08-09-10 Maggio 2009.
Meraviglioso Week-End, terminato lungo le splendide coste poco affollate di Giardini Naxos.
Panorama unico nel suo genere, la tranquillità del mare e di un posto ancora "incontaminato" dalla massa di turisti che presto lo affolleranno.
Questo week-end resterà penso uno dei migliori, correre e passeggiare su luoghi da Romanzo di Andrea Camilleri, che bello!
Ma come sempre il resoconto dell'ultimo fine settimana.
Il post-10.000m di Gioia Tauro è stato sofferto come non mai.
Adesso, guardando i risultati acquisiti un pò in tutta Italia c'è di rendersi conto che con un pò di avventura in più si potrebbe far di meglio: bisogna pensare con convinzione di "espatriare" nel Lazio o in Emilia Romagna, dove vengono allestite le più agguerrite batterie sulla distanza.
Ne parliamo tutti gli anni, il coraggio non ci manca a noi del Violettaclub, ma per quest'anno mi resta il 31'24"...
Nel lunedì-martedì seguente è stato difficile riprendere: la difficile chiusura di gara mi ha fiaccato il fisico per intero, chiedendo maggiore tempo di recupero.
Ho trovato il modo, d'accordo con il Coach, di recuperare per intero inserendo ove possibile qualche cambietto di ritmo non appena mi fossi sentito bene.
Già martedì 5 riuscivo a correre bene (ho dato una mano ad una atleta PRO in un lavoro) ma sentivo sempre sensazione di vuoto.
Strascicante alla sera e alla mattina appena svegliato, per gran parte della settimana.
Fin quando...
Salta fuori che a Catania organizzavano una riunione in Pista al Campo Scuola CONI Picanello di m5.000 e m10.000 al venerdì 08 e tra le stelle più lucenti si sarebbe presentata l'Olimpica di Pechino 2008 Anna Incerti (Fiamme Azzurre) a schierarsi sui 5.000m
Fino a giovedì io e Francesco non sapevamo che pesci prendere.
Si va, non si va, alla fine... si va!
E così siamo andati, a riprovare, a ricominciare, a rimetterci in marcia verso la Mezza di Ravenna.
Si, questo 10.000m era inteso come una sorta di allenamento-test per vedere quanto avevamo recuperato dallo sforzo di 6 giorni prima e poi... a Catania non ci andavo da almeno 7 anni!
Prendendo spunto di questo week-end allungato per ringraziare chi al lavoro mi concede tranquillamente i miei spazi (ferie e affini) per poter svolgere la mia attività sportiva, si parte decisi verso il capoluogo etneo.
Primo caldo della stagione.
Il caro Ford Fiesta del '92 mi fa sudare tanto e per metà viaggio è il mio cavallo fedele (beh, io non sono normale ma è vero che manca il climatizzatore) e da tempo che non si presentava questo "problemino"...
A Catania, però, tira una brezza fresca e leggera che renderà le gare molto più agevoli.
Purtroppo la scarsa pubblicizzazione dell'evento porta a presentarsi solo noi due del Violettaclub, qualche buon Fidal e pochi amatori (la maggioranza).
A Catania e dintorni c'è qualche altro ragazzo ma, o non era a conoscenza o è di quelli che chiacchera, chiacchera peggio di un PRO e poi non conclude niente...
Prima gara: m10.000
Io e Francesco ci mettiamo tranquilli a tirare un giro l'uno a 1'15"-1'16" fino a che, verso il K4, Francesco avverte che la stanchezza della settimana scorsa non era stata assorbita e prudententemente rallenta, chiudendo solo il 5.000m
Io passo al 5.000m in 15'44", normale.
Per 15 giri rimango da solo... Volevo inizialmente ritirarmi, ma pensandolo come un allenamento proseguo con serenità.
E' la prima volta che indosso le Adidas Adizero Cadence.
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La pista di Catania è talmente antica e consumata che è paragonabile all'asfalto come durezza.
E' stato il modo migliore per mettere alla prova la comodità della scarpa chiodata da mezzofondo di Adidas per il 2009.
La sua prerogativa principale, caratteristica unica tra le chiodate da fondo in commercio, è l'avere l'Intersuola estesa fino all'avampiede garantento una morbidezza unica nel suo genere.
Normalmente le chiodate stressano il piede (specie se giri per 25 volte di seguito): questa Cadence assomiglia di più ad una "stradaiola con i chiodi" mantenendo un peso-piuma impareggiabile.
Insomma: per tutta la gara e su pista dura ho avvertito protezione e reattività, in appena 175 gr (per la misura 12 U.S.A.) di scarpa, FAVOLOSO!
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I restanti 15 giri cerco di correre il più rilassato possibile, sfruttando i doppiaggi come unico stimolo e resisto attorno l'1'16"-17" a giro.
Francesco mi incita e grazie a lui mantengo alte le motivazioni, cercando di chiudere l'ultimo K forte: 3'03" è quello che riesco a far uscire fuori da questa giornata.
Risultato: 31'41", tutto in decontrazione, vittoria agevole e aria non troppo stressata anche grazie al clima fresco.
... sudato come se immerso in una fontana :-P
Per la cronaca, mirabolante 15'29 della Incerti nel 5.000m, sempre più atleta di livello internazionale e che rinuncerà alla maratona dei mondiali di quest'anno.
Assorbito questo allenamento, a Catania stesso decidiamo che ai fini di Ravenna, un ulteriore "colpo di cacciavite" può andare bene per stringere gli ingranaggi allenanti e, sfruttando un irrisorio montepremi ci diamo appuntamento a sabato pomeriggio per andare nella poetica Giardini Naxos (ME).
Sabato 09 mattina mi sento bene, non lo nego: mi alzo presto, corro tranquillamente 1_oretta_e_20 e devo pure frenare il ritmo: alle volte l'adrenalina ti fa fare le cose sbagliate al momento sbagliato.
Trovi euforia e poche ore dopo ti senti svuotato...
Corso il lunghetto coscienziosamente ci rimettiamo in viaggio.
Arriviamo a Giardini Naxos a fine giorno ed il tramonto è qualcosa di unico in questo lungomare con sullo sfondo l'Etna Imbiancato.
Il mare quieto, come una tavola e i pochi turisti a passeggiare rendono la serata un bellissimo ricordo.
Senza farlo apposta la Luna Piena proprio quella sera, lascia la scia di luce sul mare calmo...
La mattina seguente, domenica 10, mi sento un pò come il Commissario Montalbano: a colazione sulla terrazza alle 07:00 con uno splendido sole ed i raggi solari che riflettono sul limpido mare azzurro.
Osservando bene, purtroppo, anche qui, il "Punteruolo Rosso" ha messo K.O. le povere palme...
Scambiamo quattro chiacchere su chi ci potrà essere in gara a "lottare" per queste prime tre posizioni ma siamo letteralmente distratti dallo splendido panorama che ci sta attorno.
Andiamo a prendere i pettorali: mi spetta il N.1 (Wo!) ma potrà essere guerra se dovesse venire chi pensiamo...
E così è stato: si presenta Adil Lyazali.
Questo atleta marocchino, da poche settimane è regolarmente tesserato Fidal TM con una società Fidal ed in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Evviva le regole, evviva battagliare con onestà.
Per me è garanzia di miglioramento poter battagliare con atleti più forti di me o comunque su livelli su cui posso confrontarmi e la notizia della sua regolarizzazione è davvero ben gradita.
Purtroppo mi dispiace per lui e per tutti gli atleti stranieri del Marocco, ma c'è stato chi per una giusta lotta mi ha gettato del letame addosso lo scorso anno.
Oltre alla sana competizione sportiva non potrò più andare...
La gara di colpo si alza di tono e di livello - OTTIMO!
Ovviamente si presenta più o meno tutto il panorama podistico di Messina e dintorni, compreso ù Zu' Melita :D
La corsa parte dal porto di Giardini e si snoda lungo le stradine residenziali del posto per un totale di circa 7,5 K.
Giro unico andata-ritorno.
Alla partenza si va piano. Tira Brancato e un giovane atleta messinese mai visto ma promettente. Io, Duca, Lyazali restiamo dietro.
Mi godo il panorama con l'Etna bianco dominante.
A metà gara, come previsto, la svolta: Lyazali parte in progressione e certo di stare appiccicato dietro.
Sta abbastanza bene Adil: tira forte nonostante sia esposto al vento contrario. Faccio fatica a stare dietro di lui ma resisto.
Dietro Brancato si stacca subito e decisamente al primo allungo, Duca ancora alle prese con un recupero fisico, si stacca di pochi metri ma resta a vista.
Lyazali continua ad attaccare e in un momento di pausa, a circa 2K dalla fine, provo a contrattaccare.
Il mio attacco dura 100 miserabili metri e Lyazali al successivo rilancio, in discesa, mi stacca. Provo a tenere duro ma quei 30-40m restano li. L'ultimo K insisto nell'azione ma ormai è troppo tardi e la vittoria mi sfugge:
1 - Adil Lyazali - Atl. Valle dei Templi Agrigento - 24'53"
2 - Filippo Lo Piccolo - Violettaclub - 24'59"
3 - Francesco Duca - Violettaclub - 25'09"
4 - Alessandro Brancato - Sprinteam Catania - 25'40"
5 - Dario Barbera - Indomita Torregrotta Messina - 25'44"
...
12 - Sebastiano Melita - Indomita Torregrotta Messina - 27'44"
Va bene così: Francesco ha mostrato netti segnali di ripresa; a me è mancata la brillantezza da pistard, anche se disperatamente ho voluto provarci. Il 10.000m in pista di 36 ore prima mi ha tolto lo spunto finale, pazienza.
Importa che una due giorni di vacanza e relax mi abbia ridato una condizione utile per poter riprendere a regime gli allenamenti.
Ho assorbito bene i due lavori; al ritorno da Catania, mi sono corso un trequartino piano per sciogliere le gambe ed ho fatto bene a farlo.
Si chiude al meglio la settimana.
Un altro angolo della splendida Sicilia resterà indelebile nei miei ricordi.
(Ringrazio Salvatore Torregrossa che mette a disposizione splendide foto su FidalCatania.com)
(Ringrazio Francesco per le Cartoline da dentro vissute)
29^ Maratona 2024
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Le immagini sono pubblicate nel blog in conformità con le regole di
adesione degli atleti alla gara. Il copyright delle stesse è dell'autore
della foto ch...
9 ore fa
9 commenti:
A dir poco fantastico ...
Leggere di queste andature mi sembra davvero leggendario ...
E quel 10.000 con arrivo "fresco" e decontratto ...che forza!
Che dire?
chaupeau!!!!!
Complimenti per l'ottimo diecimila e la splendida gara su strada, due risultati sintomo di una forma in crescendo. Sono curioso di vedere come ti comporterai a Ravenna ...
Questo è un post molto bello, c'è tutto, il to essere amatore, ma anche la tua concreta velocità e l'amore per la tua terra.
@Lucky73: ancora lusingato.
Quello che posso aggiungere è che per certo non appartengo a quella categoria di atleti che fanno un super risultato e poi scompaiono.
Posto che valgo qualcosa, ogni giorno sono alla ricerca costante del miglioramento, e amo gareggiare.
Ovviamente i risultati se vengono arrivano dopo mesi interi di sacrifici.
@Rocha, a Ravenna rischierò, ma dovrò farlo perchè il meglio di tutta l'Italia atletica sarà lì presente.
@Gian Carlo, il "Much More" sta proprio in questo: l'atletica intesa non solo a colpi di cronometro.
Se non ami questo sport non duri a lungo, nemmeno se sei PRO e hai tutti gli agi che ti spetterebbero.
Inoltre godere delle bellezze della Sicilia allenta inutili tensioni nervose e allo stesso modo risulta essere produttivo a livello allenante: sempre meglio che starsene a casa, no?
Come avrai notato a Catania ho chiuso più forte l'ultimo K che a Gioia Tauro e con meno motivazioni: con il fresco catanese e un pizzico di fortuna in più... Vabbene lo stesso!
Bravissimo come sempre Filippo, i miei complimenti!
@Franchino, thanks a lot ;-)
Ciao Filippo,mi diverto un sacco a leggere le tue cronache,portano a rivivere tutto passo dopo passo.Grazie per avermi citato e ribadisco nel dirti di continuare su questa strada,sei forte come Ciccio.Un abbraccio dallo ZIO MELITA.
Il completo da gara, calza a pennello con le chiodate !
@Zù Melita, ormai il Corri Sicilia con tanto di refusi grossolanità ortografiche e dinosaurici redattori ha fatto il suo tempo...
Figurati che nemmeno una parolina, una citazioncina per Treviso su di me...
Meglio mettersi in proprio e soprattutto dire tutta l'esatta verità.
Secondo me è ciò che piace ai pochi lettori che mi seguono.
Grazie per gli incoraggiamenti ma per diventare forte come Francesco bisogna lavorare ancora tanto e migliorare molte lacune.
La strada, comunque, sento che è quella giusta :-)
@Diego, Adidas Style, Adidas Performance.
Chiodate da mezzofondo tra le più belle e funzionali mai realizzate da Adidas.
Come ho sempre detto, qualunque cosa riescano a farmi avere in Adidas non saprei come ringraziarli; problemi a correre con le RLH cross tutta la stagione non ne avrei avuti, ma devo ammettere che con queste Adizero Cadence c'è una marcia in più, ai piedi ;-)
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