41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

martedì 13 luglio 2010

Campionati Italiani Assoluti Individuali su Pista: è solo un "Arrivederci"

Grosseto, 01 luglio 2010

Peccato... occasione sprecata.
E pensare che mi ero abituato a pianificare tutto nei minimi dettagli, riservare le maggiori energie mentali e fisiche proprio nei momenti decisivi nonostante il fitto calendario di appuntamenti, senza soste, durante l'anno.

E fin'ora mi era riuscito in fin dei conti bene, da qualche anno a questa parte...
Devo anche ammettere che un problema fisico di questo tipo mi ha trovato spiazzato in quanto non propriamente invalidante ma "portatore sano" di grossi squilibri fisici che alla lunga hanno reso impossibili anche le cose più normali.

Questo dolore alla caviglia destra, più propriamente al tibiale laterale destro...
I primi lavori in pista evidentemente hanno incrementato il disagio a tal punto da rendere difficili gli appoggi e tutto questo è culminato (purtroppo) nel giorno in cui mi sono reso conto che avrei dovuto fermarmi, il prima possibile!

Solo che... dopo anni di agonismo potevo mai rinunciare al primo Campionato Italiano Individuale Assoluto su Pista? Assolutamente NO!

Diversi tentativi precedenti di cure, rallentare con gli allenamenti, tutto infruttuoso; sono andato avanti dato che l'evento era prossimo allo svolgimento e tra i tanti allenamenti, proprio un giorno in cui tutto stava girando bene, giovedì 17 nell'eseguire 10 x 300m R.2' in 45" circa e ottime sensazioni di spinta, una bella contrattura estesa alla coscia destra (guarda un pò!) durante la 6° prova mi portò ad una seria riflessione...
Ho evitato prontamente il peggio dato che, avvertita la fitta, mi sono fermato immediatamente, riducendo di molto il danno.

I giorni successivi sono stati, quindi, una corsa contro il tempo nel tentativo di ridurre la contrattura, cosa che è riuscita in parte.
Per non perdere ulteriori giorni preziosi mi sono improvvisato "devoto" alla Santa correndo sui ripidi pendii della Scala Vecchia di Monte Pellegrino proprio per non estendere la gamba interessata dall'infortunio.
Almeno... tenevo allenato l'organismo e cercavo di non perdere tono muscolare...

Gli ultimi tre giorni prima dell'evento atteso per anni mi dissero che si poteva correre senza problemi, un giro secco in Pista durante il lungo con le Supernova Glide 2 rispose con il solito 64" senza grossi fastidi e una "sorprendente" tenuta aerobica (grazie! erano quasi 3 settimane di allenamenti di scarsa qualità... :-(

Almeno partii per Grosseto conscio che la priorità era quella di portare a termine la Gara: almeno una volta dovevo anteporre l'immagine della Società e dello Sponsor a quella mia personale e dei miei obiettivi e risultati.

Dopo un viaggio abbastanza comodo giunsi a Grosseto poco dopo l'ora di pranzo.
Una giornata afosa e ricca di umidità attendeva gli atleti: un clima davvero tremendo!
Restavo tranquillo, come sempre, in fondo alle 20:30 la temperatura sarebbe calata.

Stare sugli spalti e osservare il meglio dell'Atletica Italiana resterà nella memoria, così come l'attesa nella call room, il numeretto laterale da applicare agli shorts, l'organizzazione seria, puntuale, precisa, è in quei momenti che capisci che i sacrifici vengono ripagati!
Essere presente in un tale evento era il segno che quello fin'ora svolto era stato ben fatto.

Conscio di ciò, subito dopo la Partenza, mi accodo tassativamente al gruppo.
Resto tranquillo, corro rilassato, nonostante davanti siano parecchio confusi su quale ritmo impostare, è evidente che tutti temono le conseguenze negative del caldo!
Si va avanti ad elastico ma alla fine di ogni chilometro corso si va costantemente a 3'00"/Km.
Resto quasi sorpreso di un tale controllo della situazione, sono molto maturato in questo; purtroppo a forza di reagire a tutti quegli strappi... la gamba destra entra in allarme!

Attorno al 3°Km sento tirare proprio dove mi ero recentemente fatto male.
E' chiaro che non avevo recuperato a dovere, e ritmi così alti non si possono tenere senza conseguenze...
Così materialmente, al Km 4 termina la mia gara con il gruppo e mi rimane in mano un discreto 12'09", unica nota positiva di questa esperienza.
Il resto è solo ed esclusivamente portare a termine la gara a ritmo di 3'20"/Km (più forte non potevo andare) conscio che sarei entrato a premiazione... almeno questo per dovere della Società!

Non è stato un bello spettacolo da vedere, un ultimo tentativo di incrementare il ritmo a 3'10" lo pago con un'altra brutta fitta alla gamba (che tradotto significa "ulteriori giorni di recupero") ed alla fine chiudo in 32'06" per niente stanco ma con almeno un 7° posto ai Campionati Italiani Assoluti...

Il resto dell'esperienza provo a sorriderci su, è stato bello seguire la cerimonia di premiazione dal vivo, stare nell'area di chiamata con i grandi atleti.

Per inciso, la vittoria del Titolo Italiano di Daniele Meucci è stata davvero meritata, grazie ad un suo cambio micidiale al 9° K in 2'41" e un 10° ed ultimo K in 2'44".
Di fatto la sua azione ha scatenato un lungo inseguimento di tutti gli atleti, fino a quel momento in gruppo compatto, che li ha portati sfilacciati sul traguardo secondo la classifica qui pubblicata.

Purtroppo la Diretta di Raisport ha totalmente snobbato la gara, senza riprendere nemmeno la partenza o alcune fasi iniziali della stessa, concedendo soltanto qualche inquadratura all'arrivo dei primi tre assoluti...
No Comment!

Non era una gara impossibile, anzi sarà difficile trovare ritmi così costanti in altre occasioni; ma in fondo me l'aspettavo un epilogo simile dopo il fattaccio accaduto in allenamento.

L'esperienza è già alle spalle, ma è servita; si pensa a recuperare, bene ed in fretta.
Ormai l'obiettivo non è più il cronometro ma il benessere fisico.
Qualche giorno lontano dalla corsa non farà male, il piano di recupero e di conservazione del tono muscolare è semplice da mantenere e rispettare.
E' in momenti come questi, quando sei costretto a fermarti, che mi rendo conto quanto bello sia questo sport e quanti siano i vantaggi nel praticarlo.

(Tanto per incoraggiarci, ecco una foto d'archivio con Totò Antibo da Altofonte (PA), il più incredibile talento bianco degli ultimi anni, proprio qui a fianco a me nella foto realizzata dal Doc cui mando un caloroso saluto)

8 commenti:

Lucky73 ha detto...

Vai Filippo arriveranno tempi migliori per entrambi ! L'emozione di un campionato assoluto deve essere indescrivibile!

Anonimo ha detto...

non mollare mai, Fili......ricordati che..."non e' forte chi non cade mai, ma chi cade e ha la forza per rialzarsi! " Luca M.

Rocha ha detto...

Bravo Filippo, non era facile portare a termine la gara nelle tue condizioni ! Anch'io ero davanti alla tv ed ho avuto la tua stessa sensazione, come si fa a seguire (anzi a non seguire) un diecimila in questo modo ? Adesso l'importante è guarire bene poi sicuramente tornerà la condizione che vedrai ti porterà ad un ottimo autunno. Che farai di importante, confermi la presenza a NY ?

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Lucky 73, grazie per il conforto!
Non ho la più pallida idea di cosa abbia alla caviglia perchè ogni volta che riparto il fastidio subisce una metamorfosi, passando da un punto all'altro...
Ma resto ottimista, solo che con questo caldo...

La cosa che mi brucia di più, vedendo le classifiche dei meeting ai quali volevo partecipare, è che in molti ragazzi sono diventati bravi e competitivi quando sono consapevole che quest'anno non avrei fallito i miei obiettivi in pista, peccato!
Nemmeno i Regionali Individuali a Enna sono potuto andare a parteciparvi...

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Luca, no, non mollo, chi mi conosce lo sa; forse si sorprende a vedermi così tranquillo.
Ma si impara ad esserlo in uno sport frenetico come la corsa!
A me stesso, prima ancora che agli altri, mi sono promesso di tornare ad allenarmi come si deve, e non sarà facile riabituarmici.
In primis, questo è il mio obiettivo.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Rocha, grazie, considera che stavo correndo da PB nei 5.000m nonostante avessi passato le ultime due settimane in cattive condizioni!

Guarire bene, l'hai detto, e forse ne sto uscendo, mi auguro.

NY sicuro, sta a vedere se in qualità di assoluto protagonista o da comprimario.
A breve lo comunicherò sul blog!

Albe che corre ha detto...

ciao Filippo, sai di cosa sei capace e conosci i tuoi mezzi ..tornerai più forte di prima.
Ti meriti i migliri auguri semplicemente perchè il tuo raccontare la corsa e come la vivi fa trasparire il tuo modo d'essere e il tuo rapporto con essa.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Grazie Albe, soprattutto perchè quello che scrivi nasce anche dall'avermi conosciuto di persona.
Per me la corsa fa parte integrante della Vita e spero lo stesso per la parte agonistica insita nel mio carattere.
Ma fondamentalmente l'applicazione deriva da una voglia di divertirmi e stare in movimento all'aria aperta o più semplicemente rilassarmi in solitudine correndo nel parco di casa mia.
Poi... se l'affronto a ritmi forti è un altro discorso!

Purtroppo esiste gente che dice nefandezze pur non conoscendomi a fondo... forse faccio trasparire troppo il mio lato "applicativo" della corsa!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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