41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

sabato 30 giugno 2012

Adidas Adizero Boston 3 vs Adizero F50.2

E' l'era del micoach,, disponibile in tutti i modelli
Materiali raffinati, innovazione, design o un prodotto sicuro, di successo e tanto versatile?

Quest'anno Adidas quando mi ha fornito le nuove Adizero F50.2, devo ammetterlo, un pò sono rimasto spiazzato perchè il cambio di rotta rispetto alla prima scarpa (per me eccellente alternativa alla scarpa da gara per reattività e versatilità) è stato deciso.
Adidas produce diverse varietà di scarpe da gara della categoria "A1" - Ultraleggere e questo modello, differente per design e per scelta dei materiali, quest'anno è stato collocato per soddisfare una maggiore utenza di runners, nella categoria "A2" delle intermedie.
Arrivo vincente di un 3.000m in pista
(Fonte SiciliaRunning.it)

Un cambio di rotta, quindi, che ha comportato un'inevitabile aumento di peso visto che la scarpa resta comunque accattivante nello stile ma ulteriormente rivoluzionata nei contenuti tecnici.

Dall'altro lato, come migliorare un prodotto di così grande successo tra gli estimatori che hanno avuto il piacere di utilizzarla nelle tante gare e allenamenti veloci, come la Adizero Boston 3?
Adidas, che sta sempre attenta ai dettagli e cerca di venire incontro alla salute dei propri utenti con scarpe principalmente curate nell'assecondare il movimento della meccanica di corsa, ha messo dentro la Boston 3 altro valore aggiunto come la Suola in gomma Continental per migliorare il già eccellente grip ed ha cambiato seppur di poco la distribuzione dei pesi tra tallone ed avampiede, rendendo più immediata e diretta la rullata.
Un pò come è avvenuto con la Supernova Glide 4 già descritta in altra occasione.

Ma andiamo ai dettagli.

TOMAIA
Tomaie a Confronto - Massima cura, persino dei lacci

La Adizero Boston 3 continua per la sua strada e mantiene una calzata curata in ogni dettaglio da far sembrare assente la presenza della calzatura durante l'attività.
Fasciante come sempre e meglio della precedente versione con un un assemblaggio del mesh traspirante che assume maggior comfort ed eleganza con il rinnovato design Adizero.
Tutto porta a pensare che sia una scarpa da gara per chi corre ritmi da 3'30"/Km in su, agile come non mai, anche in pista; insomma la sorella maggiore della Adizero Adios 2!

La Adizero F50.2 continua a perseguire la strada dell'originalità ma tanti sono i cambiamenti avvertiti.
La calzata non è più estrema come la prima versione ma adesso è più larga e dona maggiore comfort.
A tratti il mio piede avverte anche dei "sensi di vuoto" dovuti all'elasticità della tomaia che dona anche colori brillanti.
Bella ed appariscente alla vista, resta il modello di punta delle "Tre Strisce" collocate in orizzontale che richiamano da quest'anno tutta la linea delle chiodate da mezzofondo in Pista.
Anche questa soluzione mi ha soddisfatto appieno in quanto a traspirabilità ed alle sensazioni tattili; molto bello il microsuede attorno al collo piede, esternamente.

INTERSUOLA

Il dettaglio dei due tipi di Formotion
La Adizero Boston 3 acquisisce maggiore reattività grazie ad un'intersuola leggermente modificata che comporta una rullata del piede più immediata.
Cambiare passo anche a ritmi elevati da 2'50" - 3'00"/Km  non è poi così difficile, aiutati dal peso limitato della scarpa che fa il resto.
Il Formotion al tallone lavora davvero bene ed il celebre grip che ha reso famosa questa scarpa fanno il resto, nessun grosso cambiamento di rilievo come è giusto che sia.
Classico supporto "Torsion System" mediale che accompagna senza restrizioni il normale movimento di pronazione del piede.
E' una scarpa STRADALE, esprime il meglio di se nel duro e piatto asfalto.

La Adizero F50.2 mantiene molte delle caratteristiche della prima versione, primo fra tutti il design della suola.
Aggressivo come pochi altri modelli di casa Adidas, funziona sempre bene e, grazie al leggero supporto mediale "Torsion System" inserito a scomparsa tra intersuola e suola, si acquisisce una corsa molto naturale e libera da costrizioni.
Ampia la pianta ed un sistema di ammortizzazione tallonare "Formotion" diverso da quello della Boston 3: più affusolato e con maggiore spessore.
Originale l'estensione dell'intersuola tale da associarsi alla conchiglia di alloggio dell'area tendine d'achille - tallone "SprintFrame" che irrigidisce questo nuovo modello, pensato anche al multisport ed ai cambi di direzione laterali in allenamento.


Sinceramente mi trovo meglio nel complesso con l'omogenea distribuzione della spinta data dalla Boston 3, rispetto ad una più reattiva quanto "divertente" F50.2.

SUOLA

Gomma Continental o Design Aggressivo?
Gomma Continental per la Boston 3 ed è quanto di meglio si possa avere.
Il grip è sempre ben curato ma il disegno della suola in questa versione la rende più aggressiva per mordere l'asfalto.
Tanti gli intagli di flessione longitudinali e uno su tutti, quello che segue il Torsion System, determinante per scaricare nell'avampiede l'impatto nel modo più naturale possibile.
La scarpa guadagna maggiore naturalezza nel movimento: non a caso il design della suola è molto somigliante anche nella Supernova Glide 4 che nell'Adistar Ride 4.

La Adizero F50.2 usa delle geometrie differenti che danno tanto a ritmi elevati.
Nonostante la scarpa pesi qualche grammo in più della Boston 3, mi ha entusiasmato maggiormente in pista per la rigidità dello "SprintFrame" al tallone e per il Formotion più reattivo.
Nell'allungare la distanza si perde qualcosa in comfort e protezione; penso che sia una scarpa pensata non unicamente per la disciplina della corsa ma più che altro per alternare scatti e lavori veloci.
Una sessione di allenamento di Fartlek o ripetute veloci (non più di 2') alternate a recupero sono il lavoro allenante che più si addice a questa F50.2.

CONCLUSIONI

Il design della suola dellaF50.2 somiglia ad una chiodata!
Volete andare sul sicuro e puntare tutto sulla Maratona faticosamente preparata?
Meglio una Adizero Boston 3 che con tutta sicurezza vi traghetterà sull'obiettivo prefissato, su un target tra le 2h30' e le 3h30'; oltre questi tempi sono ottime le Supernova Glide 4.
Scarpa molto veloce, reattiva grazie al dislivello più curato nell'intersuola va più che bene nelle gare corte tra i 3K ed i 10K; il meglio di se lo darà nella Mezza Maratona nella quale le calzerei volentieri se non dovessi correre su ritmi esasperati.

Preferisci avere ai piedi una scarpa che si faccia notare immediatamente e che ti permetta di sfidare il tuo amico/avversario alla prima occasione o che ti permetta di correre in tutta libertà?
Meglio allora le Adizero F50.2, leggere, reattive e molto divertenti.
Il modello è un concentrato di innovazione e di tecnologia Adidas, il che la rende una scarpa molto seria e professionale nel mondo Running, adatta anche per correrci tutti i giorni per chilometraggi non eccessivi.
Rientra nella categoria delle Intermedie, ma è "alternativa" poichè concepita per concedere al piede una libertà di movimento non usuale per una specialista del Running.

Due Intermedie dai due animi differenti; Adidas ha scelto un percorso che confluisce nella sua filosofia di recente comunicazione che da spazio alle esigenze di ogni singola individualità: "all adidas", aggiungo "all YOU".

15 commenti:

Tommaso ha detto...

Ciao Filippo,

complimenti per le descrizioni dettagliate di queste grandiose scarpe; io ho già percorso circa 250 km con le boston 3, davvero rivoluzionata rispetto alle precedenti versioni; peso da gara e ammortizzamento da allenamento, ottimo compromesso davvero. Come hai sostenuto tante volte adidas ha la capacità di disegnare attorno al piede la scarpa, in spinta e in cambio passo hai la sensazione di avere la scappa adesa a te, non la senti scappare come scarpe di altre aziende. Posso affermare che si tratta di una prerogativa di adidas, le rende davvero uniche.
Aspetto le nuovo foto sul tuo blog delle colorazioni FW 2012, sul web ci sono già in giro.

A presto!!

ciro ha detto...

Ciao Filippo,innanzitutto complimenti per le tue prestazioni e per il blog. Potersti dirmi come si collocano le adios rispetto alle boston 3, per le gare dai 10.000 alla maratona? Vorrei capire se mi "posso permettere" le adios o è meglio che mi orienti sulle boston. Per il momento ho un personale di 36' sulla 10 km, di 1h19' sulla mezza e 2 h 59' sulla maratona... in attesa di chiuderla senza crisi! Grazie in anticipo

feliperun ha detto...

boston 2 mi parvero eccellenti, le boston 3 sembrano più confortevoli delle precedenti senza perdere in reattività, ed hanno migliorato il grip (nelle boston 2 era studiato solo per asfalto senza alcuna eccezione neppure momentanea)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Tommaso!
La Boston 3 è stata realizzata davvero bene, non cede nulla nemmeno alle alte velocità, per questo l'ho usata in una garetta in pista dove ho cambiato all'ultimo 1.000m in 2'54" in tutta tranquillità senza che mi scappasse il passo.
E' un buon update, pensata esclusivamente per gareggiare e correre forte su strada.

Tra l'altro nelle prime Adios (concepite a fine 2008!) non c'era questa capacità di tenere adesa la scarpa al piede senza costrizioni, il che non le rendeva tremendamente comode come è sempre stata la Boston da quando ha acquisito l'ammortizzazione "Formotion".

Le nuove Adios 2, con la nuova tomaia molto elastica e confortevole hanno acquisito la pregorativa di essere salde "dinamicamente" al piede vista l'elasticità donata dallo strato interno.
Fantastiche, oltre tutto l'intersuola le ha rese meno estreme pur mantenendole leggere e reattive.
Questione di geometrie e di piccole modifiche, ma sostanziali, alla progettazione.
Ogni commento è sempre un punto di riferimento per l'azienda.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Ciro, grazie e benvenuto!

Hai ottimi tempi su tutte le distanze e secondo me il migliore è proprio nella mezza ed il peggiore... proprio nella maratona!!!
Ma se sei alle prime esperienze, non demordere perchè dopo un buon numero di maratone corse ti abituerai fisiologicamente e mentalmente alla distanza.

Tranquillissimamente usa le Boston 3 per gareggiare e le Supernova Glide 4 per i lunghi chilometrici in tutto comfort.
Le Adios 2 io personalmente le uso spesso al posto delle chiodate per correre abbondantemente sotto i 3'00/Km e fino ai 2'40"/Km danno il loro meglio.
Nei medi e nelle corse su strada dove oscillo tra i 3'05" ed i 3'15"/Km sanno dare una buona risposta in reattività e si difendono anche in discesa pur avendo scarsa protezione.

Dai 3'30"/Km in su preferisco di gran lunga correre con le Boston 3 che nemmeno si sentono al piede.

Grip quasi uguale o superiore rispetto alle Adios che hanno il vantaggio di avere i piccoli tasselli proprio sotto la pianta del piede per restituire maggiore reattività, utile alle alte velocità.

Quindi... Boston 3 absolutely!

E tra l'altro (come dice sopra Tommaso) i colori Fall Winter sono veramente belli: rosso acceso dominante e blu nei dettagli, come questa:
http://www.adidas.it/adizero-Boston-3-M-Uomo/G60512_620,it_IT,pd.html

Buone corse :-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Felipe, tu che sei decisamente un Adidas user convinto con i fatti che ha scalato le montagne più impervie e scollinato ad ogni passo della Boston Marathon con le fide Boston 2, vedrai che troverai maggior feeling con questa nuova versione che ha subito solo quelle piccole modifiche di cui necessitava.

Alla fine la F50.2 collocata adesso tra le Intermedie, ha una sua maggiore identità, sfruttabile anche dai giovani corridori amanti delle mode e dei colori accesi che magari cerchino una calzatura derivata dal Football e che sia tanto tecnica.

Beh... meglio di vedere tanti giovani correre al tramonto per i viali di Mondello con quegli obbrobri delle air max o delle converse ai piedi e spaccarseli :-(

ciro ha detto...

Grazie per la risposta! La prossima settimana inizierò la preparazione della maratona di Venezia con le glide 4 e conto di correrla con le boston 3. Sarà la mia terza maratona e spero di portare a termine tutta la preparazione senza i consueti, per me, fastidi al tendine d'achille che puntualmente mi rallentano!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Ciro, un buon consiglio non costa nulla, spero di dartene altri!

Per quanto riguarda il tendine d'achille, curalo bene e vai da un buon medico e da un fisioterapista perchè portarsi appresso un problema così pericolo da MAL-gestire alla lunga porta a patologie che non si risolvono più tanto facilmente.

E' un consiglio e nessuna scarpa può a quel punto darti sollievo, se non temporaneo.
Anche io mi sono deciso di rivolgermi ad un bravo medico per cercare di eliminare alla radice un problema tendineo (al peroneo) che mi porto da troppo tempo...

A quanto pare girare sempre in Pista o in un anello circolare di certo non aiuta quando fai migliaia di chilometri l'anno...
La prudenza non è mai troppa e l'esperienza si acquisisce negli anni...

Ciò che sto imparando è che conviene correre il più possibile in ambienti più mossi possibile, come parchi o spazi ampi ed evitare movimenti ripetitivi ed usuranti quali possono essere la corsa su terreni asfaltati o su campi circolari.

CRISTIANO ha detto...

ciao Filippo, è da alcuni mesi che ti seguo nel tuo blog e non posso che unirmi agli altri nel complimentarmi per le tue prestazioni e le informazioni dettagliate che scrivi nel tuo blog. Vorrei chiederti un consiglio: mi sto preparando, siamo in dirittura d'arrivo, per la maratona di Venezia del 28/10 dove vorrei provare a stare sotto le 3 ore e 20 minuti. Ho un personale di 3H 25' 24'' roma 2011, peso attualmente 72 kg sono alto 175 cm ed ho 38 anni. Da quando è iniziata la passione per il running corro con le adidas supernova glide, attualmente la versione 3. Con queste attualmente ho corso 750 km e quindi vorrei sostituirle in previsione della gara. Cosa mi consigli ? Passare alla serie 4 oppure valutare per la gara le BOSTON 3. Posso avere la tua opinione dall'alto della tua esperienza ? grazie alla px

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Cristiano, grazie tantissime per i complimenti!
Sto attraversando un momento difficile ma ne parlerò più avanti; la mia passione da atleta quindi non è affatto diminuita e tra non molto tempo spero di tornare tanto attivo sul campo :-)

Sto anche seguendo con crescente interesse runners del tuo livello, apprezzandone anche le loro doti e passioni.
Uno di loro proverà a Berlino a migliorare il personale, sperando di ottenere un gran bel miglioramento... speriamo!
Altri li sto seguendo per la rotta verso Venezia; in questa settimana sto infatti inziando ad incrementare il carico di chilometri ed a breve i primi lavori specifici di un certo tipo.

Con i tuoi tempi, il tuo ritmo ed il tuo peso, se fin'ora hai corso con equilibrio, non dovresti usare una Intermedia come la Boston 3.
Io la vedo sempre come una scarpa veloce da gara che nel caso tuo dovresti usare fino ai 10 Km o negli allenamenti veloci (io la faccio usare quando i miei ragazzi corrono attorno i 4'00"/Km le ripetute dei 1.000m in pista).

In una corsa di lunga distanza una scarpa troppo leggera potrebbe essere controproducente e rischieresti di allungare i tempi di recupero dal post-gara.

Ormai la Supernova Glide 3 non la fanno più e dal nuovo modello (la SGlide 4) c'è stato un cambio di rotta.
L'hanno alleggerita e non di poco (vedi il mio post sulla scarpa) rendendola più agile e più "corsaiola".
E' più comoda sulla pianta e sempre avvolgente attorno la pianta, il che è ottimo in chiave maratona.

Ti consiglio di provarla, è l'ideale per te, secondo me la scelta migliore per i tuoi tempi.
Io l'ho trovata tanto agile e molto più vicina alla Adizero Boston come prestazioni.

Per ogni altro consiglio, anche dubbi in avvicinamento alla Gara, chiedi pure!

Gianlu ha detto...

Ciao Filippo, mi aggiungo anche io alla lista delle numerose persone che ti seguono e che ti fanno i complimenti.
Anche io sono un utilizzatore di adidas ma in questo ultimo periodo ho avuto uno strano inconveniente e volevo chiederti un parere...
Ho iniziato ad usare le Adidas con le adios per le gare brevi e fino alla mezza, con grandi soddisfazioni di calzata e ritmi (10000 in 36'48 e mezza in 1h21'11); visto la grande calzata ho optato anche per una scarpa da allenamento, da abbinare alle brooks, che mi avrebbero portato a correre la maratona di venezia.
La scelta è ricaduta sulle boston 3 a fine agosto.
Dopo averle provate su strada un paio di volte, ad inizio settembre le ho usate in una gara (la 5 laghi di ivrea) con percorso collinare molto impegnativo in buona parte tra i boschi, ottenendo un buon piazzamento.
Dopo la gara ho iniziato ad avere problemi al tibiale posteriore destro; purtroppo non ho dato retta alle indicazioni del mio corpo ed ho continuato con gli allenamenti in ottica maratona, pensando che il dolore fosse solo dovuto alla tipologia di gara.
Per farla breve a fine settembre ho iniziato ad avere grossi problemi che mi facevano camminare a fatica dopo allenamenti qualitativi o come dopo l'ultima gara stagionale del 30 settembre (la 30 trentina).
Da allora mi sono fermato per questa infiammazione del tibiale posteriore destro.... volendo approfondire le cause dell'infortunio ho fatto una visita baropodometrica in cui è emerso che concentravo il peso del mio corpo sul piede sinistro e di conseguenza creavo scompenso a destra!
Il risultato è stato quello di fare dei plantari e proprio nel mostrare le scarpe al podologo è emersa la sorpresa: le boston 3 che avevano circa 230 km erano praticamente sfondate! In pratica la scarpa destra ha ceduto sull'interno piegandosi vistosamente! Veramente incredibile!
Le ho riportate in negozio e l'ottimo venditore mi ha detto che non sono il primo ad avere problemi che queste scarpe (lui stesso ha avuto un problema similare!). Il fatto è che non riesco a capire se possa essere causato dal mio appoggio errato o se la scarpa era difettosa di suo e non me ne sono accorto!
La sostanza è che sono rimasto fermo per un mese e che ora sto riprendendo anche se il dolore non è scomparso del tutto!
Da buon utilizzatore di Adidas, mi piacerebbe sapere la tua opinione.
Ti ringrazio anticipatamente e ti chiedo scusa se mi sono dilungato nel racconto!
Ciao.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Gianlu.
Grazie per la tua testimonianza.

Non ho capito se le Boston 3 le hai utilizzate per gli allenamenti ordinari comprendenti i lunghi lenti o per i lavori più lunghi (quali fartlek, medi, gare blande, ecc).
Utilizzando in gara le Adizero Adios una intermedia è adatta a te solo per questo tipo di utilizzo.

Ovviamente, puoi scegliere la marca che preferisci, ma conviene sempre una A3 Massimo ammortizzamento come la Supernova Glide 4 per correre tanti chilometri.

Premesso ciò, ti posso garantire che la cosa mi stupisce ma nel contempo vorrei saperne di più per girare la tua testimonianza in Azienda, e con la massima sollecitudine.
Ti chiedo, quindi, di inviarmi se puoi all'indirizzo di posta elettronica fil79.lopiccolo@libero.it alcune foto che testimoniano tale difetto strutturale della scarpa, per capire meglio.

Considera che le ho usate già almeno per 800 Km in modo alternato (ho fatto poche gare e allenamenti veloci ultimamente) ma non ho mai trovato nessuna difformità nell'intersuola.
E se vedessi le foto della SGlide4 a fine utilizzo, vedresti come si sono ben mantenute (e ci ho fatto la guerra!).

Anche io a causa di questo squilibrio meccanico (gravo molto sul destro e si infiamma) sto combattendo con l'infiammazione al peroneo destro.
Praticamente ho una massa muscolare maggiore sul destro che sul sinistro ma per la pressione ed i tempi di appoggio a terra non basta ad attutire gli urti.
Strano che nel tuo caso si infiammi il tibiale destro quando carichi molto sul sinistro...

Concludendo, tra i molti podisti che hanno scelto le Adizero Boston 3, ho avuto solamente ottimi feedback e le riacquisteranno; per tanti è la scarpa ideale per correre una maratona e credo lo sia anche per te, ma solo da gara!

Attendo tue foto, grazie!

Gianlu ha detto...

Ciao Filippo, grazie per la pronta risposta, a breve ti invio le foto delle scarpe...
Le Boston 3 le ho usate per le ripetute lunghe ed i lunghi a ritmo, perché le avevo prese in ottica della maratona.
Effettivamente anche io ho sempre e solo sentito ottimi commenti su queste scarpe (anche da compagni di corsa) e questo è stato uno dei motivi che mi ha convinto a comprarle.
In merito al mio problema, la spiegazione che mi hanno dato è che a sinistra prono eccessivamente e di conseguenza la gamba tende ad accorciarsi, in questo modo la gamba destra si trova a compensare il difetto della sinistra lavorando male! Boh?
Al momento ho fatto i plantari e in queste mie brevi uscite post-infortunio sembra vadano bene...
Grazie mille dell'interessamento.

Zio ha detto...

Ciao Filippo. Mi chiamo Lauro e sono un runner cagliaritano e ti ho visto vincere a cagliari nell 'ultima edizione. Vorrei chiederti un consiglio. Sono alto 1.69 e peso 58 kg. Ho un personale di 1.28 alla mezza e 3.18 alla maratona. Ho un piede neutro e da quando ho conosciuto la boston non mi sono mai staccato da lei !!! Vorrei dedicarmi quest'anno al fatidico 1.24 per poter poi dedicarmi alla maratona sotto le 3h. Per cause di forza maggiore non potevo correre assiduamente nonostante abbia un potenziale di 38 minuti nei 10.000 m ottenuti durante la preparazione della maratona di firenze dell'anno precedente. Vorrei chiederti se continuare ad usare la boston 3 per entrambe le gare o pensare alle adios per la mezza. Attualmente mi alleno con le supernova glide 4 ma in gara ho sempre usato la boston 3 in entrambe le competizioni. Cosa mi consigli ??? Nel frattempo complimenti per i tuoi successi !!! ;-)

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao "Zio", auguri di buone feste!

Grazie per i complimenti, ultimamente sono stato un poco assente ma è stato saggio fare così, fortunatamente non ho gravi problemi ed un periodo rigenerativo ci voleva, spero in un 2014 di forte rilancio!

Le Adizero Boston sono un punto di riferimento per tantissimi atleti nel panorama vasto delle A2.

Le nuove Boston 4 sono più leggere e sicuramente per il tuo fatidico 1h24' le puoi calzare ad occhi chiusi, anche per scendere 10' più giù!

E' anche vero che con la nuova intersuola Boost le cose sono cambiate in meglio.
Le Adios Boost sono più morbide della Adios 2 classica e con stessa leggerezza ed un pizzico di reattività in più!
Sono tra l'altro molto stabili e se vuoi davvero passare ad una A1 non puoi che pensare bene di prendere una Adios.
Entrambi i modelli sono eccellenti, come calzata la Adios 2 è superiore alla Adios Boost (meno aderente, più "comoda") ma come risposta elastica siamo ad un gradino superiore.

Puoi prendere la A1 solo per questione di leggerezza, ma ti consiglio vivamente di utilizzarla per ora solo per gli allenamenti molto veloci (ripetute max di 500m in pista o su strada): un approccio diverso a livello meccanico lo noterai immediatamente ed è bene (anche per i tuoi appoggi) che ti abitui per gradi.

Già con i 20-30 grammi in meno della Boston 4 volerai!

Hai due scelte, ma segui questi consigli!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...