Castelbuono, 'a Cursa i Sant'Anna, 26 luglio.
Da qualche anno a questa parte la linea tracciata dalla tradizionale organizzazione del Giro Podistico Internazionale di Castelbuono è portata a migliorare un evento che da svariati decenni presenta uno spettacolo podistico di alta classe e dedicato a veri intenditori di questo sport.
"Il Giro" si è rimboccato le maniche, ha fatto il giro del Mondo, mi ha trovato entusiasta lo scorso anno a New York City ed ha addirittura stretto la mano con Gebremariam immediatamente la sua fulgente vittoria a Central Park.
Ha scrutato quell'ambiente ed ha trovato particolare attenzione, sperando che tale interesse foss'anche reciproco.
Avrei sperato in qualche striscione color arancio del noto sponsor bancario quest'anno ma non si è visto alcun marcato cambiamento, e aggiungo: "che peccato!".
Eppure il Giro di Castelbuono va avanti per la sua strada, ha dovuto cambiare un poco la sua storia per adattarsi agli standard di questi tempi, diventando una 10K per conseguire dalla IAAF la Gold Label (come il Giro solo altri 4 eventi su strada in tutto il mondo).
Il percorso è rimasto sempre lo stesso o quasi, ma con un giro da percorrere in meno e, conoscendo l'enorme difficoltà nell'affrontarlo, per noi atleti è stato un certo sollievo non andare a correre oltre 11 chilometri da veri eroi.
Da Piazza Margherita, nell'attesa che lo Speaker Mutton chiamasse tutti i Top Runners di gran livello, potevo scrutare lo schieramento delle migliaia di tifosi sparsi lungo il percorso, per lo più venuti apposta ad assistere all'evento.
Ma osservare i residenti affacciati dai balconi delle proprie case, o sporgere da improbabili muretti di antichi castelli o più semplicemente essere incitati dagli anziani seduti da sedie portate fuori dalle loro case ai bordi della strada ha qualcosa di genuino come gli splendidi scenari madoniti.
Un percorso che diventa una vera e propria arena: mai in nessuna gara si riesce a garantire una continuità audio nello speakeraggio udibile ad ogni metro del percorso e peccato che la gente si getti addosso al vincitore e invada le strade quando ancora decine di atleti stanno terminando le proprie fatiche.
Perchè se quest'anno ha vinto un Alieno dell'atletica Mondiale (Geoffrey Mutai - il maratoneta più veloce al Mondo - Boston 2011 2h03'02"), relegando il grande Gebremariam Re di New York al secondo posto e staccato di oltre 1 minuto, tutti i migliori specialisti della 42K erano presenti in questo piccolo centro abitato della Sicilia.
Tra Emmanuel Mutai (vincitore della Maratona di Londra), Goumri, Kisorio e tanti altri, si potevano intrecciare diverse storie come quella che ha contrapposto Ruggero Pertile (il maratoneta italiano n.1 attualmente e partente per i Mondiali di Daegu) con il Russo Safronov che gli sfilò il Bronzo agli Europei di Barcellona.
Ma i migliori mezzofondisti italiani si sono comportati egregiamente con La Rosa ed El Mazoury (quest'ultimo giovanissimo e fresca medaglia d'argento agli europei U23 nei 10.000m con 28'46") a spartirsi 8° e 9° posizione davanti a colossi del mezzofondo mondiale.
Peccato per l'unica defezione dell'ultimo momento, quel Ryan Hall (miglior bianco di sempre nella maratona - sempre a Boston 2h04'58") che per la seconda volta di fila dice di "NO" a Castelbuono.
Eppure un campanello d'allarme l'avevo notato quando ai recenti Campionati Americani di 10K su strada del 4 luglio era giunto solo 9°.
Sarebbe stato meglio chiamare al suo posto qualche altro formidabile bianco americano che, pur non essendo famoso come il citato Hall, avrebbe dato filo da torcere ai migliori specialisti africani.
Invitare Scott Bahus, Aaron Braun o Nicholas Arciniaga per esempio, avrebbe elevato il livello già stratosferico di questa manifestazione.
Forse non tutti conosceranno questi ragazzi ma... i Mondiali in Corea sono vicini e sono convinto che il mezzofondo statunitense farà parlare di se.
La classifica maschile non si ferma al 10° posto ma a lottare dietro per le posizioni a me consone ci sto anche io.
Come al solito una bella gara rovinata negli ultimi 3 giri, con il finale di questi stoppato dalla folla riversa nelle strade e un pò di demotivazione nell'affrontare l'ultima salita, ma la realtà del 7° e 8° giro (dei 9 previsti) parla di grande difficoltà.
Sarà alla fine 22° posto (credo... ma la classifica ufficiale intera non è ancora reperibile) ed un crono dignitoso di 33'50" circa, ripreso nel finale dalla diretta RAI Sport.
La partenza è stata concitata come sempre e si è visto sin da subito con quale leggerezza gli africani davanti volassero.
Se in passato qualcuno ci provava sempre a farsi catturare dalle telecamere in testa per qualche giro, con questi atleti una follia simile non sarebbe nemmeno stata possibile tanto andavano forte!
Come detto sopra, le premesse erano buone.
Grazie al tifo infuocato di tanti amici e compagni podisti dello Stadio delle Palme venuti apposta per assistere all'evento (grazie infinite a "Tutti" i Saitta ed al gruppo Cuttaia in vetta a Via Mario Levante) ed alla presenza speciale americana di qualche "Vicari" sparso nel percorso (e con lui tutti gli affezionati amici presenti ogni anno alla Maratona di New York), riuscivo a correre con discreto equilibrio l'asfissiante saliscendi di una delle più dure corse podistiche su strada al Mondo.
Sentivo che le cose giravano davvero bene: l'inizio era stato esaltante e tanti atleti italiani per diversi giri non erano molto lontani.
In salita me la cavavo bene (grazie anche al tifo scorto di atleti illustri in veste di spettatore) e recuperavo terreno ma notavo che in molti quel giorno sapevano correre in discesa meglio di me.
A metà gara gli equilibri erano delineati ed il tempo sul giro stabilizzato: dietro di me diversi atleti siciliani di ottimo valore, davanti i protagonisti del mezzofondo siciliano in pista dei tempi recenti e i più in forma del momento, ovvero Brancato (autore di un'altra bella prova), Bibi e Campagna.
Il forte calo lo avvertirò nei giri finali quando anche l'inizio della salita, subito dopo il passaggio in Piazza attorno la fontana, seppur leggera mi arrecava fatica e accorciavo il passo.
Evidentemente non spingo bene di glutei e non mi tengo alto di bacino, ciò comporta queste difficoltà; la parte finale della salita è stata una vera sofferenza nel finale quando non serviva tutta la prima rampa intera in discesa per ritrovare un minimo di freschezza a delle gambe ormai in preda all'acidosi.
Ma si sa che il Giro di Castelbuono regala la soddisfazione di essere in mezzo all'Elite Mondiale e assistere alle loro incredibili gesta: confrontarsi sugli stessi percorsi è di grande stimolo, il prezzo della gran fatica è solo un optional.
Una giornata fresca e ventilata ha permesso a Geoffrey Mutai di siglare un crono che difficilmente verrà abbattuto nei prossimi anni; un'altra volta Castelbuono ha risvegliato in me la voglia di Maratona.
Poche settimane ancora e sarà tempo di Altura, il Sestriere, per vivere un'esperienza unica, la prima in assoluto da prendere con molta cautela e con seria applicazione e professionalità.
Inizio da trentenne un percorso che avrei potuto intraprendere almeno 10 anni fa o addirittura non avrei potuto fare mai più altri motivi.
Oggi mi ritrovo ancora con la fortuna di essere in belle condizioni di salute e senza trovarmi in condizione di dover rinunciarvi se ne fosse valsa la pena, come pensavo che potesse essere stato lo scorso anno.
Dico spesso a me stesso e agli altri: "Il Signore da, il Signore toglie", ove si sia perso da una parte, si deve cercare il varco giusto per sanare a quei vuoti che alle volte si è troppo miopi per non colmare.
Giorni importanti quelli del Sestriere, lontani sempre più dal mare...
(Salvo Torregrossa per il Giro, quando la passione sportiva ti porta ad un piccolo centro delle Madonie solo per scattare alcune tra le più belle foto di quest'anno)
29^ Maratona 2024
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adesione degli atleti alla gara. Il copyright delle stesse è dell'autore
della foto ch...
55 minuti fa
3 commenti:
Se tu l'hai corsa, ovviamente vuol dire che avevi le carte in regole per farlo! ..io mi sarei accontentato di essere lì da spettatore!
Bravo Fili e buon'altura!
bravi!
@Albe, sto andando decentemente in queste ultime gare, il caldo qua è opprimente per allenarsi bene ed in due mesi ho prodotto nuovamente belle cose.
Ora ho 3 settimane da professionista serio e al fresco.
Ce ne sarà da raccontare al mio rientro!
@Cooksappe, ciao!
E' credo la prima volta che mi scrive un blogger "non sportivo".
Bravi... tutti bravi e temerari...
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