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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

giovedì 11 giugno 2015

Adidas Ultra Boost - 100% Inarrestabile!

Adidas continua il suo percorso verso l'innovazione ed anche per quest'anno, grazie alla continua collaborazione, mi dedico alla recensione del frutto dell'esperienza accumulata in due anni dal lancio dell'innovativa mescola per intersuola, Boost.
In realtà Adidas, dal lancio della sempre versatile Energy Boost ha presentato una invidiabile gamma di scarpe con un mix di Boost e di Eva modellati nella maniera adatta ad offrire scarpe più o meno stabili, più o meno reattive.
Persino nelle ultime scarpe da gara, le rinomate ultraleggere che mietono vittorie e Record del Mondo (o personali) in ogni angolo del Mondo, presentano Boost in differenti misure e collocazioni: si va dalla Adizero Adios Boost con intersuola interamente in Boost (per tutta la sua lunghezza) alle Adizero Takumi Ren che inserisce Boost come elemento propulsivo dell'avampiede, rendendo di fatto adiprene ed adiprene plus storia passata (come evoluzione pretende).

Mai fin'ora avevamo visto l'utilizzo integrale di Boost al 100% per tutta l'intersuola e non avevamo potuto immaginare come avrebbe potuto presentarsi una scarpa che dal primo contatto del piede sulla scarpa fino all'ultima frazione di secondo dallo stacco da terra, offrisse integralmente l'esperienza Boost.

Così, dopo due anni di attesa dal lancio di Energy, Adidas inserisce un nuovo importante tassello al suo già importante parco - scarpe da Running, con la più prestigiosa e ambiziosa scarpa, la Ultra Boost, un concentrato di tutte le più innovative tecnologie a servizio dello Sport.

C'è molto da vedere in questa scarpa ma è bene chiarire che la Ultra Boost a mio avviso possiamo collocarla come una sorta di evoluzione della Energy Boost, della quale grosso modo prende la forma, ma che una volta calzata offre al piede tutta un'altra impostazione e modo di correre.
Con Adidas Ultra Boost si vola ;-)
In fin dei conti tra le due calzature ci sono soltanto 10 grammi di differenza (per la taglia media di riferimento, la 9 USA) ma a mio avviso a guadagnarci è solo il runner con un'esperienza di corsa davvero fantastica, che si vogliano correre lunghissime distanze o divertirsi con il proprio avversario ad una lotta serrata di sprint!

Come detto, il design resta grosso modo uguale ma aumenta leggermente l'ampiezza dell'intersuola ed il suo spessore, lasciando inalterata la rullata e l'impostazione tallone - avampiede, protesa in avanti.
Tradizionalista e semplice costruttivamente parlando, come le calzature Adidas di successo dei primi anni '80.

TOMAIA

Basta solamente calzare la Ultra Boost e capire che l'esperienza di calzata resterà impressa a lungo, magari con un sonoro "WOW"!

Il piede viene dolcemente afferrato e avvolto con ferma delicatezza nel collo piede, tallone e tendine d'achille tanto da dimenticarti che stai calzando una scarpa.
Non sarebbe nemmeno necessario allacciare la scarpa (ma lo è, perchè i lacci di fatto integrano le tre strisce in materiale plastico a supporto dell'arco plantare e danno stabilità della scarpa) perchè questa tomaia diventerà automaticamente un calzino per il tuo piede e mai potrà essere tolto dalla scarpa, se non volontariamente e con discreta forza.

Da quel momento, basta allacciare anche delicatamente i lacci e si potrà iniziare a correre quanto si vorrà!

Se non si fosse capito, invito i Triathleti ambiziosi a provare la Ultra Boost e afferrarne i benefici di una calzata ferma, morbida e rapida, correrci in negozio e capirete che arma potreste avere in zona cambio!

Porgo infine l'attenzione al solito discorso inerente a quale misura a questo punto si dovrà scegliere per avere la migliore esperienza di calzata con la Ultra Boost e rispondo che senza ombra di dubbio dovrete scegliere la taglia Adidas abituale con la quale avete corso in precedenza, sembrerà (ripeto: sembrerà) calzare stretta ma è il corretto concetto di calzata applicata a questa scarpa.
Resta assodato che la Energy Boost calzi ancora più stretta (perchè è nata così), quindi ribadisco che risulta comodo per la Energy acquistarla con mezza taglia in più!

Primeknit e Tre strisce integrate in una allacciatura che è una favola!
La risposta la fornisce semplicemente la tomaia tra le più discusse degli ultimi anni: il Primeknit!
Finalmente ho avuto il privilegio di testare questa nota tomaia, peraltro rivoluzionaria e ne sono rimasto a dir poco entusiasta!
La semplicità del concetto Primeknit applicato ad una tomaia in effetti ha richiami antichi e tradizionalisti: da anni si tenta di creare una tomaia che presenti zero cuciture e zero sfregamenti al piede di modo che si possa idealmente correre anche senza un calzino... perchè allora non vestire il piede con un pezzo unico come se fatto (anticamente) a maglia?
La tecnologia aiuta le Aziende di scarpe sportive e Adidas da leader nel settore applica l'idea con i più innovativi macchinari.

Ringrazio, quindi, Hypebeast che in questo Video postato su Youtube mostri i processi di assemblaggio della Adidas Ultra Boost e come venga a tutti gli effetti realizzata la tomaia "ricamata" in Primeknit, ovvero grazie all'aiuto di un plotter "speciale" ;-)

Primeknit all'opera mi stupisce anche per la semplice idea: non solo avvolge morbidamente il piede senza dare quella sensazione di oppressione fastidiosa tipica di una tomaia elastica (per intenderci, il Techfit piace a tanti ma l'effetto di compressione al piede può provocare eccessivo surriscaldamento specie d'estate e maggior rischio a sfregamento), ma fa di più: dalle prime uscite avevo intuito che la scarpa tendesse ad allargarsi ed adattarsi insieme al piede.
Il piede quando si fa attività fisica, tende ad ingrandire e gonfiarsi perchè richiama molti vasi linfatici e venosi a svolgere del lavoro extra, Primeknit essendo "fatto a maglia" si espande con esso rendendo la scarpa ancora più elastica, così aprendo la propria trama favorisce ulteriormente la traspirazione del piede.
Fantastico!

Il tallone è reso stabile dalla speciale conchiglia protettiva, morbida e contenitiva progettata per il nuovo modello, adatta a rendere molto libero il tendine d'achille, a favorire il naturale movimento del piede ed a tenere stabile lo stesso durante le continue falcate a terra nelle quali interviene costantemente la ormai esuberanza reattiva di Boost.

INTERSUOLA

Cento Per Cento Boost!
La novità niente affatto scontata regala piacevoli sorprese.
L'intersuola appare di per se più larga che negli altri modelli, come Supernova Glide Boost o Energy Boost e tolta la soletta si nota immediatamente che il piede è interamente a contatto con Boost, mai accaduto prima d'ora.

Sin dalle prime uscite, non mi sono lasciato prendere nè da facili entusiasmi nè da verdetti troppo scontati, aspettando che la scarpa stessa si adattasse alla mia meccanica di corsa e viceversa.
Inizialmente, infatti, prevale quel senso di comfort e ammortizzazione che, unito alla reattività di Boost ti confonde le idee.
Durante il fondo lento, invece sembrerà tutto rientrato nella normalità, quando la ferma comodità della tomaia unita all'impostazione ben improntata in avanti del piede ti faranno correre con assoluta semplicità.
Se non ti impegni molto, il piede sembra lavorare meno per spingere e c'è la netta sensazione che Boost ti aiuti, più di ogni altra scarpa che abbia mai provato.

I chilometri scorrono via facilmente, è presto detto, ma ciò che aiuta molto è l'intersuola più comoda che sulla Energy e la calzata dove il piede è davvero tanto a suo agio.
Quando verrà il momento di spingere, e mi è capitato in alcuni fartlek o in tratti di salita ripida, Boost cambia pelle e ti aiuta a correre con più efficienza grazie alla sua proverbiale reattività.

A mio parere, alle volte il Boost è troppo brusco rispetto ad un'intersuola con vecchio EVA, e trovo una maggiore sollecitazione tendinea ed attorno la caviglia, ma è poca cosa considerato che dopo una decina di uscite (il tempo di permettere alla scarpa di assestarsi al piede) non lo si avverte più.
Ci si deve abituare al modo di correre con Boost, è stato sempre un punto focale di argomentazione, e queste Ultra Boost compensano la loro reattività con un peso non troppo leggero ed una maggiore morbidezza.

A conti fatti, avere il 100% di Boost nell'intersuola si ha soltanto un guadagno: in termini di ammortizzazione ed in termini di spinta, relativamente al peso della scarpa.
Il fattore della tomaia in Primeknit, infine, lavora in maniera eccellente con questa intersuola pure-Boost, in quanto senti espandere tutta la scarpa che lavora con il tuo piede ben ancorato alla stessa.
E' un passo avanti che nelle precedenti scarpe in Boost non avevo avvertito, almeno non in questa maniera così evidente: più spingi e più la scarpa si adatta al tuo modo di aggredire il terreno.

Si tratta di una prerogativa di una scarpa di ultima tecnologia perchè sia le tomaie che le intersuole di scarpe nate fino a pochi anni prima dell'avvento di Boost non avrebbero permesso una simile sensazione durante la tua corsa...

SUOLA

Dettagli di Suola (arrotondata agli angoli), Torsion e Primeknit
La suola, come mostrato qui in foto, è stata realizzata nella forma reticolare e da un'ampio incavo centrale viene ricavato lo spazio per accogliere il sistema Torsion (che limita e controlla il movimento della scarpa in funzione della naturale pronazione del piede), come per il modello Energy Boost, integrato con quasi tutta la lunghezza dell'intersuola.

Si può notare, infatti, come dal centro si espanda con il supporto plastico sia verso l'avampiede che verso la parte interna del piede, anche posteriormente, come se volesse seguire integralmente l'azione stessa del runner durante la sua corsa, rendendo ancor più reattivo e stabile il passo.

La suola è di ottimo grip, con una forma puntellata che all'inizio regala un'ottima aderenza al terreno.
Lo spesso strato di Boost attutisce ogni shock al terreno e questa Ultra Boost l'ho portata anche in leggero Off-Road con ottimi risultati, almeno per quanto riguarda il superamento di ostacoli ostili come possono essere dei tratti pieni di sassi ed avvallamenti rocciosi.
Insomma, si può andare benissimo a correre al parco cittadino e fare anche qualche escursione di leggero Trail senza che il piede nè le articolazioni ne risentano!

Non mi sento, invece di consigliare questa scarpa comunque nata per correre sull'asfalto per tratti di Trail fangoso, bagnato e scivoloso in quanto il Primeknit è comunque una tomaia fatta apposta per espellere l'umidità ed il sudore estivo e quindi maggiormente permeabile all'acqua ed allo sporco (sopra ho spiegato quanto sia elastica e come si allarghi la trama).

CONCLUSIONI

Ultra Boost è una novità assoluta nel panorama running, il completamento di questo percorso rivoluzionario nato nel 2013 e che ha visto alla luce parecchi nuovi modelli, alcuni dall'indubbio successo come Supernova Glide Boost ed Energy Boost.

Questa Ultra Boost la collocherei infatti come una sorta di evoluzione della Energy perchè di fatto segue la linea progettuale della prima nata della rivoluzione Boost e si comporta in modo similare: tanto reattiva e sempre pronta a seguire i tuoi istinti di corsa.
Rispetto ad Energy, cambia di molto la calzata, più ferma, decisa, ma meno stretta (ed è qui la lieta contraddizione!) che grazie al Primeknit svelta completamente tutte le doti di elasticità che possiede questa eccellente scarpa, tutta da scoprire in allenamento e gara e capace di cambiare la sua anima in base allo stile di corsa che si vorrà impostare.

Leggere, agili, scattanti, eppure sono delle A3 - Massimo Ammortizzamento!
Come dicevo, si colloca in mezzo, anche alla Supernova Glide Boost che, per quanto è equilibrata, resta la scelta più ponderata per correre i lunghissimi in tutta tranquillità in quanto ho notato un'impostazione di Boost nell'intersuola votato alla stabilità ed all'equilibrio generale della scarpa.
Infatti, a differenza della Glide, avremo con la Ultra Boost maggiore reattività e più ammortizzazione insieme; quindi mancherà quel senso di "equilibrio" (che si traduce anche in minore esuberanza) che apprezzo tanto nella SGlide Boost, tutta concretezza.

La Ultra Boost prende il voto massimo per me, Adidas ci regala una scarpa meravigliosa, duratura e ricca di ogni tecnologia attuale disponibile e di prim'ordine della casa tedesca.

Il massimo per chi cerca una scarpa "all in one", perfetta ad ogni scopo dell'allenamento, leggera, traspirante, rapida e morbida, può anche essere indossata dagli "oversize" purchè non abbiano eccessivi problemi di iperpronazione.

Che ben venga il 100% di Boost, grazie Adidas, attendiamo nuovi modelli!

71 commenti:

nino ha detto...

gia la tomaia vale da sola il "prezzo del biglietto": un guanto.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao nino, in realtà è davvero tutto di altissimo livello!
C'è sempre da tener occhio sulla modellazione del Boost che rende il carattere a queste scarpe e provoca le reazioni dei runners che le indossano, tutte molto varie e differenti.
Questa Ultra Boost appare più equilibrata di altri modelli: avere solo Boost nell'intersuola può dare unicamente benefici!

nino ha detto...

lo so le sto usando da febbraio e ho trovato anche il coraggio di farci la maratona di milano (con le energy mi ero spinto solo fino alla mezza). promosse

andrea dugaro ha detto...

io sto usando le energy boost da gennaio e mi trovo da dio anche su sterrati medi
posso immaginare che queste siano ancora migliori e si possa chiedere qualcosa in più per il fuori strada, senza eccedere chiaramente.
per la velocità invece non sono proprio adatte, la linea adios, io uso le boston boost, sono una ferrari in confronto
le ultraboost le ho assaggiate in negozio, sono "pesantine" e ultrasoffici
sarà sicuramente la mia prossima scarpa per non far soffrire piedi e articolazioni negli allenamenti lunghi
ma le energy fanno già il loro mega lavoro, e dopo 400k non vedo segnali di usura particolari e le sensazioni sono sempre le stesse
mi sa che farò a tempo ad acquistare le ultraboost in mega sconto!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Andrea, scusa il ritardo ma avrai capito che sono stato fuori sede.
Si, le Energy sono delle scarpe fantastiche e molto ben strutturate, come detto ampiamente sono delle A3 ma scalpitano come delle A2 e queste Ultra fanno anche di più perchè proteggono il piede con maggiore morbidezza.
Il prezzo è alto ma in linea con le premier shoes di altri marchi ma danno ciò che promettono e, soprattutto, resistono a tutto, qualunque condizione tu le voglia sottoporre.
Io, ad esempio, le farò stressare con tanto sudore e umidità, ma fin'ora le Adidas dell'ultima generazione sono state davvero eccezionali.
Ah, attento che il sito adidas.com offre forti sconti in questi giorni ;-)

Luca ha detto...

Grazie della recensione Filippo, ne cercavo da un pò una esaustiva e scritta dopo averle provate a sufficienza. Penso che saranno le mie prossime scarpe, continuo a seguirti volentieri!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Luca, grazie per il tuo gentile commento!
Considera questo anno 2015 una tappa di transizione per me, continuerai a leggermi con altri racconti ed esperienze di vita :-)

Domenico ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Domenico, scusa, per errore ho eliminato il post e non si può rimediare...
Eliminare le cose un click è scomodo quanto inquietante...

Ho letto comunque la tua domanda e, visti i dolorini al Tendine d'achille, tra tutte le scarpe Adidas della recente serie Boost, ti consiglio vivamente la più comoda ed equilibrata Supernova Glide Boost che ben conoscerai.

La Energy è fin troppo spinta e per il tuo primo approccio al mondo della corsa, anche se immagino non farai tantissimi chilometri, non te la vedo indossata.

La Ultra è molto bella, iper tecnologica ma è reattiva quasi quanto la Energy, quindi andiamo sul sicuro e prova la Supernova Glide Boost, vedrai quanto è leggera, comoda, reattiva quanto basta e ben ammortizzata.

Semmai dovessi trovarti bene con la Energy Boost al contrario di quanto ti ho descritto, cerca comunque il modello più traspirante, l'ESM.
Considera che, comunque ai Runners che alleno faccio usare la Energy Boost solo durante gli allenamenti veloci e le gare.

Buone corse e buon divertimento :-)

Domenico ha detto...

Ciao Filippo, grazie mille!

Volevo ancora chiederti che differenza c'é tra Glide 6 e 7 e se calzano lo stesso numero entrambe.

Grazie ancora,
Domenico

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Grosso modo ci sono "sottili" differenze nell'intersuola tanto da rendere un pò più morbida e di pochi grammi più pesante la Glide Boost 7 rispetto alla 6.
Per il resto, la tomaia è quasi identica e calza bene, comoda con avampiede ben ampio.

La Energy, invece, calza più stretta e avresti dovuto chiedere mezza taglia in più rispetto a quella tua abituale...ai suoi tempi venne progettata così e restò tale!

Ciao, ancora buone corse!

Diego ha detto...

Ciao Filippo,
sono un neo runner (173 x 63kg) , attualmente sto usando delle Adidas Response (la versione precedente alla 2 - quella nuova è molto cambiata ad occhio e croce mi sembra sia più stabile con un po' di supporto in più).
Detto questo sto progressivamente allungando le mie uscite e diminuendo il passo... sono ancora lento in quanto faccio i lunghi da 20km con un passo di 5'45''-5'40'', le mie response hanno 500km ma più velocizzo il passo e più le sento un po' scariche, vorrei cercare qualcosa che mi dia più sostegno e che magari mi aiuti verso la fine di un lungo dove l'appoggio arriva sempre più stanco e forse anche un po' più pronato.
Cosa mi consigli tra le glide 7 e le Energy 2 ? o ancora le nuove response 2 ?
Vorrei arrivare a correre una maratona e per adesso utilizzare la stessa scarpa sia per allenamenti che per gare da 10k e 21k

grazie per i tuoi consigli !
Diego

Diego ha detto...

Mi son dimenticato di specificare che amo le scarpe che fascino molto il piede... la elide 7 l'ho provata rapidamente, ma mi sembrava che la punta fosse molto larga rispetto alla mia vecchia response, così come il tallone mi sembrava poco fasciato, forse bisogna considerare una mezza misura in meno ?

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Diego, rispondo con lo stesso commento inviato su Social, purtroppo non ho avuto tempo ancora di scrivere il prossimo post perchè sono stato preso da alcuni impegni.

Chiaro che a seconda della scarpa che calzi, a fine "lunghissimo" da oltre 30 Km senti scappare via i piedi e perdi stabilità, il che ti fa sentire molto instabile, d'altronde sono i piedi la prima cosa a lasciar via il podista sulla 42K!

E' chiaro che serva una scarpa ben equilibrata, ammortizzante e ben reattiva.
Questa sensazione la provo con le Adidas (Supernova) Glide Boost 7, le più "concrete" tra le scarpe che uso.

Purtroppo la stessa sicurezza non me la procura la Energy che a conti fatti in punta è meno protettiva e molto reattiva ovunque, specie nella spinta di ritorno (la senti all'inizio nelle caviglie un po).

Insisterei sulla Supernova Glide Boost, prova mezza misura in meno, è chiaro che hai un piede molto magro visto che ti trovi a meraviglia con le scarpe più fascianti di Adidas, la Energy e la Response.

Non dovrai farti male o sentire punti pressione con le Glide Boost, cerca di capirle, ha la pianta più ampia e per me è una cosa buona...
Semmai dovessi trovare difficoltà, opterei per le Response Boost, per quel fatto che non sono eccessivamente reattive, in più son molto leggere il che non guasta.

Ovviamente avrai un pizzico meno di protezione, ma le scarpe son differenti in questi piccoli dettagli.

Spero di non averti fatto confondere le idee, fammi sapere :-)
Ciao e buone corse!

Samuele ha detto...

Ciao Filippo.
Sono indeciso sul prossimo acquisto adidas della serie boost.
Mi interesserebbe un tuo commento per indirizzarmi su uno dei modelli energy, ultra o glide.
Sono leggero (57 kg) e i miei ritmi sono: 4:35 il lento e i 4:00 per la mezza (giusto per avere due riferimenti). Corro sull'avampiede e ho un appoggio neutro. Le ho provate nei piedi tutte e le ho trovate comode anche se ho notato delle diversità.
Vorrei quindi acquistarne un paio per fare km e per qualche allenamento medio. Volevo provare appunto qualcosa di differente dalle solite scarpe ammortizzate non adidas a3 che ultimamente mi stanno dando qualche problema alle caviglie (un senso di stanchezza e la sensazione di avere dei macigni ai piedi anche se pesano solo 300 g). Infatti sto usando sempre e solo a2 per evitare ciò.
Grazie mille!
Buone corse!
Samuele

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Samuele, mi scuso con te e con i lettori per l'assenza causata da diversi e momentanei impegni che mi stanno portando a scrivere di meno o al più l'essenziale.
Resto comunque sempre a disposizione e presto tornerò ad essere più presente!

Dei tre modelli di scarpe che mi hai citato, visto il tuo peso, il campo di utilizzo (ritmo del medio) ed il ritmo, opterei sulle Energy Boost, ricordandoti che hanno una calzata ben stretta (direi meglio, avvolgente) e che danno il loro meglio su asfalto e con ritmi sempre ben alti e serrati essendo le più reattive nella gamma di A3 elencate.

Adidas ti piace perchè le A3 proposte non lo sono mai dal lato goffo e lento, ovvero estremamente morbide ed è per questo motivo che si scaricano più lentamente dei modelli della concorrenza.
Boost resiste molti più chilometri allo schiacciamento, è stata una autentica rivoluzione che ha portato altri Brand a copiare "cambiando" le proprie intersuole.

Energy Boost non la consiglio per un uso assiduo e quotidiano, ma con un utilizzo intelligente della scarpa, da mettere ai piedi quando le sessioni devono farsi più "allegre" ed hai a che fare con cambi di ritmo e ripetute: noterai una grande reattività salire fin sui polpacci!

In genere un buon runner utilizza due paia di scarpe, quelle per farci i chilometri, i "lunghi" e quelle per farci gare ed allenamenti più veloci.

Nel primo caso, ecco che intervengono in tutta sicurezza Le Ultra Boost e le Glide Boost.

Le Ultra ti garantiscono per molti chilometri molta morbidezza e buona reattività, con un assetto tutto particolare e diverso dalle altre, mentre le Glide sono tutta concretezza: solide, ben rifinite ed offrono un giusto compromesso tra ammortizzazione e reattività; non le senti mai un mattone, le adoro e sono le mie preferite ;-)

Scusa ancora per il ritardo e buone corse!

Samuele ha detto...

Grazie mille Filippo.
Mi hai chiarito le idee!
Sicuramente metterò a frutto i tuoi consigli e ti farò sapere.
Buone corse e sempre in gamba!
Samuele

Samuele ha detto...

Ciao Filippo
visto che sei così gentile,
avrei ancora qlc domanda:
- non consigli le energy boost per un uso assiduo solo per una questione di "protezione" o altro?
- in passato ho usato le supernova glide 4, quindi senza boost, e da quanto mi ricordo le sentivo molto reattive e poco adatte a ritmi lenti per macinare km. Ora con il boost si sono rivoluzionate immagino...giusto?
- se dovessi scegliere tra glide boost e le ultra boost per i lunghi, quale potrebbe essere la discriminante per poterle scegliere sulla carta? Sicuramente la cosa migliore sarebbe provarle per un po' ma non si può :-) ma prima o poi le prenderò entrambe
Grazie mille
Samuele

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Samuele, per prima cosa, se hai un Adidas Store a casa tua (e comunque anche sul web, se conosci esattamente la tua misura), quasi tutte le scarpe da running sono vendute fino al 50% di sconto, in tanti miei amici runners ne hanno approfittato.

Le Energy Boost alla lunga non sono protettive e questa grande aderenza che ti portano a fasciare il piede per i lunghi e lunghissimi non è proprio l'ideale: ti parlo per esperienza diretta in quanto le ho provate a lungo sia in gara (quindi ritmi altissimi) o semplicemente per macinar chilometri a lungo, e ti parlo di circa 30 Km.

Le Supernova Glide 4 senza Boost sono una storia ormai chiusa, erano delle scarpe fin troppo alleggerite e per questo non tutti si trovavano a correrci chilometri.
Confesso che anche a me davano un certo fastidio superati i 20 Km di fondo lento.
La cosa bella era la leggerezza ma non andava di pari con la ammortizzazione.

Le attuali Supernova Glide Boost sono un'altra storia, calzano meglio e senti di più la scarpa, presente anche nei momenti critici (quando ti abbandonano un pò i piedi o le caviglie).

Tra Glide Boost e Ultra Boost puoi anche scegliere una rispetto all'altra perchè hanno una progettazione di intersuola e tomaia completamente diversa.
Potresti trovarti meglio magari con la Ultra perchè il tuo modo di correre gli si addice, ma tieni presente che hanno un assetto ed una calzata tutta differente: tradizionale e pianta larga la Glide, avvolgente ma morbida e con una sensazione più "a terra" la Ultra.
Ovvero, con le Ultra ti senti più basso, ma nel contempo senti tutto il piede protetto ed anche bene, forse meglio della Glide, ma quei grammi in più nei momenti di difficoltà li senti.
L'ideale sarebbe avere la Glide anche con la tomaia in Primeknit (quella della Ultra), credimi che è una cosa fantastica!

La corsa e la scarpa da corsa è una "roba" più individuale di quanto non si possa pensare ;-)

Samuele ha detto...

Ciao Filippo
Grazie ancora per avermi risposto così velocemente.
Ora ho tutto il quadro completo.
Non mi resta che acquistarle e correrci!
Ti aggiornerò.
A presto.
Samuele

Yarj ha detto...

Ciao Filippo,
Volevo chiederti un consiglio, corro da pochi mesi, sono alto 182 x 67 kg, piede madri e corro impattando di avampiede.
Sono alla ricerca per effettuare i lenti che percorro a 4'30"/km.
Mi consigli la ultra boost o la eneegy 3?
Grazie anticipatamente.
Yarj

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Yarj, sei un runner longilineo, con la tua costituzione ti auguro di fare tanta strada!
Ti consiglio la scarpa più equilibrata tra tutte, la Supernova Glide Boost 8, non cambia ormai da tre anni (se non di poco) ed è adatta agli allenamenti di tutti i giorni, testata per le lunghe distanze.
Oltretutto, quando mi sento stanco e poco reattivo o in giornata "no" preferisco avere questa scarpa comoda, ben ammortizzata e ben reattiva ai miei piedi rispetto alle altre!

Buone corse, spero di esserti stato di aiuto!

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,
peso 67 kg, sono leggero pronatore e corro i 10 km ad una media di 4:45 e la Mezza Maratona in 1h47' (utilizzando le Energy) mentre la Maratona in circa 4 ore (utilizzando le Sequence).
Adesso devo correre la Maratona di Roma e mi chiedevo se poteva andar bene la Ultrà Boost ST.
Cosa mi consigli?
Grazie.
Un saluto.

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Anonimo, la tua domanda riguardo la Ultra Boost ST mi trova d'accordo con te: la scarpa è ottima, morbida e risponde rapidamente alla spinta, in più lo stabilizzatore mediale la rende - secondo il mio giudizio - migliore della versione neutra.
Ho corso la Maratona di Roma due volte e conosco bene quelle strade (non puoi mai dimenticare una Maratona così bella!) e l'unico ostacolo sono i sanpietrini che incontri lungo quasi tutto il percorso.
Ben venga la Ultra Boost ST.
E ti divertirai!
Buone corse!

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo, ho scoperto il tuo bellissimo blog e mi permetto anch'io di chiederti un consiglio: devo cambiare le mie adistar boost (con cui mi son trovata bene, preferendole alle glide 6 come sensazione di stabilità). Sono alta 174 cm per 62 kg, sto riprendendo dopo uno stop di 11 mesi per gravidanza, quindi sonstralenta! Mi incuriosivano le energy 3, o le glide 8, oppure stare sul sicuro e acquistare di nuovo le adistar.. Cosa mi consigli? Grazie!!!
Roberta

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Roberta, benvenuta sul blog, è sempre un piacere rispondere a chi è appassionato di corsa come te!
Beh, la corsa ti chiama e dopo la giusta inattività è bello riprendere gradualmente.

Le Energy 3 sono molto reattive e leggere, non te le consiglio al momento.

Considerando che per i primi tempi correrai pochi chilometri e cercherai il massimo dell'ammortizzamento, ti consiglio la Pure Boost X che sarebbe la scarpa dalla massima ammortizzazione creata da Adidas per la donna.

Se vuoi il meglio possibile in termini di ammortizzazione e reattività c'è la Ultra Boost, davvero bella e sorprendente.
La Ultra Boost è molto reattiva e ammortizzante, oltre che fasciante, dalla pianta larga a ben stabile.

L'alternativa che consiglio appare sempre ovvia, la Supernova Glide 8 che comunque, non è variata per nulla, quindi le sensazioni che avevi provato resteranno le stesse.

Purtroppo non viene più prodotta la Adistar Boost, segno dei tempi che cambiano ed ahimè... l'ho apprezzata anche io tantissimo!

Buona ripresa e buone corse!

ANDREBIKE ha detto...

Ciao Filippo, in primo luogo complimenti per le recensioni sempre molto dettagliate e di facile consultazione. Sto usando da diverso tempo con grande soddisfazione le ultra boost, l' unico modello che finalmente non da problemi alle mie ginocchia. Ho già percorso circa 600 km con queste scarpe. Secondo te è già arrivato il momento di sostituirle? l' ammortizzazione sembra ancora buona, così come le condizioni estetiche appaiono ottime.... ma non essendo un esperto non capisco se si possano ancora sfruttare oppure sia meglio optare per un nuovo paio. Grazie per l' attenzione che vorrai dedicarmi, un saluto

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Andre, grazie per essermi rivolto a me e benvenuto, sono contento che la mia recensione ti abbia aiutato al giusto acquisto.
Non è facile scegliere con quale Adidas poter correre (o con quale scarpa in generale) visto l'universo ormai sconfinato di scarpe che il mercato propone.

Il tuo feedback tra l'altro mi interessa moltissimo perchè, non avendo il tuo problema, ho avvertito la bella ammortizzazione in queste Ultra Boost ma preferisco optare sulla concretezza delle Supernova Glide, a mio giudizio più equilibrate (meno reattive e meno ammortizzanti ma più versatili).

Il momento in cui sostituire la scarpa è soggettivo, dipende da quanto senti la scarpa scarica sotto i tuoi piedi.
Dipende da ovvi parametri quali il peso e l'appoggio in primis, ma di norma quando senti sin dai primi passi che "qualcosa non va" e che i dolorini stanno per tornare, è il momento di pensare di sostituirla, la scarpa.

Ho potuto notare quanto il Boost sia resistente allo schiacciamento rispetto alle intersuole convenzionali e quanto tutto ciò allunghi la longevità della scarpa, tra l'altro hai anche affermato tu.
Di solito non vado oltre i 900 Km ma considera che corro circa 20 - 25 Km al giorno e peso circa 63 Kg.
Ah... e purtroppo uso poco i piedi, perchè di gente mostruosa che si "mangia" le suole delle scarpe (dicasi gente con piedi formidabili) ne ho conosciuta! :-)

Penso, quindi, che altri 200 Km potresti riuscire a farli, ma come dico spesso... ascolta sempre bene te stesso!

In bocca al lupo e buone corse!

ANDREBIKE ha detto...

Ti ringrazio per la risposta, davvero gentilissimo. I miei migliori saluti

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,
gradirei un consiglio, premesso che corro con le Energy ESM e mi trovo benissimo. Avendo iniziato a correre con l'avampiede ed il paio che utilizzo essere arrivato alla "pensione" con cosa mi consigli di sostituirle?
Ho provato anche le Ultrà ST e mi sono trovato benissimo anche con quelle. Questo mi ha fatto pensare di provare (visto che con l'avampiede non prono) anche le Ultrà, normali.
Considera che ora per i corti utilizzo le Boston o le Zealot Saucony e per le gare o lunghi le Energy.
Premesso questo ti chiedo se può andar bene:
Per i corti e ripetute: le Boston.
Per i lunghi e gare come la Mezza e la Maratona, qui arriva il problema, quale mi consigli tra Energy, Ultra Boost e Ultra Boost ST? Quali sono le differenze? E come si differenziano in reattività e ammortizzazione?
Correndo con l'avampiede il differenziale di 8 mm della ST invece che 10 rispetto alla UB e Energy può incidere correndo con l'avampiede?
Grazie



Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Anonimo, tante belle domande cui proverò a darti risposta secondo il buonsenso.
Correndo con questi modelli, sia in gara che in allenamento, intuisco che sei un runner leggero che corre con buona efficienza (si poggia prima in avampiede si, ma si utilizza tutta la pianta del piede per completare la spinta).

L'acquisto della Ultra ST non l'avrei mai detto e se ti trovi bene vuol dire che ti piace anche correre con una scarpa morbida ma stabile, non eccessivamente.
Diciamo che la Ultra ST è una scarpa consigliata a runners più pesanti ed in effetti c'è una notevole differenza di peso tra i due modelli (rispetto alla Ultra Boost).

Io da runner neutro utilizzo la Ultra Boost e ti posso dire che mi piace per la sua morbidezza e che ti lascia sempre l'impressione di spingere lasciando il piede libero di agire: tutto quel drop 10 non lo avverto minimamente e corro comodamente con l'impressione di essere molto più a contatto con il terreno di quello che non sembra.
La Supernova Glide ha lo stesso drop 10 ma in questo modello si sente... la Ultra Boost ha una calzata tutta particolare che fa questa differenza e può piacere, molto.

Detto ciò, per te in particolare, ti consiglio sicuramente la Ultra Boost da acquistare ed utilizzare in gara - maratona (dopo averla provata in allenamento e nei lunghissimi, specialmente), avrai maggiore libertà di movimento e leggerezza rispetto alla ST e... troverai più ammortizzazione ed un'ottima reattività al pari della Energy Boost che di per se ti da maggiore slancio perchè è più leggera ed impostata per ritmi più veloci.

La Energy, infatti, la trovo più reattiva e "brutale" ed è stata concepita così, per esprimere tutto il potenziale di Boost al suo lancio e ci sta, di avere un modello quasi da A2 - Intermedia.

Quindi, ricapitolando: per le distanze brevi e ripetute veloci e su pista, ottima scelta sia la Boston (per me bellissima) che la Zealot (Saucony produce belle scarpe, è innegabile e ben reattive), mentre per i lunghi da 16-20 Km bene per la Energy Boost, mentre infine per distanze superiori dove ti serve maggiore ammortizzazione, la scelta è Ultra Boost.
Secondo me la ST ti limita!

Anche a te, buoni allenamenti - maratona, in bocca al lupo!

Anonimo ha detto...

Grazie Filippo.
Seguirò il tuo consiglio.
Comprerò un altro piao di Energy perché quelle che ho sono arrivate, mentre per i lunghi sfrutterò un po' le Ultrà Boost ST (hanno 80 km) per poi sostituirle con le Ultra Boost.
Mentre le Sequence, nuovissime, le indosserò per svago e non per il running. troppo pesanti.
Che ne dici? Possono darmi problemi a lungo andare le UB ST, prima che prendo le UB?
Grazie

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Decisamente questa scelta di rotazione delle scarpe la approvo, le Ultra Boost ST nacquero lo scorso anno e lessi di questa scelta specifica di Adidas nel donare maggiore controllo ad una scarpa, la Ultra Boost, nata per soddisfare i runner che necessitano di protezione massimale (infatti sostituì definitivamente la Adistar Ride apprezzatissima dai molti runner, me compreso).

Quindi, a parte i pochi grammi di differenza, hai un maggiore controllo del movimento e nulla più, quindi per questo ti è piaciuta e puoi continuare ad usarla.
Ma secondo me, ripeto, puoi passare tranquillamente alle Ultra Boost.

Le Sequence sono adatte a chi ha seri problemi di pronazione, è chiaro che nascano più pesanti...

Tanti chilometri di divertimento :-)

Anonimo ha detto...

Scusa Filippo,
ultimo consiglio :-)
Mi sfuggiva un aspetto comunque importante. per il tapis roulant uso lo stesso criterio di rotazione o c'è un modello di scarpa più indicato di un altro?
Sul TR ci faccio tutto: medi, lunghi, ripetute e salite.
Grazie

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ecco, il Tapis è una di quelle diavolerie del XX° secolo...
La corsa sul tappeto rotante è molto differente da quella su strada ed appoggio, stile di corsa e soprattutto uso dei piedi sono parecchio influenzati da un qualcosa che si discosta di un pò dalla corsa naturale, ovvero avere del terreno stabile sotto i piedi da spingere.
Lì avviene un concetto diverso, almeno per la mia breve esperienza, di doversi adattare alla velocità del tappeto e "sopravvivere" ad esso.
Sicuramente fai tanta fatica lo stesso :-)

Penso che utilizzerai la stessa scarpa, purchè sia ben ammortizzata perchè ci sono tanti shock diversi da dover gestire (poi tutto è sempre questione di abitudine).

Quindi, resta ottima la scelta della Ultra Boost.
Prego!

Anonimo ha detto...

Scusa Filippo, per le mezze maratone mi consigli gareggiare con le ultea o le Energy?

Anonimo ha detto...

Scusa Filippo, per le mezze maratone mi consigli gareggiare con le ultrà o le Energy?

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Anonimo, a domanda generica, non posso rispondere che con risposta generica.
Io, essendo alto, leggero e veloce, preferirei le Energy Boost, che per molti versi sono più agili e scattanti, ma se avessi bisogno di maggiore protezione ed una buona ammortizzazione, opterei sulle Ultra.
Se avessi un numero di scarpa alto, la differenza di peso maggiore mi farebbe scegliere le Energy, con un numero di scarpa più piccolo (da 42 EUR in giù) la poca differenza di peso potrebbe farmi scegliere le Ultra Boost.

Si tratta di sottili differenze, ma non posso dare un giusto consiglio se non conosco il tuo modo di correre, il tuo appoggio, quante volte alla settimana ti alleni ed altri parametri decisamente soggettivi.

Buone corse!

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,
in merito al post precedente, corro con il mesopiede, peso 68 kg, media tra i 4'45"/5'30".
Cmq, ho preso le Energy 3, ma le trovo pesanti ... forse sonoi meglio le Ultra Boost?

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Anonimo, se hai preso le Energy 3 e le trovi pesanti, con il 99% delle scarpe di categoria "massima ammortizzazione" ti troveresti molto male!
Le Energy sono delle scarpe molto leggeri e scattanti per essere rivolte a buona parte dei runner che desiderano un passo fluido e leggero, sono una via di mezzo tra una scarpa molto morbida ed una reattiva.
Puoi farci tranquillamente anche delle gare tirate, per il giusto drop e lo spessore dell'intersuola non troppo ampio.

Se avessi acquistato le Ultra Boost avresti trovato maggiore disagio, ma forse perchè pesano di più?

Per il tuo passo le Energy sono più che ottime, spero solo che non fai un chilometraggio giornaliero/settimanale eccessivo, fino a 10 Km al giorno vanno bene, poi hai bisogno di una scarpa protettiva e più ammortizzata e sia la Supernova Glide che la Ultra Boost lo sono rispetto alla Energy.

Il peso di una scarpa può non piacere ma è l'elemento che ti restituisce la sicurezza di correre senza alcun problema.
Fosse per me correrei tutti i giorni con le Adizero Boston, ma so che alla lunga mi infiammerei tendini vari ed i polpacci si irrigidirebbero.
Per questo esistono le scarpe più ammortizzate.

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo, in merito alla tua precedente risposta, ti preciso che i miei allenamenti brevi sono di circa 8/10 km ed i lunghi di 20/30 km.
Forse mi sono espresso male, ho detto che le Energy 3 le ho trovate pesanti quando volevo dire rigide, o meglio che non danno quella sensazione di flessibilità/morbidezza che danno le Ultra ST.
Visto che mi hai scritto che le Energy 3 fino a 10 km al giorno vanno bene, per i lunghi e per la gara (maratona) come mi consigli di fare? Continuo con le Energy 3 o provo altro ad esempio la Ultra?
Ho provato la Ultra ST e non mi sembra male, anche se quella è per pronatori. Io sono neutro e come ti ho detto corro con il mesopiede.
Grazie della tua disponibilità e dei tuoi preziosi consigli.

Unknown ha detto...

Ciao Filippo, volevo chiedere ad un esperto di Adidas come te quale scarpa mi consiglieresti per i miei lenti e che mi proteggano un pochino dato che uso le Boston per le maratone PB 2h47min) e le Adios per le mezze (PB 1h19min).
I lenti li eseguo sempre a sensazione ma spesso giro sui 4'30-4'45. Sinceramente sia le Boston che le Adios non mi hanno mai dato problemi ma ho paura che alla lunga scarpe così estreme mi giochino un brutto scherzo anche se peso relativamente poco (63kg).
Grazie mille

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Anonimo, continuando il discorso Energy - Ultra, adesso che ti sei espresso in maniera più chiara tutto torna.
Le Energy le senti rigide per le ragioni sopra descritte, già un lungo di 25 Km darebbe fastidio anche a me, perchè non è bello per tutto il fisico sentire poca morbidezza per tanto tempo!

Le Ultra ST non le ho utilizzate ma le ho calzate per curiosità e ti posso dire che non sono molto irrigidite come si potrebbe pensare, il controllo del movimento che la rende più stabile della versione neutra si sente appena, la scarpa è un poco più spessa e la morbidezza del Boost la avverti lo stesso.
Va anche bene per un corridore neutro che affronta chilometraggi giornalieri elevati secondo me.

Decisamente, puoi continuare a fidarti della tua Ultra ST per i lunghi over 20 Km ed affrontare sprint, salite, ripetute, brevi distanze e fartlek con le Energy

Sempre disponibile, ciao e buone corse!

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Giampiero, complimenti per i tuoi tempi, di tutto rispetto!
Pesi come me, 63 Kg e ti trovi ai limiti per correre con queste scarpe che, solo per merito del Boost, sono anche ammortizzate oltre ad essere estremamente reattive come una molla.
Io che ho usato sia le Takumi, le Adios e le Boston, e che le conosco tutte e tre benissimo, ti posso dire che solo le Takumi sono scarpe con zero protezione e vanno usate al massimo in pista per un 1500/5000m, le altre due già vanno bene per alti chilometraggi.
La via di mezzo, sempre ottima è la Energy Boost, una A2 reattiva e morbida che mi è servita spesso a fare allenamenti a ritmo medio sui 3'30" per 25 Km (tanto per rendere l'idea), quindi allenamenti maratona: ottima, leggera e ben protettiva.

Le scarpe da gara le devi usare in gara o negli allenamenti veloci, esclusivamente (e lo sottolineo).
Alle volte per precauzione lavori veloci li svolgo con le Boston, è di un fastidio mortale perchè ti vedi i ragazzini in scia con le chiodate, ma a sera sei più rilassato (ti faccio il mio esempio che rende l'idea).

Per i lunghi di tutti i giorni, il fondo lento, non lo finirò mai di ripeterlo, ma la priorità non è la leggerezza ma l'ammortizzazione della scarpa e del fondo in cui vai a correre: io detesto l'asfalto perchè ne pesto tantissimo in gara e negli allenamenti che contano.
Quindi, Supernova Glide tutta la vita e quando mi piace più morbidezza, Ultra Boost.

Questa è la mia regola, semplice, basta avere tre scarpe per correre qualsiasi allenamento e gara: la morbida, la intermedia e la racing flat, sta al tuo buonsenso gestirle!

Ma tu già sai molte di queste cose, però è bene parlarne anche perchè aiuta a non incappare in questi errori banali!
Buone corse!

Anonimo ha detto...

Grazie Filippo, per la maratona (gara) quali mi converrà acquistare le Ultra Boost o le Ultra Boost ST?

Filippo Lo Piccolo ha detto...

In Maratona è importante arrivarci con la scarpa ben collaudata, quindi se ti alleni con una rispetto all'altra, è bene che indosserai lo stesso modello anche in gara.
Quindi, se ti stai preparando ad esempio con la Ultra ST che probabilmente porterai a fine utilizzo dopo i 3 mesi di preparazione, ti conviene acquistarne un altro paio, rodarle appena il giusto per essere sicuro di averle pronte in gara e non sbaglierai.

Il modello lo devi scegliere tu, come detto, dipende con quale dei due ti senti più sicuro ma sono dettagli, la scarpa Ultra neutra non è stata stravolta in modo sconvolgente dal controllo di pronazione.

Unknown ha detto...

Ciao Filippo, scusa se rispondo solo ora ma sono stato all'estero. Quando dici che con queste scarpe mi trovo al limite intendi per le velocità con cui le uso?
Dopo i tuoi consigli penso di orientarmi sulle Glide 8 dato che le Ultra le ho trovate un tantino morbide in avampiede.
Grazie mille

Filippo Lo Piccolo ha detto...

@Giampiero, era per sottolineare che il tuo peso corporeo "incentiva" l'uso di una A2 come la Boston Boost e che te le puoi permettere.
Non immagini quanta gente neofita vedo correre al parco con scarpe improponibili per il loro peso ed età e che probabilmente dopo qualche uscita, pieni di dolori sparsi a causa di scarpe eccessivamente leggere, smetteranno definitivamente di correre.

Come detto, va bene la Boston, va bene anche la Energy per le gare lunghe e va benissimo la Supernova Glide 8.

Occhio che a dicembre Adidas presenterà la nuova Supernova (scusa il gioco di parole) e sarà tutta diversa dall'attuale.

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,
sai se a gennaio l'Adidas farà uscire le nuove Ultra Boost ?

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Anonimo, se cerchi (molto) bene, su internet puoi già trovare qualche anteprima.

Siccome preferisco mantenere il giusto silenzio prima del lancio di novità Adidas, posso anticiparti che Ultra Boost resterà la stessa per il 2017, mentre a dicembre farà il suo debutto a dicembre la "Supernova", che sostituirà con un modello tutto nuovo (e spero che migliori soltanto l'ammortizzazione, perchè per il resto è la mia scarpa preferita) la Supernova Glide 8.

Adidas con l'ammiraglia delle A3 ripartirà da zero, non vedo l'ora di vederla!

Roberto ha detto...

Ciao Filippo.
Innanzitutto complimenti per ciò che scrivi che risulta sempre molto utile e per la tua attività sportiva.io pratico il pugilato sono alto1.70 per 74/77kg asciutto piu o meno,nella mia preparazione la corsa è prevista per 3/4 uscite settimanali corro diversi fartlek e intervall training e molti sprint veloci tanta salita e ahimè relativa discesa ho utilizzato glicerin ghost mizuno rider saucony ride e ultimamente pegasus 33 adesso vorrei provare adidas considerando che correndo quasi esclusivamente in asfalto e molte brutte discese ho bisogno di ammortizzazione ma anche di molta reattività vorrei una scarpa che trasmetta sensazione di morbidezza anche durante le corse in discesa più impattive molto fluida nella rullata.mi piace molto la ultra boost ma forse sarebbe più indicata la energy o addirittura la nuova glide 9. Non ho mai provato scarpe di questo marchio per cui non ho nessun riferimento per poter fare una scelta azzeccata e considerando che uso il mesopiede durante la corsa spero tu possa aiutarmi ad orientarmi ad una giusta scelta
Grazie in anticipo
Saluti

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Roberto, grazie per la tua gentilezza e complimenti per la tua nobile arte!
Considerata la "bruttura" delle discese, meglio optare per le Supernova (Glide del 2016 o non Glide 2017 che pur non avendo ancora provato, ho ricevuto feedback molto entusiasti).
Non sono un grande cultore della Ultra Boost, addirittura la Ultra Boost ST è migliore anche per i runners neutri perchè più stabile in quanto dona un effetto molto rimbalzante e reattivo nella stessa maniera.
La Supernova Glide 8 attuale è più bilanciata ed è comunque più protettiva (secondo me) nella parte dell'avampiede/mesopiede, proprio domenica scorsa ho corso per 20 minuti consecutivamente in discesa e l'ho trovata ottima!

Io ti direi Supernova Glide ed a seguire (da provare) la Supernova 2017, la Ultra Boost è ottima per farci qualunque cosa ma il suo punto forte è l'ammortizzazione al tallone.

Spero di esserti stato d'aiuto, buone corse!

Roberto ha detto...

Grazie per la tua risposta ed indicazione molto esauriente.mi indirizzero verso le supernova non so ancora se il nuovo o vecchio modello sperando che siano ben Mmortizzare ma al contempo fluide in rullata e rapide spero di non aspettarmi troppo.... Pensi sia giusto escludere dalla scelta anche le energy boost?
Grazie

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Roberto, le Energy non le ho menzionato perchè le assimilo alla categoria "racing" più che a quella "massima ammortizzazione", ovvero utilizzabili per ogni allenamento giornaliero.
Considerato il tuo peso, che comunque non è esile (intendo intorno i 60-65 Kg), è consigliabile la Supernova Glide, a prescindere.

La Energy 3 andrà in recensione a giorni, confermata per il 2017, capisco che la Supernova 9 2017 è molto attesa, farò pressioni per averla il prima possibile ;-)

Roberto ha detto...

Filippo aspetto con ansia le recensioni di questi 2 nuovi modelli per poi scegliere quelle che andranno ad affiancare o eventualmente sostituire le mie peg 33 ancora in ottima forma.
Ci tengo a ringraziarti per metter sempre a disposizione la tua competenza

merha ha detto...

ciao navigavo alla ricerca di un paio di adidas e mi sono imbattuto nel tuo sito e forse solo te puoi aiutarmi.

per n. motivi dopo anni di asics volevo passare all adidas.

pensavo alle adidas Ultra Boost ST perchè pare vadano bene per chi ha una leggera pronazione come me.

secondo te vanno bene per la maratona ? ammortizzano bene o sentierò troppo la strada ?

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Merha, purtroppo così, senza alcuna indicazione tecnica non posso sbilanciarmi molto su quale possa essere esattamente al tua scarpa - maratona.

Non mi hai nemmeno citato che scarpa Asics hai usato in questi anni, giusto per farmi un'idea più precisa.

La Ultra Boost ST nasce come scarpa più stabile e va molto bene anche per un runner con appoggio neutro, quindi non è altro che una Ultra Boost più controllata.
Essendo la sua intersuola totalmente in Boost, è una scarpa molto ammortizzata e molto reattiva, che dona protezione a lungo termine.
Attenta alla calzata, è molto particolare e tiene ben stretto il piede, nulla a che vedere con la costruzione "tradizionale" che adotta Asics.

La Ultra ST ovviamente non è la scarpa da running A3 più leggera in assoluto, ma offre un ottimo compromesso se cerchi la protezione per molti chilometri.

La prova "su strada" te la posso offrire io che l'ho utilizzata in allenamento per circa 38 Km diverse volte.
La sensazione di "molleggiamento" iniziale, dopo una decina di minuti non la avverti più, ma è perchè ti sei abituata al suo effetto positivo, la corsa è molto fluida e reattiva ed a fine allenamento ti senti più rilassato.

Di certo non avrai nessun problema al traguardo, devo solamente consigliarti di utilizzarla a lungo durante la preparazione maratona per abituarti bene alla particolare calzata.

Buone corse!

Unknown ha detto...

Ciao, volevo innanzitutto farti i complimenti per la qualità degli argomenti trattati.
Sono alla ricerca di consigli perchè mi piacerebbe rivedere le mie scarpe.
Attualmente utilizzo le new ballance 1080 e le vaze pace 2, ne ho avute diverse, ma vorrei cambiare e valutare adidas.
Sono alto 1.86 e peso attualmente 81, corro circa 60 km a settimana dividendo il mio tempo libero anche con nuoto e bici. Il mio appoggio del piede è più verso l'esterno.
Cosa mi consigli?
Grazie mille e ancora complimenti

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Antonio, grazie e benvenuto!
Le NB 1080 se non erro sono l'ammiraglia delle A3 per il brand di Boston, io a getto ti direi di correre a comprare le Supernova 2017, le ultime nate in Adidas, ma non avendole provate non mi sembra corretto indirizzarti verso questo modello, a meno che non lo calzi e te ne innamori subito.
Ha un tallone più alto e così come si vede sembra più protettiva, l'aumento di Boost nell'intersuola rispetto alla precedente versione, pur eccellente, dovrebbe aver donato maggiore ammortizzazione che per te è importante.

Altresì, se riesci a trovare la Supernova Glide 8 in offerta, visto il tuo appoggio al piede verso l'esterno che richiede una calzata ampia, direi che è la scarpa Adidas migliore per te: non è una super ammortizzata ma è molto stabile e dura tanto tanto.

Buone corse, vorrei ogni tanto prendere anche io la bdc ma correre è troppo bello :-)

Unknown ha detto...

Buongiorno a tutti e complimenti A Filippo.
Adesso avrei bisogno di un consiglio.
Sono alto 1,70 e peso intorno ai 72/73Kg.
Le mie uscite ad oggi si limitano a 40/45 minuti (6Km circa) per tre volte alla settimana
Sono un pronatore e adesso ho ripreso a correndo dopo vari calvari dovuti a problemi all'articolazione della caviglia sx. Ho fatto infiltrazioni di cortisone/ialuronico
Prima di ogni uscita faccio circa 10 minuti di ginnastica propriocettiva (tavolozza di legno).
Corro con plantari fatti su misura. La mia scarpa adesso è la ravenna4 che la preferisco alla GTS Adrenaline 15 in quanto hanno la suola più morbida e di conseguenza "molleggio" di più.
Ho letto delle Adidas supernova sequence ma non so quale modello prendere.
Potreste consigliarmi il modello a me più confacente e adatto e magari dirmi se la scarpa è adatta per le mie caviglie? Per me è meglio avere una neutra e metterci i plantari oppure una stabile senza plantari?
So che vi sto chiedendo molto ma non mi fido dei commessi dei vari negozi di sport, vorrei avere pareri da chi come me ha o ha avuto problemi simili ai miei e che come me è tornato a correre
Grazie per i tuoi preziosi consigli
RIccardo
Riccardo

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Buon giorno a te Riccardo e benvenuto!

Sei stato molto esauriente a descrivere il tuo stato attuale di salute e probabilmente correre per te è un bene molto prezioso dato che soffri di una patologia articolare molto complessa dal risolversi purtroppo.
Il lavoro di propriocezione non dovrai mollarlo mai e, anche se non mi trovi in generale d'accordo, l'uso del plantare diventa per te obbligatorio perchè impone alle tue stesse articolazioni un movimento "controllato" che provoca il minor danno possibile.

Con il plantare DEVI usare una scarpa neutra, aggiungere ulteriore rigidità con una scarpa che controlla la tua naturale pronazione comporta la perdita dei benefici offerti dal plantare.
Detto ciò, considerato il tuo peso che è nella norma, ti consiglio di utilizzare la Adidas Supernova.
Fino allo scorso anno e, probabilmente in offerta, c'era la Supernova Glide Boost 8, un'ottima scarpa dalla buona ammortizzazione e dall'elevata reattività per essere una A3, peraltro molto confortevole.
Ti indirizzo su una scarpa senza eccessiva ammortizzazione (comunque buona) perchè secondo me sollecita di gran lunga in più i tuoi tendini e caviglia: sentire troppo il "molleggiamento" alla lunga provoca danni a mio parere.
La Ultra Boost di questo post, essendo più "molleggiata" e con una calzata tutta particolare non te la consiglio per il tuo caso specifico.

Quest'anno è uscito il modello più nuovo, la Supernova (e basta) che offre maggiore ammortizzazione in più e penso maggiore protezione.
Deve ancora arrivare e la recensirò, ma le premesse sembrano essere buone.

Spero di esserti stato utile e ti auguro buone corse, il più lontano possibile!

Unknown ha detto...

Grazie mille Filippo per i tuoi preziosi consigli.
Andrò in un negozio specializzato per "runneristi" dalle mie parti dove effettuano il test del piede e ci andrò con i miei plantari, le mie due brooks e un immagine del mio arco plantare, penso che più informazioni non potrei dare :)
Opterò per le Supernova come mi hai consigliato, non escludendo altre opinioni direttamente dal personale del negozio.

GRazie ancora e in bocca al lupo
Riccardo

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Marcello, il 02 aprile correremo entrambi una maratona! (gli strani scherzi del calendario Fidal!)
Penso che dovresti provare con la scarpa più leggera e reattiva, sei leggero e corri ampiamente sotto i 4'00"/Km che è un bel passo.
Non avendo difetti di appoggio, devi provare con la Energy Boost, assolutamente!
Se ti metti una A3, che sia Glycerin o una Supernova, ci perderesti molto specie dopo il 30°!
In gamba fino all'ultimo metro e mai mollare!

Unknown ha detto...

Ciao Filippo,
sono un decente ciclista che ha fatto qualche corsetta, nulla più.
Il 12 novembre vorrei provare una mezza maratona e vorrei chiederti un consiglio sulle scarpe.
Sono alto 1,92 per 77km, pronazione neutra (forse leggermente supina da bici) e penso di fare la mezza in 1h45' circa.
Usavo asics cumulus.
Grazie mille,
Andrea

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Andrea, mi spiace rispondere solo ora, ho avuto due settimane colme di impegni.
Direi che la tua scelta può ricadere principalmente sulle Supernova 2017 e dopo sulle Ultra Boost.
Sono entrambe scarpe da running valide, ma Supernova ha sempre qualcosa in più, è davvero un'ottima scarpa da corsa, progettata in tutto e per tutto per correre tanti chilometri, sia in tomaia che nell'intersuola, adesso più spessa/protettiva, morbida e ben bilanciata.

Con la Ultra, tuttavia puoi anche usarla per comodità e lunghe passeggiate ed ha una morbidezza che a mio parere non piace in corsa.

Non sei pesantissimo, considerata l'altezza e devi chiedere reattività in gara, quindi meglio Supernova.

Se provieni da Cumulus avrai avuto esperienza di maggiore morbidezza che nel running non va proprio bene, a meno che non soffri tanto di problemi di schiena o cose simili.

Buone gare!

Unknown ha detto...

Sei veramente gentile e ne approfitto per un'ulteriore chiarimento.
Come ti dicevo avevo le Cumulus. Ho ripreso a correre da poco e sentivo fastidio al ginocchio sinistro ed anche per questo ho deciso di cambiare scarpe (erano vecchie). In negozio mi hanno consigliato le Mizuno wave ultima 8. All'inizio il fastidio sembrava scomparso, ma aumentando i km sta tornando. Fastidio al ginocchio sinistro (ieri sera sembrava sostenermi poco. Non vero dolore, ma la sensazione di non poterci appoggiare il peso. Oggi quasi a posto). Rimani dell'idea Supernova (mi sembra leggermente più pesante) o meglio la più morbida Ultra Boost? considera che ho 46, non so quanto sia importante.
Ultima domanda. Avevo la 43,5 con la Cumulus, la 43 con la Mizuno. Con i miei 27,5 cm la tabella Adidas mi dice 44 2/3. Confermi?
Grazie ancora per il tuo tempo e la tua gentilezza,
Andrea

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Andrea, figurati, se è gentilezza rispondere e provare a dare un consiglio, mi fai molto contento :-)

Proviamo invece a ragionare insieme.

Le con le Cumulus, che sappiamo essere delle scarpe molto ammortizzate e morbide avevi questo tipo di problemi, suppongo che il ginocchio si sia infiammato per la mancata stabilità della scarpa.
Considera che quando si "scarica" la scarpa perde di stabilità, potere ammortizzante o si allarga così tanto nel piede da arrecare fastidio o danno come delle fasciti plantari.

Ti dico che un consulto medico tra l'altro molto costoso da un medico ben competente nel mondo della corsa mi ha sconsigliato di insistere con i plantari personalizzati perchè non danno alcun vantaggio utile alla lunga.
Ed aveva ragione, è un business per le tasche altrui e, a meno di palesi squilibri motori, non servono a niente.

Evidentemente il tuo ginocchio (al di la dell'età, purtroppo il fisico si deteriora in modo diverso da individuo ad individuo) si lamenta quando la scarpa diventa instabile, quindi io cercherei una buona scarpa con una buona intersuola.

E per "buona" direi che vado a prendere la tua Cumulus e la tua Ultima e controllo se l'intersuola si è schiacciata molto in un punto in particolare.
In genere le Mizuno si comprimono molto nella parte in corrispondenza del Wave posto sul tallone, rendendole molto dure.

Le Adidas hanno il Boost che non si schiaccia come l'EVA (non è una balla, stanne certo e comunque non guadagno denaro se ti do questi consigli) e, per concetto dell'azienda, produce scarpe ben stabili che secondo me è la cosa migliore che un'azienda possa fare un corridore vero.

Se non ti trovi con Adidas, considera anche l'idea di cercare altri brand con le intersuole rivoluzionarie simili al Boost, ce ne sono diverse ma NON te le dirò ;-)

Comunque, per la tua infiammazione usare una scarpa più morbida non è una grande idea perchè consentirebbe al tuo ginocchio di fare maggiore escursione e quindi infiammarsi di più.
Se riesci poni questa osservazione ad un ortopedico e vedi cosa ti dirà.

Per quanto riguarda il numero, penso che sia come dici tu, comunque la misura USA in genere coincide con tutti i modelli, io infatti ho il 46 e 2/3 che non coincide e la 12 USA invece si!

Ancora una volta buone corse!

Unknown ha detto...

Allora proverò con le Supernova come mi avevi consigliato, visto che mi sconsigli la troppo morbida ultra boost (inoltre la supermova costa meno). Non sono sicuro del numero e quindi andrò i negozio.

La tua gentilezza non è scontata e i tuoi consigli molto graditi.
Ti ringrazio ancora e ti auguro i migliori risultati. Io spero di non continuare con i problemi, altrimenti dovrò, con dispiacere, lasciare la corsa e continuare solo con la bici.
Buone corse!

Unknown ha detto...

Ciao ho una domanda da farti ..... io uso Adidas supernova con le quali ho fatto 2 maratone ..... le ho ricomprate lo stesso modello ma ho un gran male ai piedi sui lunghi .
Io corro su una mezza a 4:40 e su una maratona 5:15 sono alto 175 e peso 75 kg.
Non sapendo come fare visto che tra poche settimane correrò a Milano alla maratona ho comprato un Ultra Boost secondo te ho sbagliato ? E' la scarpa che mi porta tranquillamente alla fine della maratona ?
Grazie

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Ciao Fedele, ci vederemo alla Milano Marathon.
Le Ultra sono decisamente più ammortizzate delle Supernova e nel mio caso non mi sono mai trovato tanto a mio agio a correrci ai miei ritmi, troppo "balzanti" e poco stabili.
Sono d'altronde i punti a sfavore delle scarpe molto ammortizzate, per forza ci perdi in stabilità!
Possibilmente ti chiedo se le hai usate per molti chilometri (magari oltre 1.000) e si sono scaricate, allora il discorso che senti fastidio ai piedi regge.
La Supernova per me non si batte come rapporto leggerezza/peso/protezione.

Sicuramente la scarpa nuova va sempre testata in allenamento, ma grosso modo la Ultra ti porterà comunque al traguardo!
Ci vediamo giorno 08 alla partenza!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...