico, avremo le carte in regola per sperare in qualcosa di buono anche nella Regina delle distanze!

(Ringrazio per il servizio e le foto Sicilia Running)

2 commenti:

Francesco ha detto...

solo a vedere quella foto con te in salita mi viene male, campione !

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Francesco, benvenuto! E allora se io domenica farò un salto alla Stramilano, tutta piatta, tu perchè non vieni il 26 luglio alla corsa più antica d'Europa, Castelbuono?
Là troveresti salite da svenimento! :-)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...