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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

mercoledì 11 maggio 2016

Adidas Adizero Boston Boost - Leggerezza e Comodità insieme in una Scarpa da Gara

Adidas da molti anni ormai mi da la possibilità di correre ed utilizzare le proprie calzature in gara ed in allenamento.

Da un po di tempo è uscita la nuova versione rinnovata della celebre Intermedia "A2", la Adizero Boston, oggi dotata dell'esclusivo e rivoluzionario sistema "Boost", leggero, molto reattivo ed al pari ammortizzante.

Finalmente, provo a recensirla ed è importante farlo perchè si tratta dell'ammiraglia tra le scarpe "racing", veloci, affidabili alla portata di molti runners che aspirino a migliorare il proprio Personal Best per gare fino alla Maratona (dipende dal peso e dall'appoggio del runner stesso).

Al pari della Adizero Boston Boost (da quest'anno il termine "Boost" è stato soppresso in alcuni modelli perchè non è più novità ma prassi consolidata adottarlo nelle scarpe Top nel Running per tecnologia applicata) esiste la variante con leggero supporto antipronazione nella parte interna della scarpa, che è la Adizero Tempo: entrambi i modelli si differenziano nel dettaglio appena descritto e possono essere di aiuto e supporto per piedi veloci con eccessiva rotazione plantare verso l'interno.

Sulla Adizero Boston posso raccontare interi capitoli di allenamenti corsi negli ultimi 10 anni che ricordano nostalgia, ciò per descrivere quanto sia importante per Adidas questa scarpa e quanta cura nei dettagli abbia rivolto in ogni suo modello, in ogni sua evoluzione.

Il concetto principale nello sviluppo della Adizero Boston deriva dalla volontà di offrire una scarpa da gara che non sia quella dei grandi Campioni africani come la Adizero Adios Boost che davvero in pochi possono calzare per via dell'estrema leggerezza e dalla scarsa protezione agli impatti (a meno che non si viaggi attorno i 3'00"/Km), ma una ottima via di mezzo con materiali, calzata e grip curati nei minimi dettagli.

TOMAIA.

La tomaia di quest'ultima versione è stata rivoluzionata e con essa anche la calzata.

I dettagli della Tomaia rivelano grande traspirazione
Se in Adidas potevano modificare qualcosa in meglio, era la sensazione del piede dentro la scarpa.

Se nelle ultime versioni vestire la Boston significava calzare un guanto (perfetta per molti piedi, magari scomoda per altri), in questa fantastica Boston Boost il piede è finalmente a suo agio, specialmente nella zona della caviglia - tallone - tendine d'achille, restituendo una sensazione indescrivibile di leggerezza e libertà dei movimenti.

Ad essere puntigliosi la scarpa risulta essere sempre "a misura" ma una volta che il piede è dentro sento che è la Boston più comoda di sempre.

L'allacciatura permette oltretutto di tenere, se si vuole, molto libera la caviglia (come preferisco), evitando di tenere pressati i tendini lì vicino per non compromettere gli appoggi a lungo andare.
La sensazione di libertà è talmente concreta che mi è capitato in gara di avvertire l'errata sensazione di correre con le scarpe quasi slacciate quando invece le stringhe erano saldamente ben strette.

Volendo, si può anche stringere l'allacciatura tramite l'ultimo passante per le stringhe ed ottenere una presa maggiore, ma lo sconsiglio.
La stabilità dell'arco plantare è garantita dalle Tre Strisce integrate all'allacciatura ben fascianti e sinonimo di tradizione (e funzionalità) del marchio tedesco.

Il materiale usato, sempre di alta qualità, è uno scamosciato molto gradevole al tatto che crea una "struttura" molto resistente attorno al piede, mentre il mesh traforato dal bell'effetto cromatico non troppo evidente garantisce leggerezza e grande ventilazione.
Questo mesh è estremamente traspirante tant'è che in alcuni allenamenti effettuati sulla sabbia per curare il potenziamento generale, ha "imbarcato" molta sabbia nell'avampiede.
Ciò significa che la scarpa di per se è molto ben traspirante e, come già verificato, si mantiene leggera pur se carica di sudore e bagnato e si asciuga rapidamente.

Voti massimi per la rivoluzione al modello che riceve quindi molto più comfort e lascia alle scarpe super - leggere come la Adios Boost il ruolo di aderenti al piede.

INTERSUOLA IN BOOST

Boost è esteso a tutta la pianta del piede e garantisce la giusta stabilità
La conchiglia retrostante, estesa, tiene ben ferma la zona del tallone.
Come anticipato, l'intersuola in Boost rappresenta la rivoluzione per un modello che ha adottato costantemente negli anni le maggiori tecnologie della casa tedesca.
Boost applicato a questa scarpa è eccezionale.
A differenza del modello altrettanto leggero ma non come questo, ovvero la Energy Boost, correre con questa Boston ti regala immediatamente una sensazione di grande reattività unita ad una piacevole e decisa morbidezza, quella che non fa rallentare la tua corsa.

Tra i due modelli, infatti, vince la grande leggerezza nella Boston che permette quindi di correre anche su pista le distanze di allenamento più veloci senza subirne penalizzazioni.
Che tu faccia le ripetute di 3.000m o che corri quelle di 200m, la Boston Boost reagisce egregiamente grazie all'intersuola reattiva esclusiva di Adidas.

"Hai la netta sensazione di correre sopra un piatto corde di una racchetta da tennis": la migliore impressione che riesco a descrivere a parole su questo modello è ciò che ho appena trascritto.
Ti senti protetto abbastanza dagli impatti a terra che non hai tempo di realizzarlo e ti senti nuovamente spinto avanti, rapidamente.
E più rapidamente che su una Energy Boost, altrettanto reattiva ma con una conformazione dell'intersuola diversa e tale da stimolare tutta la pianta del piede a spingere.

Dal punto di vista della stabilità, correre su questa Boston Boost non è come correre con una chiodata e se hai voglia di picchiare seriamente su distanze brevi senza sentire lo stress salire fin su i bicipiti femorali, questa è la scarpa giusta.
Elastica e reattiva al punto giusto, non carica troppo sul tendine d'achille ed è fondamentale per chi vuole correre a lungo sui ritmi del proprio primato personale.

Il rendimento è sempre ottimo, Boost non esaurisce il suo potere ammortizzante facilmente e rende tutte le scarpe Adidas Running imbattibili per durata tanto che avendone cura adeguata, tenendole sempre pulite, asciutte e in luoghi ventilati, allungherete di molto la vita della scarpa (ed è un consiglio generale per tutti).

La comodità della scarpa, quindi rende la corsa il più naturale possibile e permette di spingere al massimo senza sentire troppo costretto il piede che ora si può muovere più naturalmente di prima.
A dire il vero ho sempre apprezzato la "calzata a guanto" che non ti fa accorgere nemmeno di averla allacciata ai piedi, ma il lavoro effettuato sulla nuova Boston è eccellente e la si può indossare anche senza calzini essendo priva di cuciture.

Infatti, a meno che non parliamo di possenti ex nuotatori, questa Boston Boost è la scarpa ideale per i triathleti che, con le loro stringhe elasticizzate esigono una rapida e comoda calzata in una scarpa da ultima frazione podistica.

SUOLA

"Only The Best" per Adizero, con gomma Continental
La suola, come da tradizione, è dal grip massimale ed in Gomma Continental.
Boston da sempre significa massima trazione, massima presa al terreno e grip fenomenale.

Il design della suola ricalca quello applicato su tutti i modelli Running di Adidas ed è ovviamente adatto a correre su strada o su pista.
Come testato ampiamente su più modelli, la gomma Continental restituisce alla scarpa più durata, grip maggiore ed una resistenza all'usura migliore e più uniforme.
Non a caso sono pochi i modelli da running che adottano questa mescola speciale.

Nel complesso, tra intersuola in Boost e suola in gomma Continental, si ottiene una scarpa dalla risposta reattiva ma anche moderatamente ammortizzata, su tutta la pianta del piede.

Il Torsion System è moderato ma permette di avere la giusta rigidità mediale che aiuta il naturale movimento del piede senza esporlo a eccessive rotazioni.
La scarpa ha una ovvia impostazione neutra ma è tutto il sistema Boost che distribuisce con efficacia la forza di impatto al terreno.

CONCLUSIONI

Prima o poi, se corri e fai qualche gara durante l'anno, ambisci a divertirti su ogni distanza, anche più breve.
Puoi correre tutti i giorni alla stessa andatura, ma chi ha qualche ambizione in più, prima o poi metterà alla prova se stesso.
Torsion System nella zona mediale
non esteso lateralmente
Da quasi vent'anni vedo la mia Città come un enorme parco giochi e mi diverto a raccontare all'occorrenza tutti i primati personali raggiunti nelle salite, su pista, sui percorsi misurati e ad ogni occasione ci sia la volontà di mettersi in discussione o provare a migliorare i propri limiti.

Ed a questo servono le scarpe più leggere ed ambiziose, che viaggiano insieme alle inseparabili A3 Ammortizzanti per il fondo lento di tutti i giorni come le Adidas Supernova Glide Boost.

La Boston Boost rappresenta cura nei dettagli, semplicità e tutta la attuale tecnologia che Adidas porta nel mondo delle corse, testate dai migliori corridori africani autori dei Record del Mondo della Maratona.

Questo modello permette alla maggior parte dei runner ambiziosi, dal peso medio-leggero, di volersi cimentare su distanze più brevi o rischiare il tutto e per tutto senza incorrere in fastidiosi infortuni fin'oltre la mezza maratona con l'aggiunta del comfort e della comodità di un modello ottimo per resa, tenuta e leggerezza.

Adizero Boston Boost, la scarpa da gara alla portata di tutti!

32 commenti:

Francesco ha detto...

le boost sono scarpe eccezionali, soprattutto sulla 10k

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Francesco, ogni modello Adidas Boost ha il suo perchè...
Questa Boston è il meglio che si possa chiedere per una 10K ;-)

Adriano ha detto...

AOgni tua recensione fa venire voglia di comprare le scarpe di cui parli... ma per le boston mi sa che devo aspettare un pochino, i miei tempi e la mia tecnica di corsa non sono ancora all'altezza... domenica a Terrasini le Energy 3 però hanno fatto un gran bel lavoro.. al 21° i piedi erano ancora freschissimi e le gambe spingevano a meraviglia... che acquisto queste ADIDAS

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Adriano, sono contento che ti trovi bene con le belle Energy Boost.
Alcuni rimpiangono il modello dello scorso anno perchè "fasciante is better", ma è bene apprezzare il lavoro svolto per renderla più comoda.

Ad ogni modo se vuoi correre forte e non farti male in poco tempo o vuoi divertirti in pista, hai la risposta in queste ottime e favolosissime (anche perchè di design essenziale e pieno di carattere) Boston Boost, un nome leggendario dato ad una scarpa tutta sostanza :-)

Terrasini è saltata, ci vediamo a Monreale :-)

andrea dugaro ha detto...

da 2 anni che le uso, non posso che confermare e sottoscrivere tutto
scarpe eccezzionali!
fantastiche anche su sterrato minimo.
Per me il limite è la mezza maratona e anche anche.
Per le prove veloci, ripetute, gare fino a 10k sono impareggiabili.
Sarei curioso di provare questa edizione,ma quelle che ho sono come nuove, suole e tomaia!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Andrea, magari sarò di parte, ma dall'avvento della qualità costruttiva Boost, Adidas realizza scarpe dall'indubbio valore e durata fenomenale.
La gomma Continental ha una durata eccellente, insieme al Boost quasi indeformabile, creano un connubio che dura centinaia di chilometri.

Boston è scarpa Racing da una vita ma può anche essere una bella sneaker a fine carriera ;-)

andrea dugaro ha detto...

confermo Filippo

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,
intanto complimenti x le esaustive e dettagliate recensioni che proponi. Ne approfitto x chiederti un consiglio. Premetto che ho 38 anni, h 163 x 45 kg e corro da 4 anni con un passo di 4.15min/km sulla mezza e 4.30 min/km in maratona.
Uso già da tempo le Boston per gli allenamenti in pista e per le gare, mentre come scarpa da fondo mi trovavo benissimo con le Adistar Boost, che però non trovo più. ..e' stato eliminato il modello? In passato avevo provato anche le Energy e le Supernova, ma erano troppo secche e rigide x me e mi creavano anche problemi ai tendini...
Qual'e' la scarpa più simile alle Adistar come morbidezza fra le A3?
Grazie e in bocca al lupo per i tuoi prossimi impegni sportivi.
Sara

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Sara, sei super-competitiva! Basta fare un rapido conto e poi... 4'30"/Km in maratona c'è da farti i complimenti!

Ovviamente hai bisogno di una Boston (Boost oggi, che consiglio per gente come te che sa come si corre) per eccellere e, visto il tuo peso forma ideale vanno benissimo.
Partendo da lei come scarpa da gara l'avrai trovata comunque molto reattiva, secca, stabile, comoda ed efficace, ma sicuramente non molto ammortizzata!

Per te, l'idea di usare una Energy può andare sempre in ottica ripetute veloci od un medio ritmo gara, non per il fondo lento.

Parlando di scarpe ormai fuori produzione, la mia domanda sulle Supernova Glide è semplice: se ti riferisci al vecchio modello, quello senza Boost e con il Formotion sul tallone, beh, avevi ragione, era nelle ultime versioni troppo secca e poco ammortizzata, si scaricava più facilmente.
Ma la S-Glide Boost di oggi è molto più protettiva, ben equilibrata e... dura davvero tanti chilometri!

Ma se con quest'ultima non dovessi trovarti bene, l'unica A3 Adidas alternativa alla Supernova Glide è la Ultra Boost (che formalmente rimpiazza la vecchia Adistar Boost con tutto il Formotion sul tallone).

Il fattore Ultra Boost è che una scarpa molto particolare che va provata prima di acquistarla: può sembrare troppo bassa alla punta ma non lo è in effetti e grazie all'extra Boost nell'intersuola ti restituisce un effetto "rimbalzante" che è tutta ammortizzazione, effetto che poi non te ne accorgi più perchè ti abitui correndo.

La scarpa è efficace ed è la più morbida tra tutte quelle offerte da Adidas, ma ha tomaia fasciante, traspirante ed elastica perchè realizzata senza cuciture (come a maglia), ma è tutta una questione oggettiva, essendo "non convenzionale" va provata.

Ah! Ti anticipo una new: a dicembre uscirà la nuovissima A3 Supernova, senza dicitura Glide e riprogettata, chissà come sarà ;-)

Complimenti ancora, io devo faticare un pò per tornare a buoni livelli, ma ciò che più importa è non fermarsi mai!

Buone corse!

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,
grazie x la risposta e grazie x i complimenti, troppo buono:-))
Sì e' vero che lo Boston Boost sono secche e reattive ma in gara o per le prove veloci mi va bene.
Per quanto riguarda le Supernova mi riferivo alle glide boost, non certo secche come le Energy ma nemmeno morbide come speravo...alla fine le ho usate pochissimo...
Le ultra boost nn mi hanno mai attirato x la conformazione particolare, soprattutto in punta, ma se mi parli di fasciata calzante mi invogli a provarle...
Però e' proprio un peccato che nn ci siano più le Adistar...sarei tentata di comprarle ugualmente visto che si trovano ancora ma temo che la gomma sia indurita trattandosi di scarpe prodotte molte mesi fa...
Un'ultima domanda: com'e' la maratona di Palermo? Lo scorso anno avevo già preso il volo x partecipare ma poi purtroppo ho dovuto rinunciare. ..magari ci penso x il 2017...
In bocca al lupo a te, lo sai che dopo i periodi down si torna in forma più di prima!
Sara

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Sara, hai ragione sulla suola della scarpa ferma in negozio/magazzino da qualche mese, ma questo modello Adistar (con tutti i pregi che aveva) non lo fanno più, anzi la dicitura "Adistar" è ormai giunta al suo termine (ed un pò mi dispiace) soppiantata dalla nuova filosofia "Ultra", sia per le scarpe che per l'abbigliamento.
Il settore delle supersoft non è stato mai un pregio per Adidas, non ha mai pensato la scarpa da corsa in quei termini lì e se trovi la Supernova Glide Boost un tantino dura, non farai i salti di gioia con le Ultra.
A me piace la Supernova Glide Boost, piace a tanti ma ovviamente non a tutti.
Ecco perchè sto attento al nuovo arrivo, magari è più soft, vedremo!

Maratona di Palermo: da palermitano non posso che dirti, vieni a correrla subito!

Ma sono una persona coerente e ti elenco pregi e difetti della corsa.

Pregi: arriverai in una Città che è la California del Sud (quella dei poveri, in termini di pulizia e servizi, come la mobilità, gli autobus passano con enorme lentezza), ma ci sono meraviglie architettoniche e artistiche che i tuoi occhi non hanno mai visto.

Il cibo è il punto di forza, ti troverai bene con i prodotti locali, dolce e salato.

Farà ancora abbastanza caldo da scendere a Mondello (per ora un paradiso naturale) e in una probabile giornata di sole andarti a bagnare i piedi o farti un bagno nell'acqua limpidissima.

La corsa tocca tanti punti della Città, si passa per il Centro storico, anche da Villa Niscemi, Palazzina Cinese, Parco della Favorita e si scende a Mondello, lo scorso anno è stato un plebiscito di consensi da parte dei runners (per la prima volta) e se tutto va bene ti divertirai.

Difetti: la corsa ancora tentenna in numero di partecipanti, ovviamente scoraggiati dagli insuccessi degli anni passati, ma se verrà ripetuto il format del 2015 andrà più che bene.

Scordati di fare il tempo: ci sarà tanta umidità e probabilmente un caldo tale da non sentirti in autunno, in più considera che l'altimetria è tremenda con la sola salita di Mondello nel tratto dal 37° Km circa che dura ben 3 Km, oltre tutto il saliscendi costante, micidiale!

La gente è calorosa ma ci sono anche molte teste calde che devono passare per forza con l'auto sul percorso: in genere non accade nulla di grave ma gli improperi possono arrivare, ma... lascia perdere che è il peggio della Città...

Io ci sono abituato, sono più le bellezze che altro, il resto... ti fortifica!

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,
innanzitutto complimenti per le ultime grandi prestazioni (e per il blog ovviamente).
Posso chiederti un parere personale sulle Adidas Adizero Adios 3? Come le vedi per una amatore sulla maratona? Sono un po’ troppo “estreme”? (ps: sono altro 1.75cm, peso 67kg e ho corso l’ultima maratona in 2h55m).
Se si, quale potrebbe essere un’alternativa valida, rimanendo sempre su una scarpa leggera e reattiva?

Grazie mille per il consiglio.
Fra

Anonimo ha detto...

Salve Filippo e complimenti. Mi chiedevo della durata in km della Boston 5 per un peso di 73 x 1.70 m di altezza. La mia ha già 310 km misurati col GPS. È ora di mandarla in pensione? Grazie

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Fra, rispondo solo ora al tuo messaggio del 14 dicembre, purtroppo mi era sfuggito.
Per le tue caratteristiche e per il tuo tempo finale in Maratona vanno più che bene le Adizero Boston Boost oppure le Energy Boost 3, entrambe leggere e reattive ma almeno la Energy ti da anche qualcosa di concreto in ammortizzazione.
La Adios Boost non credo ti serva più di tanto, è comunque un'ottima A1 tra quelle in mercato, ma è pur sempre una scarpa dal peso piuma e con minima protezione.
Può andar bene per una una 10K o per una 21K, ma te la sconsiglio in Maratona.

Complimenti e buone corse!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Anonimo, rispondo volentieri ragionando con te al tuo messaggio sulla durata delle Boston 5 con 310 Km all'attivo.
Immagino le abbia utilizzate e stressate negli allenamenti veloci e gare, ovviamente sono messe a dura prova pure lì, come del resto faccio anche io, ma il pregio di questa scarpa è di essere molto affine in termini di resa e durata alle sorelle maggiori A3 di Adidas.

Ritengo che tu possa utilizzarle anche fino agli 800 Km tranquillamente, io le ho usate a ritmi serrati tra 3'00" e 3'20"/Km per questo chilometraggio anche su terreni sterrati dove le A1 Adios Boost danno più fastidio ai piedi e non ho mai trovato segni di cedimento.

A meno che non le abbia usurate in maniera eccessiva su un lato per un eccesso di pronazione o per appoggi "non neutri", o sul tallone, per me puoi ancora utilizzarla per molto altro tempo!

Buone corse e buone feste, ciao!

Anonimo ha detto...

Grazie mille. Buon Natale

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo!
Buon Anno e grazie per il consiglio, acquisto (Boston) fatto.
Grazie ciao
Fra

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Buon anno anche a te e buone corse Fra!

Unknown ha detto...

Volevo un consiglio , faccio triathlon e Duathlon , per la frazione corsa uso le Adidas supernova guide , ma ho voglia di provare una scarpa più performante . Peso 66 kg alto 1,76 attualmente riesco a correre la 10 km al passo di 3:54 4:00 . Che scarpa mi consigliate

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao C. Raimo, benvenuto!
Considerato il tuo peso e l'attitudine al Triathlon e immaginando che sei un atleta alto, quindi longilineo, ti indirizzo immediatamente sulle Energy Boost.

Non hai bisogno di queste Boston perchè sono delle A2 per correre sotto i 3'20"/Km.

Le Energy Boost, invece, non solo hanno maggiore protezione ed un'ottima reattività (il che le rende comunque esuberanti), ma hanno una calzata aderente ideale per l'uso di lacci elastici e per velocizzare al massimo il passaggio tra frazione di bici e corsa.
Senza alcun dubbio.

Buone corse :-)

Unknown ha detto...

Ciao,
Vorrei un suggerimento da un grande atleta come te:
Sto per correre il mio terzo Passatore. Vorrei provare il personale sotto le 9 ore. Negli ultimi mesi mi sono allenato con boston 6 con all'interno noene da 2mm. Mi sono trovato benissimo, meglio che con le ultraboos che ho usato a lungo ma che mi lasciavano spesso una sensazione di "muscolo impastato".
La domanda è : ritieni fattibile una gara da 100km con le boston? Sono leggero ed ottimamente allenato anche a livello muscolare e non ho nessun infortunio pregresso.
Grazie in anticipo se puoi darmi un tuo prezioso parere.
Stefano

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Stefano, bella domanda!

Le Ultra Boost lasciano i muscoli "impastati", te lo confermo, perchè sono troppo ammortizzate, è l'effetto contrario che può dare la mescola Boost in grande spessore.
Secondo me chi corre ad un certo ritmo ed è un atleta leggero (come me, come te) non può usare le Ultra tutti i giorni od al più è una scarpa da uscita mattutina rigenerante.

Hai la Boston, hai le Noene, è un'ottima soluzione e questa scarpa si è dimostrata eccellentemente protettiva rispetto alle altre Intermedie e, se consideri che Calcaterra utilizza anche lui una A2 per le sue 100 Km, può essere la giusta soluzione.

Chiaramente l'esperienza degli allenamenti accumulati con le tue Boston ti darà le giuste indicazioni, è inutile dirti "Prendi le Energy Boost" che sono più protettive e nel contempo molto reattive, perchè non avresti la garanzia della calzata giusta, fondamentale per una 100K.

Cosa importante è interrogarti: "le gambe restano rilassate a fine allenamento?"
Detto tra noi, vorrei correre la 0-3000m di Catania, per motivi familiari non potrei quest'anno ma sicuramente sceglierei le Boston 6 per affrontare i 43 Km :-)

Ciao e buona Impresa!

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,sono un ragazzo di Catania che cerca da diverso tempo le adidas boston 6.HO cercato sia nei punti vendita ufficiali adidas che nei negozi specializzati in articoli sportivi ma niente da fare.Sai per caso dove potrei trovarle in provincia di Catania o eventualmente da altre parti in Sicilia?.

Grazie anticipatamente

Giuseppe

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Giuseppe da Catania.
Se già possiedi una Boston 5-6 non devi far altro che cercare via internet, ormai basta appoggiarsi a siti e negozi sicuri e non corri alcun rischio.
Prova su Amazon, su Koalasport (tra l'altro negozio fisico di Milano) oppure sull'adidas store online che danno garanzie.

Purtroppo non riesco a darti altre indicazioni, nè tantomeno posso indicarti i due negozi fisici di Palermo che di norma questo tipo di scarpa (considerata da gara) non la mettono in vendita perchè riservata ad una scarsa utenza.
Dittaino, con il suo outlet, ha ultimamente perso importanza, mesi fa aveva ancora parecchi scarti di magazzino di vecchie collezioni...

Penso siano gli unici consigli che posso darti.
Buone corse :-)

Anonimo ha detto...

Grazie mille Filippo.Cerchero' di farmi un idea confrontando i diversi siti on-line di vendita

Giuseppe

Anonimo ha detto...

Filippo grazie mille per le indicazioni perche' koalasport ha risolto tutti i problemi e le ho acquistate ordinandole on-line da loro che tra l'altro mi sono sembrati molto forniti.Grazie ancora.

Giuseppe

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Giuseppe, son contento quando riesco a dare un buon consiglio :-)
Buone corse!

Anonimo ha detto...

Grazie anche a te

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo e complimenti.
Volevo chiederti un consiglio, sono alto circa 1,83 e peso 73kg, a breve correrò la mia quarta maratona con un obbiettivo di passo di 4'20"/25" al km. Utilizzo le Energy boost per lunghi ed allenamenti "normali" mentre le boston 6 per ripetute e gare fino alla mezza. Volevo provare ad utilizzare le boston anche in maratona (solo gara) secondo te potrebbero andare bene?? In caso arriverei alla maratona con circa 500km sulle scarpe, è un chilometraggio eccessivo?? Grazie mille

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Anonimo.
Mi spiace poterti rispondere solo ora, ma non ho avuto possibilità nel connettermi sul blog.
La parola d'ordine principale nel nostro tanto amato sport è, tra le tante, "prudenza".
Prudenza, ma nemmeno tanta se sei dotato di un fisico resistente agli infortuni.
Ovviamente via via che passano i chilometri e l'età le cose si complicano: si allungano i tempi di recupero, ci si fa male facilmente, ecco perchè serve prudenza.

Le Boston 6, raccolti i commenti alle gare, qui sul Blog e sul Social degli amici runners, sono state un enorme successo, addirittura le utilizza chi penso non dovrebbe senza avere alcun problema.
Io, infatti, le consiglio per le ripetute veloci e le gare non oltre la Mezza Maratona.
Per farci un'idea, la sconsiglierei a chi vuole correre sopra le 3h00' una maratona.

Tu, sei a quel limite, ma non mi preoccupa il giorno della gara, ma tutti gli allenamenti che fai.
Correndo tantissimi chilometri avrai sicuramente le gambe parecchio cariche ed indurite e lì si annidano gli infortuni.
Quelli tendinei, poi, sono i peggiori perchè non passano più....

Ti consiglio, quindi, vivamente di essere sincero con te stesso e vedere quanto sei sovraccarico, continuare a svolgere il duro programma per la Maratona e capire da uno specifico a ritmo-gara se le tue Boston ti lasciano strascichi oppure no...

Secondo me puoi portarle il giorno della gara con te, averle ben rodate è un bene più che un male, sono di quest'avviso, ma nell'ultimo mese corri con scarpe da allenamento (vedi le Energy Boost) nuove.

Sarà questo accorgimento a fare la differenza!

Mario ha detto...

Ciao Filippo buongiorno!
Consiglio, sto per ricomprarmi le boston 6 e oltre alla 21 e agli allenamenti veloci vorrei provarla sulla 42 che resta la mia preferita come lunghezza.
Sono un 64 kg per 1,70 (sotto gara un po' più leggero) ho un personale di 3.26 ma lavoro per abbassarlo, a roma vorrei provare 4,45 km (40 anni).
L'idea era di portare a chilometraggio le 6 con allenamenti veloci, vedere la reazione delle gambe su due lunghi progressivi 28-32 a ritmo gara non ravvicinati (in pratica usarle random e vedere come rispondono le gambe) e poi se la gamba gira bene usarla in gara.
Non ho avuto infortuni da due anni e mezzo che mi alleno e ho 40 anni.
Grazie mille e a presto
Mario

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Mario, complimenti per i tuoi futuri obiettivi, hai motivazioni da vendere!

Solo testando le scarpe in condizioni simili alla gara puoi capire se la scarpa che usi è giusta per la maratona!
A ritmo - gara ti accorgi di differenze sostanziali quali il peso della scarpa, la reattività della stessa ai piedi e l'affaticamento che ne viene dopo gli oltre 20 Km che andrai a coprire.

Penso che per il tuo rapporto peso - altezza e per le tue ambizioni puoi scegliere la Boston 6 per la maratona, non è un azzardo, perchè è una scarpa dall'eccellente protezione per la sua categoria (intermedia da gara).

In bocca al lupo e cura costantemente la qualità nei lunghi allenamenti maratona (cambi di ritmo lunghi, medi e progressivi) e varia i percorsi prediligendo quando devi coprire molti chilometri le strade sconnesse e ricche di saliscendi!

Buone corse!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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