41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

martedì 18 ottobre 2011

Cremona Half Marathon - Tradito dall'emotività...

Violettaclub... Che Squadra!
Cremona, 16 ottobre.

Innanzitutto iniziamo col dire che sto bene, anche troppo, ma questa volta ne esco moralmente affranto.

Prendermi così tanto dispiacere per un risultato che non ho ottenuto non è certo la visione che ho degli ultimi anni di agonismo, ma la verità è che sono ancora oggi, un agonista acceso.
Ed il coinvolgimento che un evento di così tanta importanza a livello individuale può trasmettermi mi trascina in tutta la mia emotività, che alle volte mi tradisce.

E' una colpa essere ardere così tanto in gara?
E' una colpa volere il risultato con tutto me stesso?
E' una colpa essere così emotivo quando tieni così tanto a te stesso (per un risultato sportivo in questo caso) o ad una persona che ritieni cara al di sopra di ogni altra cosa?

Le batoste (prendiamola con filosofia) alle volte fanno anche bene, servono a conoscerti meglio, a non commettere gli stessi errori nel futuro, ma alcune situazioni nelle quali si vengono a verificare sono inaccettabili...
Non è la prima volta che mi capita, anche in altre situazioni nella vita; ho saputo rialzarmi e pian piano riprendermi, sempre perchè la vita (se lo vuoi) riserva sempre tante belle sorprese; ma questa volta proprio NO (come ho gridato durante gli ultimi due chilometri), proprio non doveva accadere...

Non sembrava per niente un bel periodo di forma, ma in fondo la continuità ripaga sempre.
Il periodo di altura mi è servito, insieme ai grandi sforzi; gli azzardi pagati immediatamente a caro prezzo, ma tutto sempre nella norma.
Anche gli stessi allenamenti, come sottolineato, non "giravano" come speravo, eppure a Lucca venne il PB su strada.
Era lontanissima l'ultima volta che l'emotività mi aveva tradito, e le condizioni climatiche erano anche più o meno le stesse (fresco, quasi freddo, passando di colpo dal giorno prima ai "soliti" caldi isolani), quella corsa di Santo Stefano a Casalserugo (PD) nella quale, pronto a "colpire" negli ultimi chilometri (il 2009 fu un periodo di bei miglioramenti), mi ritrovai fermo a bordo strada nonostante fossi entrato mentalmente in gara con tanta veemenza.
Ma ad una garetta poteva starci, in fondo ero su al nord per passarmi il Natale quell'anno...

Cremona è stato il Campionato Italiano di Mezza Maratona, un'occasione come poche durante l'anno per concretizzare tanto gli sforzi e le speranze.
Ottimamente organizzata, creando apposta un giro unico attorno a questa storica Città, tutti noi atleti abbiamo trovato una giornata perfetta, con clima fresco (per me il massimo), assenza di vento ed un percorso davvero adatto a fare il record personale: a parte un cavalcavia ed un ponte non ricordo altre asperità importanti.
Non c'era che ringraziare il Violettaclub per avermi dato questa opportunità così importante ed il miglior modo era quello di tornare con un gran risultato.
Sinceramente, il PB in mezza valeva tutta la stagione, l'avrebbe ribaltata in positivo...

3/4 di Gara, con l'inserimento di Abate
La gara è scivolata via con una facilità e rilassatezza inaspettati.
Dove erano i giorni in cui nei fartlek non riuscivo ad andare nemmeno a 3'10"/Km?
Eppure, trovatomi subito con il gruppone di testa, pian piano ho lasciato andare via la gente che correva su ritmi davvero insostenibili ed ho trovato la giusta dimensione: come me, il compagno di squadra Fabio Bernardi, Giorgio Calcaterra (ennesima gara insieme e miei pubblici complimenti per il suo risultato), Paolo Sandàli e Antonio Gravante.
E' stata una cavalcata inarrestabile, in entrambi i cavalcavia sono stato capace di prendere la testa del gruppo e mettermi avanti, con naturalezza, ma cercando di non sprecare energie fisiche e mentali.
Attento e preciso nelle curve, sempre in pieno controllo della situazione, sul filo dei 3'10"/Km.
E' stato facile giungere ai 10K con i due parziali di 15'44" e 16'00".
Durante il terzo split (11K - 15K) chiuso in 16'04" si aggiungeranno altri atleti, decisivi per le sorti della gara, Antonio Miggiano ed il fortissimo campione di Corsa in Montagna Gabriele Abate.

Ero mentalmente determinato, motivato oltre il normale, il risultato che aspettavo ormai da troppo tempo e lo volevo.
Il momento decisivo, infatti, giunge negli ultimi chilometri.
Al 16°K gli ultimi due atleti rientrati in gruppo cambiano da 3'05" e successivamente in tratti non proprio piatti ci portano attorno i 3'10" fino al 18°K.
Era il momento di cambiare, alcuni avversari avanti si avvicinavano inesorabilmente e quando Abate prende la testa, concentratissimo come non mai, capisco che era il momento di cambiare.
Ne mancavano tre, di chilometri...

Da dietro diversi atleti si staccano e rimaniamo in tre, con Calcaterra e Gravante a cercare di chiudere su Abate.
Era il momento della verità, quello giusto per lasciarsi andare, scatenare tutte le proprie energie mentali e fisiche per quanto bene mi sentivo quando... accade l'irreparabile!
Immediatamente dopo aver sussurrato un "andiamo ragazzi" scatta in me qualcosa che mi fa mancare il respiro, conseguentemente aumentano i battiti e l'acido lattico cala a fiumi nelle gambe, che di colpo, diventano di marmo...
E' la fine della mia gara, al 19° Km...

Gli ultimi due K sono stati una tragedia, incapace di andare più forte di... poco sotto i 4'00"/Km stimato(?).
La gara che avrebbe comunque chiuso degnamente il 2011 termina poco prima, purtroppo, quando mancavano sei minuti o poco più ed i miei diretti avversari si involavano verso 1h07'00" e anche qualche secondo meno.
Prime Fasi di Gara
Non c'è stato verso di rallentare, quando prende questo attacco ci si dovrebbe fermare e basta invece di... arrancare; e vedermi passare da così tanta gente nel finale diventa la cartolina più brutta di questi ultimi anni di carriera, solo per... essermi lasciato trascinare da così tanta emotività.

Gara buttata nel cesso (voglio concedermelo questo termine) ed un pessimo 1h08'25" che vanifica tutti gli sforzi degli ultimi mesi (e aggiungiamo un 53° posto pesante quanto un incubo).

Per le considerazioni di squadra trovo davvero completo il servizio di Francesco Duca, cui auguro il pronto ritorno in squadra dopo un anno a dir poco sfortunato.

Tradito da me stesso, ma come posso prendermela con ciò che mi rende umano e mi coinvolge ed entusiasma in ogni cosa che faccio?
Presto andrò nuovamente a farmi un check-up completo, come avvenne due anni fa e presumibilmente (spero) che non si noterà assolutamente nulla di anomalo.
Per uno come me che sconosce l'acool, prende al massimo due caffè al giorno, fa tutti gli anni i controlli di rito per svolgere regolarmente l'attività agonistica e conduce una vita regolare è solamente una clamorosa beffa.
Il vero grosso problema è l'essere cosciente che facilmente, per il mio carattere, mi lascio trascinare con eccessiva veemenza quando si verifica un evento "diverso dal normale", nella vita quotidiana.
In genere il palermitano vive con il temine "lassa futtiri" e a volte mi sforzo di farlo, ma un pò è come mentire a me stesso... non ci riesco, per natura.
Domenica in gara ho superato i miei limiti, il freddo avrà giocato anche un ruolo determinante (è noto che ciò provochi sbalzi fisiologici nell'organismo) ed era passato così tanto tempo che non pensavo all'ipotesi che mi sarei potuto tradire in così malo modo.

Sono affranto, questa volta l'atletica mi ha fatto raccogliere polvere dopo tanta semina, è una dura durissima batosta.
Andare avanti, ancora una volta e, come mi è capitato recentemente, cercare di alzare la testa e ritrovare il percorso, quello giusto...

(Ringrazio... la nostra fotografa in gara!)

venerdì 14 ottobre 2011

Acchianata a S.Rosalia di Palermo... affollata di Runners!

Fase Finale della lunga Salita, il tratto finale è meno insidioso.
Palermo - Salita "Vecchia" di Monte Pellegrino - 09 Ottobre

E' stata una domenica indimenticabile, per la semplicità e l'eccezionalità dell'evento.
Programmare gli eventi (salute permettendo!) è spesso difficile e complicato e, come appare chiaro, l'evento del prossimo 16 ottobre è prioritario su tutto.

Capita, a volte, che manifestazioni organizzate con pochi mezzi a disposizione da persone unite dalla loro buona volontà e spirito di iniziativa portino a compimento un evento di tutto rispetto e apprezzato da tutti i partecipanti.

Ho accettato di buon grado l'invito a partecipare da parte della Associazione Sportiva Trinacria Palermo proprio perché sapevo delle qualità umane di persone, podisti appassionati, che poco alla volta ho imparato a conoscere da poco meno di un anno.
Gruppo unito, compatto, organigramma sociale ben definito ed ognuno ha i suoi compiti: simpatici, seri in quello che fanno (e lo sanno fare bene), lavorando con estrema umiltà.

Durante ogni anno mi capita una ventina di volte di salire lungo le rampe di Monte Pellegrino, sia dalla strada asfaltata che da quella utilizzata dai fedeli a S. Rosalia che trovano lungo gli impervi tornanti molto pendenti un motivo di "sacrificio" per chiedere un miracolo alla Santa Protettrice di Palermo.
L'impegno fisico, specifico per un allenamento che richiama la forza, si unisce ad una sorte di "impresa", voto di fedeltà a non arrendersi in nessun metro di una salita che alle volte si è rivelata più ostica del previsto quando il meteo si è reso parecchio avverso.
E così stava per diventare quella domenica di ottobre, a rovinare una festa che, nonostante i pesanti nuvoloni presenti in massa sulle nostre teste, ha "miracolosamente" retto per tutta la durata della corsa, regalandoci anche attimi di irraggiamento solare.

Eravamo presenti circa in 200 e sicuramente saremmo stati di più se non fosse stato per questo tempo incerto che al pomeriggio si è trasformata in una autentica bufera che sta rendendo Palermo sempre di più una Città dal clima tropicale.
Abitare a pochi minuti dalla partenza di una gara ha fatto un certo effetto; stare vicino ai tanti amici podisti che incontri tutti i giorni, mi ha restituito un forte senso di appartenenza ad una gara scivolata via rapidamente in piena rilassatezza.

Facciata Esterna del Santuario dove le Reliquie di
Santa Rosalia sono anticamente conservate
Eravamo tutti lì, presenti ordinatamente, educati e senza ressa proprio come insegnano gli Ecotrail che spopolano in Sicilia.
Dopo un minuto di silenzio in ricordo di una recente scomparsa nel mondo podistico amatoriale, il via, da parte mia, è stato deciso ed improntato alla gara impegnata.
Conoscendo bene il percorso che nel primo tratto è parecchio impervio ho preferito attaccare anche superata la prima lunga rampa cercando di giungere al bivio di "Mezz'arancio" con più distacco possibile.
Era una prova con me stesso, finalmente l'Acchianata (leggasi in italiano: Salita) della Santa con un pettorale e solo questo era di stimolo per me.

Punto a favore fondamentale dell'organizzazione è stato l'aver piazzato i volontari della protezione civile ad ogni attraversamento che incrocia con la strada asfaltata, proteggendo ulteriormente i podisti che comunque nel tempo hanno acquisito un occhio esperto a questo tipo di pericoli.
Ma la sicurezza non è mai troppa...

Di gente che scala il Monte ne ho incontrate decine e decine, persino un folto ma frazionato gruppo di scout; la reazione della gente (assolutamente nulla!) era come se fossi un fantasma tant'è che non potevo far altro che allargare in continuazione le traiettorie.
Ma alla cultura anti-sportiva ci siamo ahimè abituati...

E come sarà accaduto centinaia di volte, con un crono simile a tanti altri, ho scalato la vetta all'altezza del santuario: ormai potrei correre quelle rampe anche bendato!
Un lungo rettilineo mi attendeva dopo la breve e ripida discesa che porta al Piazzale posto sotto le scale della Chiesa - Sacrario di S. Rosalia.
Le gambe son partite in forte progressione ed il traguardo tagliato con immensa soddisfazione: è sempre bello giungere lì in vetta!
Il crono conta poco o niente, 18'52" da registrare e provare ad abbassare un altro anno ancora magari!

La Classifica Finale, visionabile sempre dal Sito Trinacria Palermo.

Vedere arrivare, infine, i tanti amici con i quali capita anche di allenarmi, chiedere consigli e vivere le gioie della corsa, a quell'altezza, è stato differente dalle solite corse su strada.

Non è stato facile organizzare con l'aiuto delle poche persone appassionate un evento che ha previsto partenza e arrivo in luoghi differenti ed il conseguente trasporto delle borse in zona arrivo.
Così come è da rilevare l'ottimo pacco gara (praticamente da fare invidia a manifestazioni italiane di grande blasone che ormai inseriscono solamente una maglia tecnica dell'evento) e le premiazioni con materiale sportivo offerto da un noto negozio tecnico palermitano partner con la Trinacria Palermo. 

Oltretutto, questa prova mi è servita a richiamare leggermente il lato agonistico con una dura salita al mattino in funzione dell'evento dei prossimi Campionati Italiani di Mezza Maratona che, non a caso, si terranno anche al mattino.

Premiazione Finale, tra le donne primeggia Elisabetta Bella
Come sempre, forse sarò estremamente critico con me stesso, non tutto è filato liscio nelle ultime settimane.
Non è la prima volta che, a causa dei vari impegni lavorativi, mi ritrovo al venerdì fisicamente "poco pronto" e così rischio di fallire allenamenti importanti...
Venerdì 07 mi attendeva un importante fartlek di 3K - 2K - 2K - 1K - 1K - 1K (R. 1K) ritornando al "cantiere - maratona" del giro di Via dell'Olimpo.
Il tempo virava sullo "strano" con anomale folate di vento ed un caldo ancora rilevante.
Era solo l'avvisaglia della bufera accaduta in Città domenica pomeriggio, subito dopo la Gara della Trinacria.

La prova è stata più dura del previsto e nei soli ultimi 3 chilometri la crisi è stata talmente violenta da farmi passare dall'ottima media di 3'23"/Km alla più disastrosa media di 3'27"/Km...
Lavoro nella norma, con 9'33" il 3K, 6'30" circa i 2K e, prima della crisi, 1K appesantiti dal forte vento in 3'16"; recuperi attorno i 3'35"-40"...

L'ultimo lavoro, al solito svolto al martedì (11) di 10 x 600m (R. 1'30") è stato svolto senza troppi sforzi e con le Adizero Boston tra 1'46" e 1'48", quindi poco sotto i 3'00"/Km.
Ha giocato a mio favore il raffrescamento dell'ambiente (nonostante gravi ancora la costante dell'umidità) e lo sforzo fisico risulta parecchio alleggerito.
Ciò che mi lascia perplesso è la mancanza di quella dote di velocità non recuperata appieno, ma se ne potrà riparlare più avanti.

Domenica 16, intanto, l'appuntamento che vale una stagione...

(Ringrazio, come sempre la Trinacria Palermo per le Foto; avrei potuto pubblicare altre foto di diversi autori ma dopo la precedente negativa esperienza con un fotografo che ha minacciato la chiusura del sito pubblicamente nell'area commenti, da ora in avanti questo blog vedrà pubblicate foto esclusivamente prese da fonti fidate, che di certo apprezzano la presenza in questa area. 
Colgo l'occasione per ringraziare, inoltre, podisti.net, sicilia podistica, miletomarathon ed i fotografi Pasquale Ponente e Salvatore Torregrossa ancor più di tutti per la cortesia dimostratami negli anni consentendomi di pubblicare le foto.)

venerdì 7 ottobre 2011

Correre in Decontrazione

L'Adizero Green si trova bene nei paesaggi
del Monte Panormita...

Palermo, in avvicinamento verso i Campionati Italiani di Mezza Maratona...

E' una fase cruciale di questa seconda parte dell'anno; giorno 16 ottobre rappresenterà un'occasione importante per lasciare un segno decisivo ad un anno poco fruttuoso dal punto di vista dei miglioramenti cronometrici.

Sul lato - maratona, il ritorno di importanza dalla Maratona di Boston che per me ha lasciato ricordi indelebili non c'è stato.
Sembra che la delusione di un crono poco soddisfacente abbia prevalso su tutta l'esperienza acquisita e sulle emozioni vissute in quelle tre settimane culminate con una classifica arretrata rispetto a quanto auspicato.
E' stato un anno difficile, passato a fronteggiare diversi infortuni muscolari, ma sta rappresentando anche l'anno della ritrovata continuità che da giugno finalmente mi ha rilanciato mentalmente.
Ecco perchè la strada della Maratona potrebbe cominciare da qui.
Si... per ora l'argomento "Cremona Half" è troppo importante per me e non voglio condizionarmi molto con la distanza doppia, ma ce la sto mettendo tutta per riadattarmi all'idea di correre tanto.

Ed è fondamentale in questa fase, in rotta con gli allenamenti per le brevi distanze degli ultimi mesi, impostare mentalmente il modo giusto di correre, che sia economico, elegante, poco seduto e che vengano usati fino alla fine di ogni lunga estenuante seduta i piedi, la "leva elastica" primaria alla spinta sul terreno.
In una sola parola: DECONTRAZIONE.

Il caldo imperversa, non solo nel "profondo" Sud ma anche in tutta Italia; ciò appesantisce e di molto la qualità in corsa ed è per questo che non ero mai andato oltre 1h15' nel lungo questa estate.
Ritornare all'idea del lunghissimo rompe, quindi, con delle abitudini marcate da diversi mesi ed è per questo che bisogna essere ben convinti di ciò che si andrà ad affrontare ad ogni allenamento.
L'aver corso nuovamente le Due Ore di lunghissimo (33 Km o poco più...) domenica 2 ottobre, ha rappresentato una sorta di svolta in questa stagione che per me, adesso entra nel vivo...
Correre in decontrazione significa lasciarsi andare e godere del paesaggio attraversato: fortunatamente Palermo è ricca di bellissimi scenari naturali e quella domenica scelsi la Riserva Naturale di Capo Gallo per trovare una ventina di minuti di piena solitudine con di fianco a me il mare.
 Il rito del toccare la cancellata del Faro per ritornare indietro è immancabile; non mi capita spesso di andare e per questo ogni volta è un'occasione speciale.
La prima ora scappa via con la libertà delle onde che si infrangono negli scogli...
La seconda parte è stata difficile, rifornirsi è stato un obbligo ma mai esprimere disappunto, nemmeno in viso: se contrai i muscoli facciali già lo stai facendo in tutto il tuo corpo.

E così, nell'ultima mezz'ora, quando temevo l'implacabile appesantimento, sono riuscito a trovare rilassatezza, ancora di più, per lasciarmi andare quasi senza sforzo e chiudendo facilmente attorno i 3'45"/Km.
Non è stato facile, ma questo è l'unico modo per insegnare al proprio fisico il giusto comportamento da tenere in gara, il più possibile.
Ora verrà la fase più importante, l'adattamento alla routine di tanti chilometri, ma ciò che più conta è volerlo, con la propria testa!

La settimana del dopo - Scicli è stata un disastro.
Come anticipato nel precedente post, le poche ore di sonno accumulate quella domenica si sono ripercosse nei tre giorni successivi producendo fiacchi allenamenti.
Solamente al mercoledì 28 riprenderò con un lavoro di Circuit Training ambizioso e... finito proprio male!
Erano previsti 10 giri in Pista nel bordo esterno corsie alternando ogni 200m un esercizio di tecnica di corsa (skip e divaricata jump); successivamente dovevano esserci altri 10 giri (con corsa calciata e 1/2 squat jump) ma non sono andato oltre 5 miseri e sempre più fiacchi giri.
La necessità di riposare ancora imperversava...

In pratica non ho fatto altro che far conto sulle mie forze mentali nei giorni successivi, provando a reagire ad ogni minimo cenno di ripresa tant'è che venerdì 30 settembre anche 10 x 2' cambi di ritmo inseriti nel lungo lento hanno risvegliato nelle gambe la voglia di correre.
Pronto, dunque, per un week-end d'assalto, il Coach mi ha inserito il giorno dopo un ultimo allenamento di carico facendomi affrontare Monte Pellegrino.
Partendo dalla Scala Vecchia (molto pendente), allo sboccare della piazzuola panoramica (di Mezz'arancio) ho intrapreso la via della strada asfaltata.
Ad una buona prima parte impegnativa sui lastroni impervi, ho risposto reagendo bene al cambio di pendenza (a favore) riuscendo in una curva a trovare un ritmo discreto su una salita che a mio giudizio è molto leggera se corsa su asfalto.
I parziali sono usciti bene e nel finale ho spinto tanto, segno di una lucidità ritrovata; peccato ci sia voluta una settimana intera per recuperare!

Bello, infine, vedere il Santuario e la sua piazzetta presa d'assalto dai turisti stranieri e dai Palermitani che hanno approfittato di giornate ancora miti e soleggiate.
Storiche le bancarelle insediate da parecchi decenni in vetta al Monte della Santa, tant'è che mio padre, convinto a seguirmi in auto per passare una giornata "diversa" si chiedeva: "chissà se ancora c'è quello che vende il pane con le panelle"...
Ed era lì presente a ricordargli i suoi tempi di gioventù...

Il lunghissimo di due ore è venuto dopo tutto ciò.

Si auspica una settimana migliore, intanto... noi amanti del running ringraziamo tutti i giorni il Signore che ci dona questa gioia di vivere così intensamente la vita...

mercoledì 5 ottobre 2011

XXII Memorial Peppe Greco - Scicli - Una serata con le Stelle Mondiali

Scicli (RG) - 25 settembre.

La città di Scicli è situata nella punta estrema della Sicilia, eppure è tutta da scoprire, scrutare, ricca com'è di tanta cultura barocca.
Le chiese sono dislocate ad ogni angolo e la sera i punti caratteristici sono esaltati da adeguata illuminazione che rende il paesaggio originale ed ospitale.
Molto bella la Chiesa di San Matteo che, illuminata la sera, domina dall'alto della collina la Città.
Tale è stata l'impressione dopo esserci tornato dopo tanto tempo, un ormai lontano 2005 anno della mia ultima apparizione.
"Scicli è un centro del barocco ibleo del Val di Noto, Patrimonio dell'Umanità nella lista dell'heritage dell'UNESCO" (fonte Wikipedia).

Di lì in avanti ne sono successi tanti di episodi, posso addirittura affermare che quella è ormai un'era "superata" per quanti eventi sportivi sono accaduti e quante cose sono cambiate nel frattempo... intanto siamo invecchiati tutti di tanti anni e alcuni protagonisti di un tempo non ci sono più.
Eppure il Memorial Peppe Greco resta sempre giovane, ancora di più, innalzandosi a Gara d'Elite Mondiale schierando ogni anno i grandissimi Campioni che primeggiano nelle rassegne iridate.

Quest'anno l'assoluto protagonista è stato l'etiope Jida Imane Merga (28'37") che ha avuto il suo da fare per contrastare l'esperto stradista Edwin Soi.
E non solo loro sono stati i presenti a questa gara... oltre a Tariku Bekele giunto terzo, dobbiamo andare a scendere fino al 12° posto per trovare il primo italiano, Yuri Floriani (FF.GG.) - 30'51" - in volata su Ruggero Pertile (Assindustria Sport Padova) - 30'52".
Al terzo posto (degli italiani) menzione particolare per un Corrado Mortillaro (di Noto, vicino Siracusa), autore di una prova eccellente (31'04") e davvero vicinissimo ai primi due atleti ben più noti di lui.

Era giusto iniziare dalle classifiche finali e dare merito ad un'organizzazione che ha uscito fuori il meglio, nonostante un calendario a dir poco sfavorevole, con i Mondiali di Atletica terminati da poche settimane e le finali di serie (Oro - Argento - A1 - A2) che hanno coinvolto migliaia di atleti tesserati per le diverse società contendenti.

Presente anche una gara femminile a dir poco spettacolare corsa la sera prima, il 24 settembre.

Ne è valsa la pena fare così tanta strada (partendo da Palermo) per essere schierati alla partenza, in una serata delle ore 21:30 davvero suggestiva.
L'idea di correre in notturna alle volte può non funzionare ma il percorso di Scicli si adatta benissimo e la corretta impostazione di luci e palco hanno fatto il resto.
Il pubblico presente è stato più che sufficiente e credo si sia divertito; oltretutto ha davvero fatto il tifo per tutti, anche per chi come me non era proprio nel gruppo di testa...

Dopo la lunghissima presentazione di oltre 10 atleti al Top mondiale, si è proceduti al via.
Era nell'aria l'intenzione di battere il Record del percorso ma il clima ancora caldo-umido ha reso vano ogni tentativo.
Fatto sta che avevo capito immediatamente che quelli lì davanti avrebbero impostato un ritmo esageratamente alto sin dall'inizio.
La partenza, infatti è stata parecchio concitata con il gruppo africano davanti a spezzarsi subito dagli inseguitori tutti italiani comprendenti Pertile, Floriani, Perrone, Brancato e Mortillaro.
Durante i primi due giri si sono delineate le gerarchie e, pur cercando prudenza tenendomi staccato leggermente da quest'ultimo gruppetto, non sono riuscito a trovare un varco per rientrare trovandomi inesorabilmente da solo.
Ed il ritmo era già davvero alto, attorno i 3'00"/Km.

Ero intenzionato a fare bene, per me Scicli è rappresentato un test valido in vista della Mezza Maratona di Cremona, punto cruciale dell'anno in corso per me.
Per questo non ho mollato un metro e non mi sono mai arreso, ma nessuno lì avanti perdeva terreno.
Detto della prestazione di assoluto valore di Mortillaro che nel buio della notte si è dileguato in pochi giri, non mi restava che inseguire a tutti i costi gli atleti che vedevo avanti di poche decine di metri, come Brancato, Bibi e Perrone.
Purtroppo il mio motore era già al massimo dei giri ed il percorso classico di Scicli non aiuta a rendere al meglio...
Punto ostico di questo tracciato lineare che disegna un rettangolo stretto da 1.000m precisi (ufficialmente misurati da Nicola Bianco della Fidal) è il lungo tratto di ritorno in leggera salita in grosse basole di pietra liscia.

Il passaggio a metà gara (5K) dice 15'47" e dai miei avversari continuavo a non essere troppo distante, poco più di una decina di secondi.
Correre praticamente da solo tutta la gara non aiuta di certo ma tenere "nel mirino" qualcuno avanti può essere di grande stimolo.
Così era, e guai se uno di loro si allontanava.
Come detto il pubblico assiepato sui bordi delle strade ha davvero fatto grande tifo ma in particolare un ringraziamento speciale lo devo ad una "piccola" tifosa che mi ha preso a cuore sorreggendomi ad ogni passaggio del giro.
Mi ripetevo: "non mollare, hai un motivo in più", e fino alla fine ho cercato di tirare fuori tutto me stesso.
Solamente gli ultimi due giri, parecchio concitati, mi hanno visto in seria difficolta: come me, i miei avversari avanti hanno spinto al penultimo giro temendo la rimonta di Merga e compagni ma non c'è stato nulla da fare tanta era la foga di questi atleti che hanno sfoderato un notevole 2'44" all'ultimo giro.

Purtroppo Brancato e Bibi li ho visti allontanare ma non mi sono risparmiato tant'è che nel lungo rettilineo finale ho anche fatto la volata.
Posizioni alla fine invariate, una trentina di secondi il distacco dai miei diretti avversari, 18° posto finale e 32'27" crono migliorato di 30" dall'ultima apparizione.
Bilancio finale: negativo, ovviamente...

Quando il trend è positivo (10K a Lucca) non è consigliabile farsi scappare l'occasione; mi sto allenando bene, nonostante l'opprimente caldo - umido che appesantisce tutti i giorni gli allenamenti.
Purtroppo non è facile mandare giù l'idea di confrontarmi con il grande avversario del caldo anche a settembre ma la cosa sembra non aver scampo (per ora).
A Scicli, nonostante i carichi che ora descriverò, mi aspettavo di correre attorno i 31'00" ma se i migliori italiani hanno corso in 30'50" vuol dire che comunque la mia stima era una pretesa fin troppo alta.
Aver migliorato il crono non significa nulla.
Dal 2005 ad oggi sono diventato più veloce e corro tecnicamente meglio; diciamo che mi sono mantenuto in linea con le prestazioni esibite in questa manifestazione.

Settembre è purtroppo sembre un periodo di grande carico ma quest'anno le cose sto cercando di farle sviluppare in modo differente.
Ancora all'orizzonte la Maratona si deve decidere; i carichi del Sestriere mi avevano dato grande tranquillità ma non avevo fatto i conti con questo maledetto caldo.
Subito dopo la 10K di Lucca mi stavo iniziando mentalmente anche a dirigermi verso la lunga distanza, grazie anche una prima impostazione da parte del Coach che mi ha fatto caricare non poco; ma un preoccupante dolore all'esterno del ginocchio ha frenato tutto immediatamente.
Il caldo aumenta la spossatezza che ti fa correre male o ti fa eseguire i movimenti con poca lucidità; fortunatamente in una settimana il problema era rientrato perchè si trattava di una infiammazione limitata a qualche gruppo di legamenti.
E' bastato qualche giorno prudente per tornare alla "normalità".

Per questo motivo ho dovuto dare forfait ad un evento che avevo definito "il mio asso nella manica" al fine di rilanciarmi in vista del periodo delle Maratone... pazienza, il 2011 deve chiudersi senza farmi male, assolutamente!

Come detto, avverto le giornate di "carico" parecchio impegnative; nella settimana dal 19 al 25 il lavoro principale è stato un 4 x 3.260m (R. 815m) --> Totale 15.500m circa, corso mercoledì 20 nella Villetta adiacente allo Stadio perchè... in serata c'era la partita di pallone!
Era previsto il lavoro su strada ma a denti stretti ho dovuto subire ancora una volta i problemi logistici causati da una partita di calcio... :-(
Il lavoro è uscito discretamente anche perchè non è facile correre su quel quadrilatero.
Media finale 3'26"/Km e solo le ultime due ripetute in calando.

Venerdì 23 carichiamo ancora e la giornata dura tanto, chiusa con 30 x 100m (R.30") regolari. Sarebbe stato tutto più facile se non fosse per il solito disagio dovuto ad un clima che sta rinfrescando ma davvero poco!

Scicli la sto pagando molto cara.
Tutta la settimana corrente è stata in calo; il viaggio è stato duro e le poche ore di riposo al ritorno dal viaggio non sono state ancora assorbite.
L'aver corso al massimo sforzo ha, infine, complicato le cose lasciando la speranza di trovare lucidità con un lavoro dignitoso nel fine settimana.
Nell'atletica giocano tante componenti per ottenere i propri successi; dopo aver affrontato con enorme coraggio negli ultimi mesi la ricerca di un equilibrio interno che finalmente mi ha portato ad una pace e serenità ritrovata, ora bisogna avere a che fare con un'altra componente fondamentale, quella del riposo, ciò che da sempre fa girare il motore al massimo.

Intanto... forse è meglio imparare la danza della pioggia!

(Alle volte gira male ma... abbattersi mai!)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
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