41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 25 marzo 2016

A Pergusa Rombano i Motori verso la Milano Marathon!

Chi è amico non ti abbandona mai ;-)
Autodromo di Pergusa (EN) - 20 marzo.

Un anello, un circuito automobilistico di 4,950 Km con qualche chicane e completamente piatto a meno di uno scarso falsopiano con tanto di discesina, tutto intorno un lago che mitiga l'aria.

Un'idea geniale proporlo per una domenica come sede di gara podistica.
Al di la del risultato finale, mi auguro di tornarci a Pergusa a correre la Mezza Maratona, è un percorso ottimale per ottenere un risultato di alto livello, una gara così piatta sulla distanza dei 21Km difficilmente l'ho trovata in giro per l'Italia (ancor meno in la Sicilia).

Raccolte le forze per provare nell'impresa di correre il medio da 28-30 Km che mi ero prefissato dentro questa gara e poco sicuro delle mie capacità, vista l'ennesima settimana pesante vissuta con pochi risultati di rilievo, mi approccio la domenica della gara con molta calma e spensieratezza grazie al gruppo di amici con il quale mi sono diretto sul luogo di gara.
Non ero assolutamente al corrente di come si presentasse il Circuito automobilistico di Pergusa ed ero molto incuriosito visto che la giornata era iniziata con un bel sole splendente e poche nubi diradate nel cielo.
Immaginavo un percorso con interessanti sali e scendi molto tecnico, chissà perchè!

Partenza della Pergusa Half - Affollata!
Confesso a Michele Amato, giornalista di Sicilia Running i miei intenti ma nemmeno io stesso credo che riuscirò a farcela e visualizzo un arrivo stremato ed a fondo scala, sulla sola mezza.
Il ricordo di Agrigento era ancora ben vivo nella mente...

Inizio il riscaldamento molto lentamente perchè temo di sprecare energie sotto quel sole insistente... non avevo voglia di sudare ancor prima di iniziare la corsa e disidratarmi!

Dopo poche presentazioni di rito, alla presenza dei Campioni del recente passato, Massimo Vincenzo Modica e Francesco Bennici, parte la gara.
Durante il primo mini giro che introduceva i successivi 4 giri interi del Circuito automobilistico, cerco di restare nel gruppo di testa coperto.
Tra i possibili protagonisti figuravano per la prova di Gran Prix Sicilia, valida per il titolo regionale di categoria, Mohamed Idrissi, Vito Massimo Catania, Filippo Porto, Giovanni Soffietto, oltre altri validi avversari tra i più in forma al momento.

Temevo tutti, temevo me stesso e restavo coperto.
Noto con piacere che il caldo non lo avverto più di tanto e non mi surriscaldo là in mezzo grazie alle fresche folate di vento ed un'aria meno pesante di quella cittadina.
Il primo giro mi studio il tracciato e, come detto, noto una fluidità inaspettata che rende i quasi 5 Km rapidi e divertenti.
Primissime fasi di gara, resteremo solo in tre
Soluzione perfetta per un'organizzazione che si trova di colpo la completa assenza di strade da chiudere al traffico veicolare ed un solo punto di ristoro più che sufficiente.

Noto con piacere come questo circuito, immerso nel verde, per quella domenica sente solamente il "rombo" del motore umano, dalla scarpette veloci e scalpitanti e tutto intorno al nostro quartetto soltanto una piacevole quiete ogni tanto interrotta dagli incitamenti dei tifosi in zona arrivo a chiusura di ogni giro.

Il quartetto in quel momento, al passaggio del 1° giro era composto dal sottoscritto, oltre che da Catania, Idrissi e Porto, quest'ultimo galvanizzato dagli incitamenti, a tirare il gruppetto.
Non mi creava in quel momento fastidio il suo insistere e studiavo me stesso per capirne qualcosa.
Intanto, ero rilassato, correvo come se ci fosse una maratona in corso e visualizzavo l'arrivo della 21K come una sorta di passaggio a "metà gara".

Durante gli ultimi chilometri di gara...
Superato di poco il decimo chilometro e giunti al passaggio del secondo dei quattro giri del circuito, è Vito Massimo a provare a rinfrancare l'andatura, sospinto dall'incredibile incitamento della gente nei suoi riguardi, tutto dedicato (con merito) a lui.
Portava in mano dei fazzolettini ed era evidente che respirasse male, purtroppo i malanni di stagione alle volte possono inficiare una gara...

Il ragazzo dal grande cuore si mette avanti ma non resto da meno, sento lievemente alzare l'andatura ma ciò non mi dispiace, anzi fa sì che il più attivo fino a quel momento, F. Porto, inizi a staccarsi per poi lasciare definitivamente a noi tre il comando della gara.

Il passaggio al terzo giro, infatti, vede questa ulteriore novità e dentro di me mi preparo a tamponare un eventuale attacco.
Podio M35 :-D
Sotto un certo aspetto Vito M. ci prova ma desiste dopo qualche centinaio di metri e noto molti segnali positivi dentro di me che denotano grande rilassatezza, ben celati dietro gli occhiali adivista.
Il sole al termine della giornata mi regalerà un'ottima abbronzatura ma tutto sommato è stato gradevole e ben sopportabile, confermando che quella di marzo è la data giusta per organizzare questa corsa.

Entriamo nell'ultimo giro, gli ultimi 5K decisivi per la vittoria del titolo di Campione Regionale Master e si fa avanti Idrissi, dimenticato nel retro del gruppetto ma sempre presente e silenzioso.
Non mi ero dimenticato di lui, anzi era l'avversario che temevo di più e come previsto si pone avanti nelle fasi decisive.
Anche lui prova un allungo ma fallisce dopo qualche curva che recupero con grande tranquillità.
Il ritmo non è che fosse così incessante ma la mia mente era in modalità conservativa ma cosciente di buone possibilità... mi sentivo bene e non sapevo cosa sarebbe accaduto di lì a poco.

Ormai per il finale era fatta, avevo già visualizzato il punto esatto dove attaccare, quando i cartelli chilometrici piazzati verso la fine del giro segnavano prima 5, poi 10, poi 15 ed infine 20...
La folla di doppiati era sempre più varia ma non dava fastidio sorpassarli tanto era ampia la sede stradale e oltretutto davano colore ed incitamento a noi protagonisti.
Tutto ciò era bello, mi donava qualche speranza e l'ultimo chilometro si avvicinava, lentamente, troppo...

Idrissi in quel momento era avanti ma non faceva una piega, Vito forse non aveva più tante energie, chissà, fatto sta che al momento fatidico schiocco un attacco improvviso e con tutta la mia agilità: senza guardare più nè avversari nè orologio GPS vedo avanti la strada e probabilmente corro il primo 500m di attacco in 1'25".

Incredibilmente, non riesco a credere a me stesso, non sapevo in quale cassetto potessi tenere questa elasticità e questa velocità ma tutto ciò accade.
Vito Massimo mi incita da lontano e conseguentemente issa bandiera bianca.
Idrissi lo sento da dietro, i suoi passi sono vicini e temo abbia preparato il trampolino di lancio per la sua vittoria ma un chilometro è lungo.
Affrontata la folla dell'ultima chicane, a circa 400m dal traguardo, seppur con fatica continuo con un buon incedere e, come ai tempi migliori, vado avanti convinto della bontà del mio attacco.
Sembrava mi trovassi in pista quando invece era una pista da strada!

La folla si avvicina, del mio avversario più nessuna traccia e senza rilassarmi giungo felicemente al traguardo, vincendo!
Il tempo di esultare e proseguo avanti, sospinto dall'adrenalina e dalla positività acquisita: adesso entrava in ballo la fase due: ultimare il medio da 28-30 Km!

Ripercorro il giro, altri 5K, e per la prima metà le gambe bruciano vive dall'attacco sferrato pochi minuti prima: è dura procedere ma leggo 3'35"/Km sull'Adidas Smart Run Watch e vado avanti.
I doppiati mi incitano pur non capendo probabilmente perchè mi trovassi lì ma fanno enorme compagnia e nelle fasi finali del giro inizio a sentirmi meglio correndo sotto i 3'30"/Km.

Per gli amanti delle statistiche :-)
Entro dai Box e supero la folla che nel frattempo aveva concluso la corsa e decido di chiudere a 29K: mi toccava 1,5K avanti ed il ritorno "in contromano": avverto forte la fatica e trovo sofferenza laddove per i primi 20K di gara avessi provato sensazioni di grande rilassatezza.
Stringo i denti, il mio destino dipende dal GPS che avanza (nella sua reale attendibilità) e raggiunto l'obiettivo concludo finalmente l'impegno di giornata.

Contento del risultato, il momento della premiazione, in puro stile automobilistico è una festa e condividere l'unica giornata positiva dell'anno è una gioia.

Ci voleva come l'aria un giorno così, sembrava che il 2016 fosse iniziato in costante declino ed invece si presenta una speranza che accende delle reali possibilità di almeno non sfigurare alla Milano Marathon del 03 aprile prossimo.
Il profilo basso è d'obbligo ma, credetemi, non avevo mai bevuto dello spumante così buono in vita mia!

(Ringrazio Sicilia Running e le Società accorse alla Gara con i loro contributi fotografici)

3 commenti:

Francesco ha detto...

correre in un autodromo è una cosa particolare, da noi c'è la mezza di Monza, che ha un suo fascino !

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Francesco, la Mezza di Monza è davvero davvero interessante da fare... almeno una volta!
Spero di farcela quest'anno ;-)

Francesco ha detto...

Auguri per domani

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...