41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 9 novembre 2012

L'arrivo al Belvedere Rende Unica la III° Acchianata

L'arrivo vittorioso, nella mia Città - Photo Trinacria Palermo
Palermo, 04 novembre.

"Aria" di cambiamenti, di rapidi sbalzi d'umore, quelli meteorologici.
Laddove la domenica precedente, giorno 28 ottobre, durante la divertente e appassionante gara di "Sprint Trail" denominata "Up and Down" (che attraversa in pieno i sentieri naturali e argillosi della Montagna) organizzata dal Coach, aveva trovato una infelice giornata autunnale da paese tropicale con forti acquazzoni e rapide schiarite, nell'arco di soli sette giorni ci si è ritrovati a vivere un'altra giornata di sport in maniera più serena e piacevole, baciati in Vetta alla montagna della nostra Santa Protettrice da un caldo sole, anche troppo afoso per questo periodo.

E sempre Monte Pellegrino punto focale dell'organizzazione di corse, tutte davvero ben realizzate, di alto livello e dallo scenario naturale e paesaggistico unico.
Scenari così belli e immersi nella natura ne ho visti pochi in carriera, ma uno in particolare, tratto dalla 30K Belluno - Feltre, è rimasto nel mio cuore, sperando di tornarvi quanto prima.
Resta solamente il versante - Lato Addaura - Villa Igiea disponibile per organizzare un'altra corsa e non resterebbe più nessun centimetro quadrato di strada che non sia stato calpestato dalle mille e colorate scarpe da running :-)

Paolo Carollo, piazzato nel punto più impervio,
prima di mezzarancio, great!
Monte Pellegrino è da sempre la mia "palestra naturale", luogo di tanti allenamenti, prima risorsa nel recuperare piccoli infortuni o potenziare in fase di preparazione per un grande evento.
Ne conosco altimetria, pendenze e non c'è curva che non ricordi così bene come casa mia; quella piccola Montagna non ha segreti, mi appartiene ed il Santuario è meta di Pellegrinaggio sportivo almeno nella media di 20 apparizioni l'anno.
Ecco perchè, come nella recente P2P e come lo scorso anno, grazie anche all'invito della Società Sportiva Trinacria Palermo, non ho voluto rinunciare all'ennesima sfida.

Grosse differenze rispetto al 2011, dove il meteo borbottava pioggia e la preparazione era mirata ad una Maratona.
Quest'anno la situazione è stata ben diversa e correre in canottiera era obbligatorio visto il clima lievemente afoso ed atipico per questo periodo.
In più, complice i pochi chilometri corsi negli ultimi tempi ed una preparazione tecnica e muscolare ancora in fase di sviluppo, mi sentivo ottimista del risultato che avrei potuto cogliere lassù, all'arrivo.
La bella giornata, infine, ha consentito di spostare l'arrivo nella piazzetta panoramica di Monte Pellegrino, laddove svetta la statua di Santa Rosalia.
Quindi, nuovo arrivo e nuovo Record del Percorso da siglare per il vincitore!

Complice un calendario intasato di gare in questo periodo e la preparazione della Maratona di Palermo per alcuni i quali si sono sentiti scoraggiati nell'affrontare questo duro evento, sicuramente questi 150 partenti possono stare stretti per gli organizzatori.
Ma la qualità di una manifestazione si vede dai servizi offerti.
"Palermitan style is not good" si potrebbe dire per la nostra "malfamata" capacità di rovinare tutto...
La Natura è splendida da correre... lo dice
Nicola Gullifa
Ma non è affatto così e posso affermare che anche stavolta tutto è filato liscio ed i servizi abbondavano in qualità e quantità!

Non finirò mai di elogiare la capacità organizzativa dei vari Rob, Ferruccio, Damiano, Massimo, Franco, Enrico Maria, tutti runners anch'essi ma quella domenica fermi per offrire il meglio della loro esperienza ai partecipanti, me compreso.
Andare a correre all'estero ed in giro per l'Italia ti fa rendere conto di quali siano i segreti per rendere una manifestazione di successo, e loro l'hanno capito appieno!

Piacevolmente sorprendente è stata la copertura fotografica dell'evento dove un gruppo di entusiasti fotografi semi-professionisti si sono divertiti ad immortalare fatica e natura sotto mille angolazioni.
Salvatore Clemente, a capeggiare tutto il suo staff, è stato un piacere tornare a salutarlo dopo molto tempo (Palermo Maratona 2011).
Una delle rampe iniziali, Salvatore Clemente ha colto il segno!
Encomiabile, infine, per passione e applicazione, l'occhio preciso di Maurizio Crispi che ha regalato altre bellissime cartoline a tutti i runners (me compreso).
Infine un Grazie lungo quanto l'acchianata a Michele Amato che con il suo sito Sicilia Running sta rendendo protagonista assoluto il nostro amato quanto ricco di valori (e povero economicamente) sport.

Gara dura, adatta ad ogni tipo di podista; forse gli specialisti del Trail sono maggiormente avvantaggiati in quanto conoscono questo tipo di fatiche ai limiti della sopportazione.
Ma fortunatamente, oltre a non aver segreti per me quel percorso, in mia memoria mi sono imbattuto in gare dalle pendenze verticali ancor peggiori e disagevoli di questa.
Infatti basta correre a passo radente e si potrà sempre avanzare, agevolati dai lunghi lastroni di pietra liscia.
Il percorso dell'acchianata è duro sin dal primo passo e ti toglie il fiato per meno di venti minuti, il tempo di raggiungere il termine della vetta e fiondarsi in discesa verso il Santuario.
Percorso alternativo, a quello che si percorre normalmente in auto e meta di pellegrinaggio quando si vuol chiedere un "miracolo" alla nostra Santa.
Un altro chilometro o poco più di una lunga striscia di asfalto dalla leggera pendenza e si può dominare Palermo e godere di uno spettacolare panorama.

Al Pronti - Via mi sono lanciato all'attacco, solitario.
Già alla fine della prima rampa gli avversari erano distaccati di tanto da non poter pensare ad una loro collaborazione e così ho iniziato un forcing contro il tempo, nel tentativo di capire quale fossero i frutti di un lavoro incentrato sul potenziamento e innalzamento dell'assetto di corsa, punto critico in gare come queste.
Superata la prima parte, la più difficile (nota come "mezzarancio"), ho trovato buona facilità di corsa anche in punti nei quali normalmente inizio a cedere.
Partenza - Sotto l'occhio attento di Michele Amato (Sicilia Running)
Le nuove e leggerissime Adizero Feather 2 hanno un grip eccellente sui lastroni lisci e posso pennellare le traiettorie in modo ottimale.
E' un punto a loro favore, in quanto non vedevo l'ora di testarle su superfici scivolose: l'intersuola che fa da suola è stata progettata in maniera intelligente; la reattività della scarpa ha reso tutto più agevole del previsto.
L'impegno massimale è dedito al raggiungimento degli obelischi e l'ultima lunghissima rampa spezza i ritmi e le gambe.
Quel momento è stato il più difficile ed ho avvertito un appesantimento del passo; a quel punto ho pensato che la mia sarebbe stata una prova mediocre (come tante altre) quando invece, con mia sorpresa, al passaggio agli obelischi il cronometro segna 17'04".
Il mio Personal Best è 17'01" e poche altre volte l'ho avvicinato, ma sul momento non ci pensavo, visto ancora l'impegno ancora da affrontare e la fatica in corpo.

La rapida discesa in tutta spinta mi portava all'arrivo dello scorso anno (gara accorciata per maltempo) ed il passaggio in 18'15" (contro i 18'52" del 2011) è un segnale altrettanto positivo della bontà del lavoro svolto fin'ora.

Il resto è una lunga cavalcata fino al traguardo, a braccia aperte... una grandissima soddisfazione...

In zona arrivo, un servizio impeccabile con tanto di ristoro "sponsorizzato" e apprezzato da tutti i partecipanti, accompagnatori e curiosi, una premiazione più ricca di gadgets che delle solite coppe e l'azzeccata procedura di consegna del pacco gara, ma solamente all'arrivo di ogni partecipante.

Stanco come non mai, ci ho messo un pò prima di riprendermi ma sono fatiche a cui tutt'ora sono ancora abituato.
La Vittoria di questa domenica è tutta per la dedizione di Giuseppe D'Ambra
Photo S. Clemente
Il merito di questa condizione così ottimale va tutto al Vice Coach Giuseppe D'Ambra che con il suo appassionato lavoro di potenziamento generale mi sta dotando di capacità maggiori che, una volta guarito, spero che saranno essenziali per fare ancora molto bene, specie in Maratona.

Il Plantare arriverà a giorni e nel riadattamento giornaliero spero tanto che quel poco di infiammazione residua all'arto possa passare per ridarmi nuova fiducia in me stesso.

Giornate come queste danno morale e tanta ma tanta voglia di esserci, nuovamente.
Resto alla finesta, ma una 10K stradale a questo punto, si potrebbe tentar di fare per mantenere alto questo stato.
Resta il dubbio (o la certezza) su quale parte dell'Italia sceglierò per trovare un'altra prova che metta a nudo la mia reale competitività ;-)

(Parlano più le immagini che il racconto, merito del gruppo di fotografi citati: per ogni dettaglio e partecipanti alla gara, ecco la Fotostoria, il ringraziamento pubblico è d'obbligo!)

11 commenti:

Tommaso ha detto...

Ciao Filippo, complimenti per la prestazione e per la location stupenda, sei sempre immortalato in foto bellissime e degne di un campione quale sei!!

Io, di fronte all'ennesima recrudescenza della mia osteite pubica, ho deciso di fermarmi per un po'...credimi che è stata una delle decisioni più sofferte della mia vita ma è praticamente da febbraio scorso che corro con questo fastidio, non ne potevo più anche se è sempre stato altalenante. La mia non può essere una corsa di compromesso, è come quando buchi uno pneumatico, metti il ruotino di scorta e per un po' vai ma poi lo devi sostituire. Ho sottoposto la RMN all'attenzione di un ortopedico, non c'è alcun interessamento degli adduttori ne a livello muscolare nè tendineo solo questo edema midollare della spongiosa dell'osso pubico, si deve solo riassorbire con il dovuto tempo e riposo. Mi ha detto che è come avere un uovo che si rompe dentro ma l'involucro esterno rimane integro, questa è la situazione del mio osso. Devo fare riposo, stretching e tanti addominali e devo dire che in 4 giorni va già un filino meglio, soprattutto dopo gli addominali bassi. Mi sento più disteso l'addome. D'altronde qui da noi in bassa padana è arrivato il generale inverno (quanto lo odio!!!) per cui preferisco stare fermo ora per poi potermi godere la primavera e l'estate ad alti livelli.

Un caro saluto e grazie dei consigli e della fiducia!!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Tommaso.
Grazie, mi esalta sempre parlare così bene di angoli di Paradiso della mia Città.
Quelle pendenze rappresentano il mio luogo sacro, pellegrinare correndo è il massimo per me!

Per esperienza diretta, essendo stato anche io un caso disperato (un anno e mezzo di sofferenza e non avrei pensato più di correre), conviene mollare con gli allenamenti, lavori e tutto ciò che ti fa correre e dedicarsi al rafforzamento costante di dorsali e addominali oltre che dello stretching.

Anche io mi ero sottoposto ad un ciclo di cure (4-5 macchinari, non mi ricordo cosa facessero esattamente) con effetto antidolorifico, ma il risultato era blando.
D'estate andavo a mare, nuotavo, qualche corsetta in acqua e niente più.
Con molto tempo tutto è andato via e mai più è tornato...

Il freddo influisce negativamente sul recupero, cerca di coprire sempre la tua parte infiammata con un panno di lana (una vecchia maglia di lana la trovi sempre in casa...).
Sembra strano a dirlo, ma per questo tipo di problematiche le soluzioni antiche sono le più durature ed efficaci.

Considera che io, correndo solo 40' al giorno per ora, con rari allenamenti in salita e tanto lavoro statico di forza, non riesco a far passare l'infiammazione.
L'ideale sarebbe star fermi, il tempo stringe ed anche per me, se voglio pensare ad una maratona in primavera, è meglio prendere una decisione...

Tommaso ha detto...

Ciao Filippo e grazie del riscontro; la mia decisione di stop è stata dettata dal fatto che l'ultimo giorno che ho scorso ho avuto una fitta dolorosissima che mi è partita dalla zona perineale (l'ano praticamente) che mi ha quasi paralizzato la gamba, li mi sono detto "ora basta", ho preso coscienza che si era rotto un equilibrio già precario. Oggi sono quarto gg di stop totale dalla corsa, tanti esercizi posturali e addominali in pausa pranzo e 2 ore di camminata spedita alla sera. E devo riconoscere che il dolore sta già diminuendo, non mi sembra vero dal febbraio scorso poter fare finalmente ora certi movimenti senza sentite il dolore, è una bella sensazione anche senza correre; vuol dire che la mia strategia sta dando i suoi risultati...grazie per i consigli, ti terrò aggiornato

a presto!!

feliperun ha detto...

le salite su monte pellegrino sono tutte suggestive ed allenanti. Filippo ha ragione a definirlo palestra naturale, ci sono pendenze e superfici adatte a tutti dai pistaioli accanici ai fanatici del trail running! e le foto rendono molto bene l'idea. Già domenica 11 novembre sarà teatro di un inedito duathlon off road (mtb e trail)

luca Vittorio Veneto ha detto...

Ciao Fil, sono siculo come te ma non conosco questi posti meravigliosi.. la BL-Feltre come caratteristiche di paesaggio è una meraviglia corsa ai piedi delle dolomiti col monte cristallo in evidenza, ma non pi diri a sicilia e a sicilia!! :-)))
Noto con piacere che gli allenamenti hanno dato un netto miglioramento rispetto allo scorso. che come hai scritto eri in preparazione maratona (reggio emilia se non erro 2h22' :-))
restando comunque in tema di acchianati, ti chiedo: In una preparazione per la maratona, Quando consigli di utilizzare le ripetute in salita o percorsi in salita da affrontare a ritmi non proprio lenti? Servono questo timpo di allenamenti in preparazione a gare dalla mezza in su?
Ti chiedo anche un'altra cosa: secondo te nell'ultima settimana prima dello scarico in una preparazione per la maratonina, meglio un lavoro di questo tipo 4x2000 rec. 2'30'' oppure 8-9 km a ritmo mezza?.Io credo che siano allenanti tutti e due ma l'uno puo sostituire l'altro?
Ti saluto e rimango in attesa degli sviluppi al momento ci sarà il nuovo plantare :-)
Un abbraccio.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Tommaso.
I giorni che mi giravo nel letto sentendo questo maledetto dolore li ricordo ancora.
E ancora oggi apprezzo tanto la fortuna nel non sentirlo più questo dolore assurdo all'adduttore che mai più andava via...
Spero che le mie azioni siano risolutive anche per il perone, ma sicuramente c'è di cambiare qualcosa negli appoggi e ci vorrà del tempo.

Non si può pretendere di far passare un dolore cronicizzato correndo ad alti livelli o ad alti ritmi, i tuoi alti ritmi!

Ci vuole pazienza, si deve provare a reagire, perchè desidero maggiormente il mio benessere fisico.
Sabato mattino ero a seguire i miei atleti in un lavoro in Villetta.
Era da tempo che non respiravo quell'aria, non vedevo quel colore che solamente il sole del mattino ti regala.
Ecco, io desidero riavere tutto questo, la mia motivazione per guarire!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@felipe, tu sei l'enjoy running man della corsa, col tuo arrivo!
Fatica bestiale ma soddisfazione incommensurabile!
Palermo ha posti meravigliosi, un mio amico mi ha chiesto se quella era la "Muraglia Cinese".
No, è semplicemente e meravigliosamente la nostra Palermo.

Ed è la nostra vera palestra naturale!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Luca.
Ti rispondo dalla fine.
Vanno bene entrambi i lavori; io in situazioni diverse ho finalizzato un simile evento con entrambe le soluzioni, ma prediligo le ripetute che ti rendono più agile e sono più veritiere sulle tue attuali condizioni.

Vorrei tornare alla Belluno Feltre ma davvero competitivo: basta che passi questo problema, sento che mi sto mantenendo in ottima condizione; alla prima occasione verrò a trovarvi, puoi contarci!

Le salite principalmente sono utilizzate per preparare un evento come base di forza.
Si parte sempre con brevi scatti per poi allungare negli allenamenti seguenti.
Un lavoro di salita lunga può essere un utile richiamo di forza durante la preparazione specifica e posso affermare che fa sempre bene.
Anzi, innalza molto la condizione ed io ogni tanto lo inserirei anche un lungo di sola salita di tanto in tanto.

Addirittura un lavoro di salita lunga in prossimità di un evento può anche darti della forza in più, purchè non esageri troppo ovviamente.
Ho fatto centro alcune volte quando poco prima ho inserito delle salite.

Addirittura prima di iniziare lo scarico (per esempio al mercoledì), alcuni allunghi in salita da 100m senza troppo impegno mi servono per svegliare i piedi (il mio punto debole) e funziona!

Insomma, le salite aiutano sempre, sono decisamente l'allenamento più versatile che c'è!

Luca Vittorio Veneto ha detto...

Beh allora mi auguro buon lavoro! ahahahha.. sei stato chiarissimo e come al solito farò tesoro di questi consigli ;)
quasi quasi domani provero con gli allunghi che mi hai suggerito, tanto qui di salite ho solo l'imbarazzo della scelta! potrei fare un 15x100m. recupero 45''? in programma avevo un 8x400 rec. 1' e dopo 3' 2x1000 rec. 2'.. posso sostituire questo allenamento cn gli allunghi? oppure faccio gli allunghi alla fine, ma ho paura di sovraccaricare! tu che dici?
:-))))

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Luca.
Bell'allenamento, questo di 400m ripetute e poi finalizzato con dei 2000m, un lavoro alla "Duca"!

No, questo è un lavoro che stimola molto la resistenza alla velocità, metti molto acido lattico e cerchi di finalizzare con uno sforzo più duraturo ed intenso; funziona perchè velocizzi sul giro singolo e ti trovi altrettanto a tuo agio durante i 5 giri consecutivi.

Un lavoro di salite brevi è tutt'altro discorso: intanto alleni diversi distretti muscolari (è un lavoro più di forza, impegnativo per tanti muscoli delle gambe e, dato il passo più accorciato, rilassante per il tendine d'achille per esempio).

Quel che intendo dire quando inserisco delle salite brevi (tipo 10x100m) è che per esempio corro il lungo lento, mi reco sul posto e, senza guardare tempi e cronometri, mi concentro sui piedi cercando di correre queste salitelle come degli allunghi più tecnici.
E come recupero il ritorno alla partenza, molto semplicemente, un sali-scendi continuo.
Niente fiatone, impegno al 60% detto molto "terra - terra" (così si dice a Palermo per esprimere una analogia a "scarso") ;-)

luca vittorio veneto ha detto...

Hai centrato in pieno :-) ;-) Adesso ho capito la finalita' volendo si potrebbero effettuare tutti cmq..ma optero' per quello in programma alla duca!! Grazie delle dritte.. a presto.

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...