41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

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Un Sogno Ad Occhi Aperti...

sabato 29 maggio 2010

Trecastagni, Tantissime Stars per il 25nnale

Trecastagni (CT) - 23 maggio 2010.

Per la manifestazione del venticinquennale l'organizzazione ha sfoderato uno stuolo di Campioni stranieri ed i migliori Italiani in Attività, oltretutto si è ritrovata in gara giovani Siciliani autori di prove eccellenti.
Niente da eccepire, tasso tecnico altissimo!

Gareggiare con questo cast ha chiaramente fatto saltare il banco dal primo metro senza tatticismi, attaccando senza indugi e per me è stato un'ottima occasione per fare il punto della situazione in vista dell'imminente impegno del 30 maggio ai Campionati Italiani di Società.

Non tutto è andato bene, purtroppo, ma è meglio fare un passo indietro...

Causa un problema muscolare che stava iniziando a degenerare, ho preferito prendermi qualche giorno di pausa dagli allenamenti intensivi in pista per comprendere i motivi di tale stress tendineo.
La settimana dal 10 al 16 maggio, infatti, mi aveva visto parecchio impegnato con lavori di forte intensità aerobica: grandi volumi con poco recupero.
Tutto questo non ha fatto altro che peggiorare una situazione che mi portavo avanti da mesi, ovvero un'infiammazione al tibiale laterale della gamba destra causato dai tanti chilometri accumulati per la preparazione delle ultime maratone corse, del 2009 e del 2010.

Era il momento di rallentare, capire la natura del problema, anche perchè questo tendine contratto andava a tirare un nervo posto nel malleolo provocando fortissime e dolorose scosse.

Scopro che... in questi casi il ghiaccio non serve (non è mica una contusione!), a calmare e migliorare nettamente il problema è bastato massaggiare energicamente con attenzione la zona interessata ed in pochi giorni ho ritrovato sicurezza negli appoggi.

Come al solito... basta trascurare un piccolo fastidio che non ci mette molto ad ingigantirsi!!

La prima parte della settimana dal 17 al 23 maggio passa così, ogni tanto serve diminuire carichi ed intensità.
Mi riaffaccio con molta prudenza ad un lavoro, di quantità ed assolutamente non in Pista: sfrutto l'anello esterno dello Stadio delle Palme (535m) e mercoledì 19 riesco in un 3 x 2.140m + 3 x 1.070m (R. 2'30") tirato per bene fino all'ultimo.
Partito prudente, ritrovo fatica e confidenza con le spinte chiudendo poco sotto i 3'00"/Km l'ultima ripetuta: è innegabile che i giorni di rallentamento (non sono stato completamente fermo) dal 15 al 18 mi hanno portato ad un appesantimento fisico...
La sequenza: 6'34" - 6'34" - 6'29" - 3'14" - 3'16" - 3'10".

Il tempo di piazzare un Fartlek leggero da 12 x 2' Forti (R. 1' Piano) inserito in un lungo di venerdì 21, un'apparizione fugace al sabato 22 (anche per aiutare il mio amico in gara - Vedi foto tratta da Trinacria Palermo) in incognito nella Favorita Half Marathon e... via per la Trecastagni Star!

Come detto, guardando la Start List giorni prima ero consapevole che dovevo prepararmi ad una dura lotta dal primo metro, ormai consuetudine dalle parti di Catania grazie alle importanti manifestazioni internazionali che ogni anno si ripropongono in grande stile.
E lui, Daniele Meucci, il miglior mezzofondista italiano in attività, il favorito della vigilia, con una motivazione in più: vincere tutto il possibile in Sicilia, dopo le grandi affermazioni di S. Agata - Catania, Misterbianco, Napola, oltre che ottimi piazzamenti a Castelbuono e Scicli.

Pettorale N.1 per il vincitore dello scorso anno, l'amico Denis Curzi (C.S. Carabinieri). Tanti gli italiani di spicco, tra cui Scaini, Curzi, Ruggero, Ricatti, Gualdi e Bourifa.

Sentivo di stare bene, ma dopo il Via, come previsto si inizia da subito a fare sul serio.
Il ritmo degli uomini davanti riesco a reggerlo solo per 5 giri dei 15 previsti; successivamente sono tra i primi del gruppetto di testa a staccarmi, con Scialabba molto avanti e Villari con il turco Khelifi a tiro.
I giri successivi si susseguono sotto il ritmo di 2'10" e questo mi motiva particolarmente in quanto mi rende consapevole che stavo correndo bene come non mai; gli atleti davanti a me e la giornata particolarmente fresca erano le motivazioni aggiunte.

Un percorso tanto affascinante quanto insidioso come quello di Trecastagni, andare fuori giri è molto semplice: 15 giri da 700m di un tracciato noto per la dura salita in basolato scivoloso da circa 200m con a seguire un lungo falsopiano in leggera pendenza sempre più duro man mano che passano i giri; il resto è una lunga e pendente discesa su strada in pietra non asfaltata. Spettacolare (per chi la guarda!!).

In pochi giri, con difficoltà riesco a recuperare il gap dalla coppia avanti a me e... come al solito, mi metto a tirare per cercare di recuperare su Scialabba.
Sarà impossibile, Giorgio ha realizzato un grande numero questa domenica, con un fenomenale ultimo giro, giungendo a pari merito (o quasi) con i PRO Bourifa e Gualdi. Complimenti!

Il tentativo di attaccare mi porta inevitabilmente a perdere nuovamente contatto dalla coppia Khelifi - Villari, ma non demordo.
Mancano pochi giri al termine, mi rilasso, penso solamente a cose positive e rilancio l'azione, aiutato anche dal calore del pubblico e di alcuni tifosi che ringrazio vivamente.

E qui il fattaccio...
Per me è il penultimo giro, sento da dietro gli uomini di testa che sarebbero sopraggiunti a breve e lotto con tutto me stesso per evitare il doppiaggio.
Tiro come se fosse l'ultimo giro, riesco a raggiungere la sommità della salita, percorro tutto il falsopiano, ormai sono lanciatissimo per una volata personale, in pieno agonismo, tra me ed il traguardo solo 30m circa, non mi volto ma...
Trovo lo striscione teso ad attendere il Vincitore (Daniele Meucci): non ho il tempo di ragionare, non trovo vie di fuga, non ho il tempo di realizzare che devo fermarmi...
Con placcaggio rugbistico mi blocca l'organizzazione che evita di farmi tagliare il traguardo quegli attimi prima del vincitore.

Sono momenti di altissima tensione.
Ritengo formalmente giusto il loro modo di agire, che avrebbe rovinato del tutto la parte più bella della corsa, l'arrivo, per minuti resto frastornato, colpevole di aver cercato fino alla fine di fare il mio dovere, ma non per certo per manie di protagonismo.

Dopo tanti anni di gare, un episodio così avrei evitato che accadesse, anche perchè negli anni di esperienza ne ho accumulata tanta.
Sarebbe stato facile evitare questo episodio rallentando e favorendo l'arrivo solitario dell'atleta vincitore, ma a caldo, in gara, non è facile come stare sul palco ad osservare.
Quando gareggi subentrano altri fattori che sovrastano i pensieri più ovvi, e per questi motivi è accaduto questo triste episodio, che spero non si ripeti mai più.

Mi scuso con l'organizzazione, anche qui, dopo averlo fatto immediatamente dopo la Gara.

Resta ormai il fatto di essere stato estromesso dalla classifica finale che mi avrebbe visto autore di una prova più che positiva: laddove avessi terminato per intero la corsa, con un ultimo giro parecchio lento (ipotizzo un 2'17") dato lo sforzo profuso del penultimo, avrei chiuso attorno i 32'40" battendo il vecchio PB di 33'17" di due anni prima.
E si può ancora far meglio...

La Classifica tratta da TDS, parla chiaro sui contenuti di quest'anno.
La mia sequenza per ogni giro è la seguente:
2'09".2+2'03".6+2'06".6+2'06".4+2'08".7+2'09".6+2'09".7+2'11".2+2'12".7+2'12".3+2'14".7+2'13".6+2'14".2+2'10"(circa)+X(15° non corso).

Si chiude il capitolo Trecastagni, che si conferma una corsa d'elite a livello internazionale, in fondo ho avuto le conferme di una discreta condizione, in vista dell'imminente prova dei Campionati Italiani di Società di Mezza Maratona del 30 maggio, sul Lago di Garda.

(Ringrazio Salvatore Torregrossa per le immagini della Gara, molto belle come sempre!)

martedì 18 maggio 2010

Transiction...

Palermo, 03 - 16 maggio.

Finalmente il blocco di domeniche di gare consecutive è terminato.
Mai mi era capitato, tra l'altro, di correre 3 mezze maratone consecutivamente!
Ovvio che arrivi stanco mentalmente e per certo non ci si può allenare con la dovuta dedizione...

Purtroppo ho dovuto fare delle scelte ragionate più da legami saldi che ho con poche persone che curare interessi personali.
E così, a dispetto di una condizione di stanchezza generale, ad una richiesta di "aiuto" da parte di qualche atleta assoluto serio, martedì 04, ci siamo recati alla volta del Campo Scuola di Catania - Picanello a tentare l'assalto ad un bel 5.000m in pista... appena 2 giorni dopo dalla durissima Terrasini Half!

Beh, che dire, preso da una condizione generale di ottimismo... "non si sa mai un miracolo lo faccio!" mi ero detto.

Ed invece non è andata proprio così...
Partenza a ritmi abbastanza sostenuti, 2'52" al 1° K; Ragusa era pimpante, tirava avanti e faceva male alle mie gambe.
Al 2° K già iniziavo a reggere a malapena la scia di Ragusa e Scialabba, 5'52" e già un mezzo miracolo fare questo passaggio con queste condizioni.
Inizio a staccarmi, giunge perentorio il segnale di crisi lattacida e... prima di prendere una botta seria mi fermo, proprio al 3.000m in 8'59".

Niente di grave, capisco subito che non c'era possibilità di completare decentemente la gara e mi fermo; la "notiziona" è che mi sono ritirato ad una gara, ma era quasi inevitabile! :-)

Per la cronaca, grande 14'46" di Ragusa su Scialabba in 15'00" in una giornata fresca ostacolata da forte vento.

A quel punto... è ora di tirare il fiato, e mi concedo un periodo di due giorni di lungo, a sensazione purchè rigenerativo.

Si torna a focalizzare gli obiettivi importanti, così venerdì 07 decidiamo di mettere nuovamente un piccolo richiamo di forza con delle salite brevi (anche se mi aspettavo qualcosa di più lungo da affrontare): classico 12 x 100m salita pendente (R.2') ed in Pista un 1.000m finale.
Notavo una certa facilità nell'affrontare il breve tratto pendente, ma mai mi sarei aspettato una tale reattività sull'anello rosso: con la massima serenità ritrovo brillantezza e realizzo un 2'40".5 facilissimo, senza alcun aiuto esterno.
Insomma, se non sono "ready for un mille-e-cinque" quando dovrei esserlo?

I giorni seguenti gli effetti potenzianti si notano con immediatezza e ritrovo maggiore sicurezza nel passo; realizzare 1h 30' la domenica come non facevo da tempo, mi riaggancia al mondo delle lunghe distanze, ultimamente trascurato.

La settimana dal 10 al 16 maggio mette a dura prova le doti di resistenza lattacida: non saranno giorni facili da gestire, ma servono per riassaporare le difficoltà ardue dei ritmi alti da tenere per lungo tempo.

Lunedì 10, vengo chiamato ad un lavoro parecchio impegnativo, quasi mai applicato con tale intensità: 20 x 400m (R.45").
Un recupero così breve non lascia molto tempo per respirare, e sta proprio in questo la difficoltà.
Peraltro si tratta di grossi carichi che i giorni successivi non saranno facilmente riassorbiti.

Non mi lascio condizionare dal primo caldo stagionale e dal numero elevato di ripetizioni ed i primi 5 riescono tutti sotto i 67"; successivamente gestisco il lavoro con i mezzi che posseggo ma non esce proprio una "passeggiata": fatto sta che non vado mai oltre i 69" e con il 20° in 64".5 riesco a tenere una media dignitosa attorno i 67".

Niente male, ma il peso di questo lavoro me lo porto per tutta la settimana.
Infatti non bastano due giorni di lungo lento ed il lavoro di giovedì 13 non esce un gran che.

Fartlek in Pista: 500m + 400m + 300m (R. 400m in 1'31" circa) da ripetere 5 volte.
Cattive sensazioni dall'inizio, fatica tantissima aggravata da un recupero davvero insidioso e scarsi risultati: 500m in 1'26"/1'29"; 400m in 1'11"/1'12"; 300m in 52"/54".
Davvero deludenti, se consideriamo il lavoro precedente, ma recuperare in corsa innalza non di poco i tempi.
Riesco a vederne il lato positivo: era più facile ritirarmi e posticiparlo questo lavoro, ho preferito completarlo per intero.

Esco discretamente soddisfatto per l'intensità prodotta da quest'ultima settimana; ce ne sarà un'altra per ottimizzare al meglio l'evento del 30 e cercare di fare una figura discreta sul Lago di Garda.
Nell'attesa... Vetrina delle grandi occasioni alla Trecastagni Star.

(Foto tratta da Trinacria Palermo)

venerdì 7 maggio 2010

Terrasini Half Marathon, respirare aria di NYC

Terrasini (PA) - 02 maggio.

Quanti appuntamenti per questa domenica di calendario, anche troppi.
Quando inventeranno il teletrasporto... forse, ma fino a quel momento bisogna fare delle scelte.
E così tra andare a gareggiare ad Oderzo (TV) con la classicissima del 1° maggio ricca di grandi stelle dell'atletica, la Gara di Violetta del 2 maggio nella Città che mi ha visto crescere lavorativamente oltre che sede della mia Società Sportiva, ho scelto di comune accordo di andare a gareggiare a Terrasini, a pochi chilometri da Palermo.

Una scelta dettata dalla presenza eccezionale delle persone che hanno reso unica e speciale la mia permanenza a New York dello scorso anno: i fratelli Vicari, originari di Borgetto (PA) che hanno fatto fortuna con il Mariella Pizza proprio nella Città della Grande Mela.
...ovviamente appassionati podisti :-)

L'organizzatore, Rocco Abbate, loro carissimo amico da decenni, con la loro presenza ha dato un valore aggiuntivo a questa Mezza Maratona che con i suoi circa 800 partecipanti ha già riscosso un enorme successo in quanto prova di Gran Prix Amatori in Sicilia.
Ovvero, le principali Società amatoriali siciliane sono chiamate a partecipare in massa in questo tipo di manifestazioni per vincere l'ambito titolo composto dalla somma dei risultati di più prove.

Mi ritrovo dopo diversi mesi con Toni Liuzzo, eroe oltre che di New York, della recente Boston Marathon (maratona d'Elite ad inviti) con il suo 28° posto, rientrato in Sicilia dopo una lunga esperienza di vita oltreoceano.
Grandi emozioni alla partenza, ed in palio per uno solo tra i migliori amatori all'arrivo (ad estrazione tra i primi tre uomini e le prime tre donne) di un pettorale con soggiorno per la NYC Marathon 2010.
Al via, tra i favoriti, anche Adil Lyazali, vecchia conoscenza del running in Sicilia, dato in ottime condizioni di forma.

Il via da Piazza Duomo è spettacolare e fatico per prendere immediatamente la testa della corsa.
I migliori amatori siciliani sono ex assoluti e dimostrano sempre tanta aggressività (sportiva) nell'affrontare le gare.
Ci ritroviamo subito in 6: oltre me, Liuzzo e Lyazali, anche Soffietto, Lisitano e Catania.

E' Soffietto (Universitas Palermo) a scandire il passo, non molto regolare bensì a strappi.
Tutto questo spreco di energie si fa sentire quando, al termine del primo giro (dei tre previsti), quando Lyazali incrementa il ritmo, ci ritroviamo in 3 avanti e solo due inseguitori diretti: Soffietto ritirato!

Per me, condotta di gara prudente, non potevo fare altrimenti!
Gareggiare in testa mi costerà sacrifici e dovrò rinunciare ad una corsa importante ma poco importa perchè me l'ha chiesto il "Manager" di dare il massimo impegno per lui questa domenica.
Non essendoci altro in palio e comunque stanco da un troppo lungo "tour de force" di gare, resto sulle difensive, con l'aggravio della prima vera domenica di caldo intenso.
Solo il tratto percorso a ridosso del lungomare si rivela particolarmente fresco ed arieggiato, ma del percorso di 7 K (da ripetere 3 volte) parecchi punti impegnativi mieteranno vittime e diversi ritiri.

Ineccepibile l'organizzazione con ristori sempre presenti e volontari che hanno mostrato parecchio impegno.

Al secondo giro passiamo calmamente in testa in tre e noto con maggiore attenzione, tra la grande folla di tifosi, uno scampanellìo a me noto: si!
I Vicari's avevano portato direttamente dal NYRR Club i campanacci che distribuiscono ai tifosi lungo le strade della Maratona, un suono inconfondibile!
Tanti bambini in piazza ad agitarli con un immediato flash alla mia recente memoria dei percorsi della Fifth Av. o di Central Park :-)

Per pochi metri, Terrasini come New York!

Inizia l'ultimo giro, gli ultimi 7K.
Il caldo... una spada sulla testa per il mio fisico, anche per questo motivo non ho trovato brillantezza nel passo e, nonostante il conforto inaspettato di parecchi tifosi, non reagisco nemmeno per un metro all'attacco secco che Lyazali sguinzaglia in un tratto di salita.
Liuzzo prova a rintuzzare ma lo strappo del marocchino è forte e deciso, anche lui desiste.

Avanti Lyazali fa subito il vuoto e mi ritrovo con Liuzzo ad avanzare in coppia verso il traguardo.
Un cambio da 3'00"/Km proprio non l'avevo nelle gambe e questo a conferma dell'estremo bisogno di dare un taglio netto alle gare di lunga durata, almeno per ora.

In settimana, tra l'altro, il Coach mi aveva affidato un lavoro semplice ma massacrante, ovvero 20 x 200m R.2', tutti tra 29" e 30" corsi molto in scioltezza.
Il problema sta nell'assorbire un lavoro altamente stressante per giunture e tendini, con conseguenze pari a quelle di un potenziamento, non statico ma dinamico!
Quindi, oltre ad avere conseguenti dolori ed imballamento nella corsa, si deve stare molto attenti a non infortunarsi in quanto primo lavoro veloce.
Diciamo che... sono stato accuratamente attento!

Verso l'ultimo K, d'accordo con Toni, decidiamo che è più bello un arrivo in volata e ce la giochiamo: all'ingresso della Piazza parte lo sprint e Toni ha la meglio su di me per qualche metro.
Contenti, tutti, me compreso, è stato un piacere correre di nuovo insieme!

La Classifica:

1 - Adil Lyazali - 1h 08'54"
2 - Toni Liuzzo - Cover Mapei - 1h 10' 38"
3 - Filippo Lo Piccolo - Violettaclub Lamezia Terme - 1h 10' 38"
4 - Vito Massimo Catania - Atl. Amatori Regalbuto - 1h 11' 20"
5 - Massimo Lisitano - Indomita Torregrotta - 1h 12' 16"
...

E' fatta, nonostante un ritmo non eccessivamente impegnativo, il sole cocente ha reso davvero complicata la corsa, con corridori che disperatamente cercavano ristoro nei bicchierini di acqua fresca o negli spugnaggi.
Diversi i ritiri causa il caldo testimoniano la difficoltà della prima vera corsa estiva e dei tempi cronometrici alti un pò per tutti.

Da dietro il nostro "Manager" Giuseppe non riuscirà a correre sotto le 2 ore per poco più di 1 minuto, limite che si era imposto, ma il suo avanzare "elegante" ed il sorriso coinvolgente hanno reso fuori dal comune questa splendida domenica.

Ritrovare il gruppo di New York, unito insieme, questa è stata la cosa più importante di questa domenica; ora ognuno può tornare ai propri impegni lavorativi e di vita, ma l'appuntamento sarà a domenica 07 novembre, dove i maratoneti siciliani più agguerriti si daranno nuovamente battaglia.

(Ringrazio Sicilia Podistica e Trinacria Palermo per le foto in gara)

lunedì 3 maggio 2010

Messina Half Marathon - Giusto Osare.

Messina, 24-25 aprile 2010.

Un test concreto, qualcosa su cui vedere se i primi lavori velocizzanti sono stati utili ai fini di un risultato, magari anche un PB cercato...
E in fin dei conti è stato così, grazie anche ad un avversario in più con il quale ho lottato degnamente fino a 3/4 di gara.

Dopo i tanti sforzi della settimana precedente, si lavora solo una volta di qualità ed avviene mercoledì 21: 2 x 2.000m + 2 x 1.000m + 2 x 500m + 6 x 200m (R.2').
Un lavoro, direi... alla Francesco Duca, velocità e potenza specie nel finale.

Riesco a trovare un pò di compagnia di Giorgio, Vincenzo e Davide grazie ai quali riesco a difendermi con discreti tempi:

5'50" - 6'00" - 2'56" - 2'58" - 1'25" - 1'25" - 29".5 - 31".3 - 30".4 - 30".0 - 29".6 - 29".4

Non propriamente soddisfatto dell'andamento complessivo di tutto il lavoro, riesco a ritrovare il fiato nella seconda parte dei 200m, con il picco della difficoltà ai 500m, entrambi da "appena sufficiente".
Il primo 2.000m corso per metà da solo mi aveva fatto parecchio patire!

Il resto dei giorni è stato solo lungo "lento" verso l'obiettivo Messina.
Il cast di partecipanti della Messina Marathon si era già delineato ed era quantomai stellare, con ben 4 africani a lottare per la vittoria contrapposti al Marocchino di stanza a Palermo, Hamad Bibi.
Ed invece, causa obblighi societari con il CUS Palermo, Bibi dirotta verso la Mezza Maratona, diventando il mio principale avversario.

Quanto la presi bene questa notizia!
Si, perchè con un avversario più forte di me avrei potuto provare ad attaccare seriamente il mio PB.
Questa volta ci credevo nell'occasione e... perchè no, a giocarmi qualche chance per la vittoria pur sapendo le grandi doti su strada che Bibi possiede.

Domenica 25

Al mattino Messina si sveglia ventosa, cupa in cielo ma fresca.
Partenza puntuale (o quasi) alle ore 09:00.
Il valido motivo del ritardo dovuto alle celebrazioni riservate alla Madrina della Manifestazione, l'attrice Maria Grazia Cucinotta, assalita da una folla di appassionati.
Speaker dell'Evento, Giuseppe Marcellino.

Superati i momenti di ressa ai margini della prima linea di partenza (ne ho viste di peggio!), subito dopo lo sparo mi trovo avanti a controllare, facilmente.
Complice un primo K in discesa mi ritrovo subito in coppia con Bibi a scandire il ritmo, fissato su un probante 3'08"/Km.

Per Hamad, che ha 64' di PB sulla 21K, non è certo una novità nonostante non attraversi un ottimo periodo di forma; per me si tratta di andare oltre dei limiti fiducioso dei riscontri sull'anello Rosso dello Stadio del Punteruolo Rosso.

Dopo una prima parte "cittadina" nella quale ci siamo scrollati di dosso gli inseguitori (inclusi i maratoneti partiti prudentemente) passando ripetutamente in zona partenza/arrivo, ci siamo indirizzati verso il lungomare messinese percorrendo un impegnativo cavalcavia.
Per non bloccare completamente il traffico l'organizzazione fa percorrere ai podisti l'area riservata alla linea tramviaria (chiusa per l'occasione): per chi sta avanti poter scartare le rotaie è molto semplice, un pò meno per i gruppetti più attardati...
Ma è una scelta obbligata per non fermare completamente la città.

Diversi punti strategici toccati dal percorso, tutti a tema marittimo.
Tra questi, l'ingresso nella Capitaneria di Porto suggestivo ma ricco di curve nervose che non hanno reso contenti i podisti in base alle loro impressioni all'arrivo.
Effettivamente non era il massimo correre li dentro, ma si riusciva ad andare a ritmo sollecito senza grosse difficoltà.
Approvo questa scelta del percorso, Messina offre il mare e la Maratona di Messina deve attraversare questi percorsi.

Il passaggio al 10°K cita 31'19", a soli 3" dal mio PB ottenuto recentemente in Pista e riesco ancora a tenere una certa rilassatezza muscolare.
Bibi, più fresco di me, inizia a progredire leggermente di ritmo ma con la giusta esperienza chiudo sempre quei 20m di buco che riesce a prendere, più volte.

La musica è sempre la stessa, il vento fastidioso contrario non si placa mai e Hamad prova ad andar via...
Da dietro rinviene la coppia di testa della Maratona composta da un etiope, Meresha Haile Fekele, e dal celebre keniano Paul Kanda.
Era il 14°K, Bibi avverte il "pericolo" e questa volta "cambia" con maggiore decisione, in un tratto in discesa contrastato dal forte vento.
Questa volta non riesco a chiudere il suo attacco e lo vedo andare via...
E' il 15° K e vengo raggiunto anche dalla coppia di testa della Maratona, solo per pochi metri.
Raggiunto il punto di divisione tra mezza maratona e maratona, mi ritrovo nuovamente da solo.

Gli africani continueranno ad allontanarsi dal centro Città, per me come per tutti gli "halfisti" giro di boa per tornare diretti al traguardo.

Bibi aveva cambiato passo, sento le gambe bruciare ma riesco riprendere un passo decente.
Il parziale 15K - 20K è impietoso: 17'04" ed è cedimento, netto!

Si torna indietro, incrocio diversi podisti e avverto un certo caos nel percorrere quelle rotaie dei tram.
Cerco di non mollare ma è dura, pago decisamente il tentativo di attacco al PB, non riuscito per questa volta
Vicino l'ultimo K, dove un pò tutti sbaglieranno strada (me compreso), imbocco la giusta deviazione che nessuno mi segnala (se non avessi avuto una moto a farmi da battistrada mi sarei perso) e provo a cambiare marcia.
Ci riesco, anche bene, affronto con slancio l'ultimo lungo rettilineo in salita ma ormai sotto i 68' non si può più scendere:

Taglio il traguardo al 2° posto: 1h 08' 21", stanco ma pacatamente soddisfatto.

La classifica:
http://www.tds-live.com/ns/index.jsp?login=&password=&is_domenica=-1&nextRaceId=&dpbib=&dpcat=&dpsex=&pageType=1&id=2835&servizio=000&locale=1040

1 - Hamad Bibi - CUS Palermo - 1h 06' 59"
2 - Filippo Lo Piccolo - Violettaclub Lamezia Terme - 1h 08' 21"
3 - Massimo Lisitano - Indomita Torregrotta Messina - 1h 12' 01"
4 - Jonathan Balzan - Malta - 1h 13' 14"
5 - Marco Alberti - Atl. Sant'Anastasia - 1h 13' 45"
6 - Enrico Pafumi - Atl. Sant'Anastasia - 1h 13' 58"
...

Il profilo altimetrico risulta grosso modo lineare, il percorso offre molto e non è da tutte le Città poter correre costantemente a ridosso del mare.
Ovviamente ha i suoi lati parecchio negativi se ci si imbatte in una giornata calda, ma questa domenica non è stato così: il clima si è rivelato parecchio agevole e forse si è trattata dell'ultima domenica di clima mite qui in Sicilia: da maggio in avanti inizieranno le "grandi sudate" e correre una mezza maratona creerà qualche problema in più.

Torno leggermente soddisfatto da questa trasferta, non sono andato troppo lontano dal PB e tutto sommato una 21,097K è una distanza più mentale che fisica.
Addestrare la mente a tenere alta la concentrazione per più di un'ora non è affatto facile e forse fra tutte è la distanza meno agevole per me (per ora) dato che voglio provare a tenere un ritmo da 10K per la distanza doppia, impresa comunque difficile ma fattibile.

Ma... dato che se non mi complico la vita non sono contento... andiamo avanti verso l'obiettivo del 30 maggio prossimo, dove sarà importante acchiappare una buona posizione.
Probabilmente il lavoro da Pistard non mi agevolerà in quanto percorso mosso quello di Polpenazze sul Garda, ci sarà da richiamare e stimolare le gambe verso qualche lavoro di forza.

Per provare a fare una buona figura.

(Ringrazio per le foto Messina Marathon)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...