41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

lunedì 15 agosto 2011

Era meglio lasciar perdere...

Primi di agosto...

Potrei uscirne soddisfatto dall'ultima settimana di gare su strada corse prima del periodo di altura, ma resta sempre il dubbio se ne fosse valsa la pena...

E' anche vero che in passato nelle corse a montepremi averci provato ha portato anche a inaspettati risultati, ma in casi come questi non c'è che allargare le braccia.

Eppure un tempo non era così: i grandi Campioni di razza si sapevano distinguere scegliendo bene i propri eventi e non si presentavano mai a corse di livello inferiore, riservate agli atleti locali.
Allo stesso modo io stesso non mi permetto di rubare la scena alle gare amatoriali solo per il gusto di vincere, o peggio ancora di togliere la vittoria ad uno di questi atleti: costi quel che costi, questo non è più sport e mai farei una cosa del genere...
Se alcune volte mi presento a corse di livello amatoriale è solo per un gesto di amicizia nei confronti di persone che con me lo sono state amiche sempre, niente altro, ma un gesto non va necessariamente ricambiato con "ciò" che si vuole...

Quel che è accaduto, quindi, è che la stessa batteria di keniani (magari della stessa "scuderia") si presenti alle gare di Bianco (RC), San Filippo del Mela (ME), Cittanova (RC) e Roccella Ionica (CZ) senza perdere uno solo di questi appuntamenti, favoriti dalla vicinanza chilometrica.

Aver corso solo due di questi appuntamenti ha significato per me un enorme spreco di risorse mentali e fisiche solo per raggiungere questi luoghi, un'altra "impresa" da raccontare ai nipoti...

Solo partecipando ne sarebbe valsa la pena o no, ma trovarsi alla partenza della gara di San Filippo del Mela con ben sei atleti keniani di un certo spessore poteva essere demotivante, ma mi sono concentrato sugli obiettivi raggiungibili e devo dire di essermela cavata bene.

Giungere ottavo e primo italiano con un crono decisamente confortante e tra i migliori di sempre su questa corsa di 33'35" su un percorso in saliscendi parecchio impegnativo (14 giri da 710m in continuo saliscendi e portati a 10K precisi), con una prestazione confortante può essere soddisfacente ma non nel montepremi praticamente monopolizzato dalla truppa keniota giunta in massa dalla gara precedente...
Non riesco nemmeno a descrivere quanto fosse pesante l'afa quel giorno...
Stessa cosa si può affermare anche per Marco Calderone (Violettaclub, che correva "in casa") giunto nono e per Marcello Marcianò (Lib. Benevento, di Altofonte), giunto decimo.

Il giorno successivo solo la stretta amicizia e stima dei confronti di Michele Giofrè e Antonio Ferro mi ha portato a presentarmi alla riuscitissima prima edizione della CorriCittanova in notturna dello scorso 8 agosto.
In quel caso non importava tanto attaccare le prime posizioni e ultimamente (per il bene dell'atletica) il livello in Calabria si è leggermente elevato con un Grandissimo Master come Maurizio Leone dalla sua sempre elegante corsa, dal giovanissimo Costantino e dal rientrante Antonio Guzzi del Violettaclub.
La delusione di trovare schierati alla partenza ancora una volta due degli stessi keniani visti ovunque ha non di poco affievolito la mia voglia di battagliare.
Bella la presentazione atleti, non proprio azzeccato l'orario di partenza troppo tardo ma giustificato da una prima parte della manifestazione dedicato ai più piccoli, ma subito al via si tira fortissimo.
Per ben tre dei nove K della gara ho corso sul filo dei 3'00/Km ma in troppi erano scappati via e la mia inarrestabile voglia di lottare un poco è andata in vacanza al mare...
La stanchezza del giorno prima, il percorso parecchio insidioso con due strappetti ed un lungo rettilineo in leggera salita hanno reso interessante il livello tecnico della gara ma fiaccato troppo preso la mia resistenza.
Alla fine chiudo al settimo posto, dietro Maurizio Leone e Consolato (nell'ordine inverso) e tutti felici e contenti a casa... alle 05:30 del mattino...

Ne è valsa la pena?
Proprio no, questa volta, ma quello che mi rattrista maggiormente è che ogni Santo anno questi corridori keniani cambiano, dopo che la spremuta dei precedenti a suon di gare li fa disperdere chissà dove.
Questa non è atletica ma business di scarso livello, cose che i grandi Campioni non si sognerebbero di fare; negli Stati Uniti ormai da qualche anno si stanno affermando decine e decine di atleti di ottimo livello sin dai college.
E' stata un'impresa difficilissima, puntare tutto sull'uomo bianco, difficile da far emergere nel running dominato dall'Africa e ciò è costato tante risorse economiche.
Ma non tutti hanno voglia di spendere del tempo solo per il bene dell'atletica...

(Ringrazio Miletomarathon e divertiamocicorrendo per le foto)

17 commenti:

Federico ha detto...

Ciao Filippo, se non sbaglio ogni manifestazione approvata FIDAL deve prevedere per regolamento un montepremi ( pari al 25% del totale ) riservato agli atleti italiani.
Quanto alla presenza di atleti keniani/ stranieri di primo livello, la colpa è da dare ai loro manager: personalmente preferisco vedere una gara combattuta a ritmi inferiori piuttosto che 2-3 atleti che danno 3 minuti al primo "terrestre".

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Federico!
Si, hai detto cose giustissime, ma dimmi chi in Italia applica questa regola...
Sono in pochi e tra l'altro nelle Maratone accade davvero di rado dove l'interesse economico è ancora rilevante che parlare delle 100 euro sparse qua e la...
Dovendo partire per l'altura non mi sono sognato di attaccare discorsi contro il livello delle corse che credo non fossero nazionali o internazionali...
Il fatto è che questi keniani sono spremuti tutti gli anni alla stessa maniera e puntualmente cambiano all'annata successiva con elementi sempre più forti ed evoluti.
Non sapendo muoversi sono diretti da queste persone che li mandano a destra e sinistra alle varie corse agostane ed a settembre terminano il loro tour de Force.
Trovare 6 keniani in una corsa di non elevato livello è stato a dir poco scoraggiante...
Considera che il 5° ed il 6° ha preso un'inezia... ma che diamine, anche quelle posizioni si tirano via!!!

Vuoi fare la gara con lo straniero?
Prendine due ma non tutti e cinquanta solo perchè viaggiano insieme, ma che discorso è questo?

Caro Federico, il discorso è sempre lo stesso, si ripete sempre e spesso ho lottato strenuamente per affermarmi alle iniquità di questi personaggi che vagano nell'ombra...
Una volta me lo trovai al telefono ad inveire contro di me con aggiunta di minacce...

Stesso discorso per certi atleti stranieri "furbi": ormai la tecnica è affinata e passi una-due-tre volte ma appena continua il personaggio di turno si prende alla mano il regolamento e l'elenco degli atleti stranieri regolarmente tesserati per la Fidal e si mettono i paletti prima di iniziare una gara.
Mi ricordo ancora bene un bel periodo che un certo personaggio pretendeva di entrare a premi con la tessera UISP fatta ad hoc...

Ma quando c'è di fare la guerra... va fatta per vincerla!

In questo caso... era meglio lasciar perdere...

Anonimo ha detto...

hai pienamente ragione,poi un'altro appunto,questi atleti ''specie marocchini'' non vengono mai sottoposti ad antidoping e se lo facessero a sorpresa non si presentano,ti garantisco che molti di loro se venissero testati se ne vedrebbero delle belle!!!!Marco Favorito,Terni.

Carmine ha detto...

Spero (più per sperare che per altro) che non sia come dice Marco in merito agli atleti stranieri.

Pimpe ha detto...

problema centrato, la faccenda ha molta sfaccettature.. compenso economico e manager senza scrupoli .. dovrebbero cambiare i regolamenti e tutto si sistemerebbe rendendo piu' interessanti queste gare.. certo pero' che viaggiare a 3' al km in saliscendi e vedere scomparire quelli davanti e' davvero incredibile.. anche se da me c'e' un signore che GEBRESELLASIE l'ha battuto... ;-)
ciao

Luca_Vittorio Veneto ha detto...

Io penso che in Italia i soldi facciano la differenza!
Non si da spazio a gente che pur avendo le potenzialità ma per vari motivi di lavoro, famiglia e quant'altro non riesce ad "esplodere" come atleta in quanto manca di allenamenti.. e parliamoci chiaro, gli stessi gruppi sportivi militari e non vogliono la "pappa" pronta e non capiscono che intanto in manifestazioni mondiali come Daegu tra pochi giorni andremo con una compagine di tutto rispetto ma pur sempre di 4 gatti messi in croce..
Io spero tanto che le cose cambino e si comincia a dar spazio a persone "bianche" e italiane che le potenzialità le hanno e non aspettano altro che poterle mettere in campo.

Grezzo ha detto...

Eh, problema sentito ovunque, purtroppo, e su più livelli. Conosco atleti che fanno giochetti simili, sondano in giro gare di livello basso-locale in cui c'è un montepremi in denaro e vi si catapultano immediatamente, con buona pace degli organizzatori che ovviamente non possono impedire l'iscrizione. Qua in Sardegna in alcune gare addirittura non solo è previsto il montepremi per gli italiani, ma addirittura quello per gli atleti classificati sardi, perché d'estate è un fiorire di gente sconosciuta che viene qua a predere premi in gare prevalentemente amatoriali.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Marco Favorito!
Il mio problema solleva parecchi spunti di argomento ma mai fare illazioni se non si hanno delle prove in mano!
Quello che l'occhio esperto di un atleta inserito in corse di tutti i tipi tutto l'anno può non che asserire alla tua ipotesi.
Quello che ti posso dire è "Che ben vengano i controlli a sorpresa" ed a quel punto ci faremmo delle sane risate...
Nell'atletica l'altalena di risultati o atleti che si fanno vedere giusto quelle poche gare l'anno facendo sempre centro... non è reale!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Carmine, benvenuto anche a te!
Brutto dirlo... ti sbagli!

I keniani sono forti di loro e come detto, ogni anno cambiano...
Il Violettaclub aveva un leader indiscusso che vinceva le grandi corse, specie le mezze: Solomon Rotich, fino a tre anni fa.
Ora non lo vedo più e lo scorso anno era la brutta copia di se stesso, quest'anno temo che lo abbiamo perso...
Lo scorso anno dominava Eric Chirchir che ora è in Kenia (la casa chiama!)
Quest'anno domina e produce records questo Rono, giovanissimo.
Il prossimo anno non lo vediamo più, e vedremo se ho torto!

Per quanto riguarda la tua asserzione... la fame di soldi fa fare spesso brutte scelte e quello è il primo interesse sopra ogni cosa!
Magari ci fossero più controlli a sorpresa, magari!!!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Pimpe, è stata una gran gara a Cittanova, ma i keniani corrono a 3'00" come io corro a 3'30" purtroppo...
Gli altri atleti davanti sono stati più bravi di me, fine!

Gente che batte Gebre... dura poco, vedrai, perchè è solo un conto alla rovescia accelerato verso gravi problemi di salute...

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Luca da Vittorio Veneto, il mostro lo abbiamo creato proprio noi italiani!
Di che nazionalità sono i vari managers che reclutano ogni anno stranieri di tutti i livelli?
Fanno i trials in kenia, i migliori diventano gente da Diamond League e seguiti dai manager top, gli altri sono passati ai manager da gara su strada da 300 euro...
Sempre e tutti italiani...

Chi li ha creati i campus, i vari teams che hanno raccolto successi internazionali?
Sempre loro, e gli si può dar torto?
E' un vero e proprio business e ci sanno fare perchè vincono.

Hanno fatto delle scelte che secondo me ad altissimo livello sono risultate vincenti ma andare a fare incetta di corse di basso livello è davvero raschiare il barile.

E' così che l'atletica in Italia è morta: niente incentivi, niente atleti!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Grezzo, benvenuto!
Bisognerebbe intanto vedere queste gare se sono provinciali, regionali, nazionali o internazionali.
E credo che molte di queste siano al massimo la prima o la seconda di queste opzioni perchè... costa trasformare una corsa di alto livello!
A quel punto solo gli atleti stranieri tesserati per la regione in questione potrebbe gareggiare e nemmeno i tanti italiani tesserati per i vari Centri sportivi militari.

Avrei potuto protestare, scrivere alla Fidal, ma come detto... Era meglio lasciar perdere!

E lo ripeto, la tolleranza fa parte del mio carattere ma in molti che mi conoscono sanno che ho agito quando la tolleranza aveva sforato nell'intollerabile...
Poi quelle persone così malabituate dichiaravano con illazioni che "Lo Piccolo ha fatto casìno".

Fiero di averlo fatto, quando ci vuole...
E fiero di aver tenuto testa a quel "signore" che mi ha minacciato per telefono senza alcun minimo di educazione solo per prendere più soldi dai suoi atleti di colore... già molti mesi or sono...

Luca_Vittorio Veneto ha detto...

E' vero le scelte ad altissimo livello magari avranno dato ragione a loro ma in giro qui in Italia c'è tanta gente forte a cui basterebbe un minimo magari di allenamento in più, essere seguita un minimo in più con tutti i criteri che ci vogliono per abbassare di gran lunga i propri tempi e dare filo da torcere a chiunque. E' assurdo che i più forti maratoneti, che comunque si contano sulle dita della mano (mi risferisco ai nazionali prof) hanno tutti dai 37 anni in su?! conosco ragazzi della nostra età più o meno che qui al nord (e qualcuno anche del sud) "viaggiano" abbastanza bene, perchè non puntare su questi, per non parlare di giovani leve (vent'enni).
Ti faccio il mio esempio a 19 anni correvo davvero forte senza sapere cos'era la corsa, ero già militare e qualcuno ha anche visto qualche mia prestazione (e come me tanti altri miei colleghi) e cosa ha fatto? Nulla. Così per la mia testa anche da c@@@o, (senza dubbio ho un ampio margine di colpa) mi sono dato ad altro tralasciando uno sport per cui credo di essere portato. Se qualcuno avesse puntato su di me/noi, dandoci le giuste motivazioni,facendoci allenare in un certo modo ed ad un certo livello credimi che qualcosa di buono (ne sono sicuro) sarebbe nato.
In conclusione dico che puntare sul potenziale dei giovani secondo me potrebbe darci buone soddisfazioni e se si guarda al passato a sempre pagato, non ci vuole uno scenziato per capirlo! L'atletica in Italia è morta ma speriamo che qualcuno di "questi" sapientoni si svegli e si renda conto che qualcosa può rinascere ;-) Ciao Filippo e buoni allenamenti in Altura.

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo ,scusa se insisto su questo argomento che mi ha preso,non c'entra niente con la discussione su questo post...
parlo della ''omologabilità''o meno del record mondiale alla Boston Marathon 2011,a cui tu hai preso parte correndo in 2h26'.Giustamente,e questo penso sia indiscutibile,mi hai già detto come non ha senso non omologarlo per la tipologia del percorso,essendo certamente meno veloce di quello di diverse altre Maratone e la storia delle edizioni precedenti lo testimonia.
Però è stato tirato in ballo anche il discorso di un vento particolarmente forte a favore in quella gara,il cui effetto sarebbe aumentato per via del fatto che tra partenza e arrivo c'è più di mezza Maratona in linea d'aria.Segnalo al riguardo anche un articolo su podisti.net uscito dopo la gara intitolato''il 2h03'vale 2h05'?''.Vorrei che mi dicessi la tua anche a tale proposito,in particolare su quanto un vento a favore può incidere in una Maratona e quanto lo percepivi favorevole quando correvi questa gara?(quanto forte poteva essere...?)
In un intervista Migidio Bourifa ha detto che secondo lui il vento ha sì aiutato un pò ma nel complesso non ha nemmento compensato la maggior difficoltà del percorso rispetto a una Maratona completamente piatta...e quindi ciò vuol dire che il tempo varrebbe anche qualcosa meglio...poi a me ha destato impressione Moses Mosop più ancora di Geoffrey Mutai,dato che Mosop era all'esordio sulla Maratona e da lì deriva una parte dei miei dubbi...grazie di nuovo

Anonimo ha detto...

Intanto,in attesa della risposta di Filippo a chiudere il discorso,mi sono maggiormente convinto della possibile veridicità del record di Boston,analizzando in modo più ampio soprattutto l'esordio-record di Mosop.Innanzitutto ho calcolato che il tempo di 2h03'rispetto ai suoi personali sulla mezza e sui 10000 viene moltiplicato rispettivamente di 4,6 e 2.08 volte.Si tratta di due ''coefficienti di rallentamento''molto buoni in ottica Maratona,inferiori ai dati medi di 2.11 e 4.7,che già possono rivelarne ottime specifiche attitudini per la Maratona.
Ma questa prestazione è innanzitutto nata da una preparazione molto meticolosa e specifica,che potete trovare nel dettaglio cercando su google ''Moses Mosop Training Marathon''e andando poi nella voce corrispondente al sito ''runwitharthurlydiard''.E poi già in passato ci sono stati esordi super sulla Maratona di grandi specialisti dei 10000 e della mezza,vedi Carlos Lopes,Alberto Salazar,Steve Jones ad esempio a rivelare una eccellente preparazione specifica ma poi anche
margini di miglioramento più limitati del solito rispetto alla gara di esordio(non oltre il minuto)...

Anonimo ha detto...

Ah,agli esempi che ho fatto sopra si può facilmente aggiungere anche,ad esempio,Gebre Gebremariam che ha vinto all'esordio a New York e poi è sceso a 2h04'53''proprio in quella Boston Marathon e che ha 26.50 di pb sui 10000 e ha vinto il mondiale di cross 2009...

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Daniele, belli i tuoi approfondimenti!
Allora, per quanto mi riguarda, auguriamoci di raggiungere questi PB nei 10K (anche su strada, non mi frega niente!) e nella mezza, e magari quest'anno, sarebbe il massimo!
Se le cose vanno avanti così perchè non pensare ad una bella maratona?
Di certo non guardo coefficienti e voglio solo migliorare, e se la salute regge (leggasi continuità) ce la farò!

Riguardo Boston, il percorso è quello, non si cambierà mai e mi hai citato Mosop, Mutai e Gebremariam, autentici cavalli di razza che avrebbero dato filo da torcere o battuto il miglior Gebrselassie.
Anche in casa nostra, Bordin e Poli hanno fatto cose incredibili in quel percorso (Bordin ci fece il Record Italiano!!! del epoca).

Ma resta il fatto che non riesco a immaginare cosa avrebbero potuto realizzare su un percorso più piatto.

Per quanto riguarda l'intervista di Bourifa, ti aggiungo che allenandoci insieme il giorno prima della gara pensavamo che il vento forte sarebbe stato contrario, e invece spirò abbastanza a nostro vantaggio.
Ma devi avere lo stesso gambe forti se vuoi superare Boston...

Ti ricordo che all'epoca, per la sciatalgia (da due mesi passata), non potevo affrontare salite e saliscendi, cosa che sarebbe risultata fondamentale ai fini di QUESTA maratona.
Quindi, preparazione andicappata... gara andicappata per me!
Ma penso che oltre un 2h 21' (e magari alto) non lo avrei scippato in ottime condizioni... Boston è decisamente più dura di New York!

Per ultimo: non ci tornerò più (penso per un pò) a Boston, meglio concentrarsi le energie su altre majors!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...